Via Ponchielli e Via Pietrasantina: l'apocalisse il giorno dopo.

Disastro a Viareggio 3

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Via Ponchielli, il day after. Siamo stati sul luogo della tragedia, a meno di quarantotto ore dal tremendo uragano di fuoco che ha spazzato via ottocento metri di abitazioni, distruggendo vite e ricordi. Le case sono bruciate, e con esse tutte gli oggetti cari, il letto, la televisione, la cucina, i libri, le foto.

I pochi bambini rimasti vivi non potranno più giocare con i tanti balocchi sciolti dal calore infernale del fuoco.

I pochi giochi miracolati dalle fiamme non serviranno più ai tanti bambini morti in quella maledetta strage degli innocenti, inaspettata, crudele, e devastante.

Ad accompagnarci nell’inferno, ieri mattina, è stato il comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Stefano Ortolani.

L’odore della morte è la prima cosa che si avverte camminando tra le macerie delle case sbriciolate sotto la furia assassina delle fiamme. Case annerite, persiane liquefatte, stanze violate, lenzuola bruciate.

Tutto è senza vita.

Una città fantasma, dove il silenzio è interrotto solo dal rumore delle gru al lavoro. Mentre i Vigili del Fuoco stanno ancora scavando tra i detriti delle due case crollate, gli uomini della Polizia Scientifica stanno lavorando per cercare tracce, indizi, un particolare, che possa aiutare a risalire alle identità dei cadaveri, ancora senza nome, che giacciono sui letti delle gelide camere dell’obitorio dell’Ospedale Unico “Versilia”. E poi, si cercano ancora i dispersi, quelli che mancano all’appello. Ma le speranze di trovarli ancora in vita si affievoliscono di ora in ora. Lo scenario è impressionante, irreale, eppure siamo a Viareggio.

Una città violata, violentata, che reclama giustizia, e verità. Tra le macerie, sull’asfalto di via Pietrasantina, dove davanti al giardinetto è bruciato un camion, e dove altre case sono state devastate dal rogo, abbiamo fotografato anche un Cd, forse sbalzato fuori dai vetri delle finestre andati in frantumi, o forse da un’auto in sosta. Nella piazzetta c’è ancora il tavolo, dove poco prima dell’immane tragedia di fuoco, sono stati visti cenare quattro extracomunitari, e un carrello della spesa della Pam, con il cibo. Forse sono morti, ma non è dato saperlo.

Tra i cadaveri senza nome, senza volto, senza sesso, quelli che nessuno reclama, ci potrebbero essere anche loro. Lasciamo l’inferno e gli uomini dell’Arma al loro prezioso lavoro. La loro costante presenza sullo scenario della tragedia ha impedito lo sciacallaggio.

Solo due sere fa un balordo è riuscito a “evadere” i controlli, ma è stato fermato in tempo mentre con il passamontagna nero, in sella alla sua bici, con in tasca un piede di porco, si aggirava tra gli scheletri delle abitazioni ed è stato denunciato.
Letizia Tassinari


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3 commenti

  1. Luca giovedì 2 luglio 2009 alle 16:55:22

    Hai pienamente ragione francesco,ma putroppo se dovessimo fare come dici,3/4 dei politici italiani si estinguerebbero come i dinosauri....e parlo sia a livello nazionale che comunale.
    purtroppo oggi la politica e' fatta da persone che curano prima i loro interessi privati, poi curano gli interessi delle lobby che hanno portato i voti, poi si riposano, e infine pensano ai cittadini.
    Ma non come credi tu, pensano a come spillare altri soldi con leggine stupide e banali che portano temporaneamente qualche soldo nelle casse, ma non risolvono mai i problemi strutturali di questo paese.
    X questo disprezzo molto la categoria politica di oggi e il suo non fare se non in situazioni di emergenza.
    Luca.

  2. francesco giovedì 2 luglio 2009 alle 12:07:52

    Viareggio è colpita al cuore come non mai. Mai s'è vista una catastrofe del genere in un cittadina come la nostra e qui non si parla di eventi Naturali incontrollabili non prevedibili e neppure di atti terroristici a cui ci stavano facendo abituare. Qui si parla di una tragedia che non dovrebbe mai succedere in nessun paese "evoluto". Una tragedia in cui a rimetterci sono soltanto le persone che non c'entrano nulla e che mai e poi mai dovevano subire una condanna infernale come questa. Io ce lo soltanto con chi non fa niente o troppo poco per la sicurezza delle persone pensando solo ai profitti delle aziende e ai loro bilanci. Questi individui, lobby o partiti che siano dovrebbero esser rinchiusi a vita per poter scontare solo sommariamente le sofferenze arrecate a tutte le persone coinvolte in stragi come questa.
    Oh mia Viareggio in te sono nato e in te voglio morire...ma non così!

  3. luca giovedì 2 luglio 2009 alle 10:46:22

    ma xche' non lo mettete in piazza quella schifezza umana in modo che la gente possa vedere come e' fatto uno sciacallo.

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