"Poco di buono, te la faccio pagare, se esco ti ammazzo". Di nuovo alla sbarra per ingiurie, minacce e violenza privata a una ex
Cronaca mercoledì 18 novembre 2009 0“Troia, poco di buono, te la faccio pagare, se esco ti ammazzo”. E' finito di nuovo sotto processo A.S.. Il secondo in meno di due settimane. Vittima delle ingiurie e delle minacce, e non solo, la separanda moglie.
“Eravamo separati di fatto da qualche mese, mio marito aveva lasciato la casa dove vivevamo da marzo. Non andavamo più d'accordo ed avevamo deciso di separarci”. Il racconto sofferente della moglie, costituitasi parte civile nel procedimento penale con il suo legale Marco Massara, è iniziato da qui per arrivare alla sera del 4 giugno del 2007 quando suo malgrado fu costretta a presentare una denuncia, la prima, nei confronti dell'ex.
Lui, da quando si erano lasciati, le telefonava spesso, per vederla, ma lei gli rispondeva sempre di no. Quella sera però, mentre la donna era a casa sua a vedere un film in compagnia di un amico, suo ex datore di lavoro, l'ex si era presentato “senza preavviso”, e una volta rimasti soli, l'aveva “afferrata, strattonata e buttata a terra”, cominciando a insultarla.
“Mi strappò di mano il cellulare, si chiuse a chiave nella mia camera da letto, per impedirmi di entrare, e chiamò mia madre in Sardegna, dicendole che ero una rovina famiglie”. “Lo implorai di aprire e rendermi il telefono, si era messo anche a leggermi alcuni sms, ma lui mi disse che se avesse aperto era peggio, mi avrebbe ammazzata e così scappai in giardino”.
Fu allora che l'ex, saltando da una finestra, uscì continuando ad urlare e, prendendola per un braccio la riportò dentro casa, facendola cadere a terra. “Era fuori di sé, prese a calci tutti i mobili, e con un pugno spaccò un quadro e lo schermo del Pc”. Una notte da incubo, alla quale seguì la denuncia.
Tra i primi testi ascoltati ieri la madre della donna e l'amico ex datore di lavoro. Alla prossima udienza, fissata per il 18 maggio, sarà sentito l'imputato.
Letizia Tassinari.
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