Ri-generazioni, la mostra è inclusa tra le sedi regionali della 54a Esposizione della Biennale di Venezia

Massarosa 0

Nel complesso della Brilla, con una prestigiosa investitura data dall’inclusione nei “PERCORSI E SOSTE DEL PADIGLIONE ITALIA” e l’individuazione della stessa tra le sedi regionali della alla 54a Esposizione Internazionale d’Arte alla Biennale di Venezia, torna la terza edizione della mostra Ri-Generazioni, promossa dal Comune di Massarosa con il contributo di Regione Toscana, Provincia di Lucca., Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, Centro Arti Visive di Pietrasanta , Lipu e Massaciuccoli Romana.

Dal 10 luglio fino al 31 ottobre Paolo Pelosini, Guglielmo Malato, Stefano Pilato, Ciro Formisano, Donata Carlucci, Alberto Magnolfi , sei artisti direttamente selezionati da Vittorio Sgarbi durante la sua visita a Massaciuccoli saranno i protagonisti della nuova edizione della mostra, che in due sole edizioni è stata capace di affermarsi nel panorama nazionale. Insieme a loro Cinzio Cavallarin, Andrea Locci, Graziano Guiso, Gianfalco Masini, Marco Pannella, Maurizio Fruzzetti, Giuliano Ciardi, Stefano Graziano, Kia (Chiara Edith Capellini), Vezio Moriconi e Michelangelo Bianchi, Marco Gondoli, Giovanni Raffaelli, Claudio Tomei, Ivo Lombardi, David Paolinetti, Alberto Grazi e Pierangela Massolo.
“L’inclusione di questa mostra nel circuito della Biennale di Venezia è nata in occasione della visita del curatore Vittorio Sgarbi nell’Oasi Lipu di Massaciuccoli nel maggio scorso- precisa l’assessore alla cultura Riccardo Rolle. In questa circostanza Sgarbi rimase affascinato soprattutto dai luoghi che, ancora come in passato, sono capaci di infondere ed esprimere ispirazione artistica. Rimase colpito dagli allestimenti artistici interni della Brilla, che ancora permanevano dall’ultima esposizione di Ri-Generazioni. Da qui è nata la sua proposta di includere questa Mostra, ed altri eventi che seguiranno sempre in questo circuito, nei percorsi della Biennale. Un’ occasione unica di sviluppo turistico ed economico- conclude Rolle- che convalida la nostra convinzione che l’arte può divenire un potente volano di crescita culturale ed economica di un territorio, come del resto è già accaduto in luoghi a noi vicini come Pietrasanta”.

“L’esposizione in allestimento alla Brilla si differenzia nettamente dai contenuti degli altri padiglioni collegati ai percorsi della Biennale. In primo luogo per la scelta di una località fino ad oggi marginale rispetto ai circuiti artistici tradizionali. Poi per la suggestione legata ad un edificio unico nel panorama regionale, vittima fino agli scorsi anni di un colpevole oblio collettivo. Ma sono soprattutto le opere esposte e la modalità di selezione a renderla assolutamente “diversa”- spiega il curatore Alberto Magnolfi.

Gli artisti legati al circuito di Ri-Generazioni, attraverso il Ri-ciclo di oggetti in disuso, vogliono trasmettere una testimonianza di valori etici ed estetici, rivolta alle generazioni attuali e a quelle che verranno. La scelta delle opere da parte mia ha rappresentato la parte più difficile. A parte gli artisti scelti personalmente da Vittorio Sgarbi, si è reso necessario selezionare e rinnovarsi rispetto alla precedente esposizione del dicembre scorso. Molte opere oggi non più presenti hanno infatti trovato spazio in collezioni private o si sono meritatamente inserite in circuiti di rilevanza nazionale. Mentre altri nuovi artisti hanno proposto il loro impegno e le proprie risorse per allestire un’esposizione basata esclusivamente sulla partecipazione attiva. Il gruppo è infatti completamente svincolato dalle logiche del “Mercato dell’Arte” e delle gallerie. La Brilla aspira al ruolo di Salone dei Rifiutati (o meglio dei Rifiuti). Un parallelo contemporaneo del “Salon des Refusés” che ha determinato la nascita delle grandi avanguardie”.

La genesi di ogni Avanguardia è generalmente accompagnata da polemiche e clamori. E a noi, visto il vastissimo successo di pubblico e l’unanime consenso della critica che ha accompagnato le precedenti edizioni è venuto spontaneo domandarci: “Dove abbiamo sbagliato?”.
Attraverso il coraggio e la necessità di cambiare vogliamo nuovamente rompere i meccanismi di un Arte autoreferenziale e sfatare il mito di una Cultura non commestibile.
La consacrazione del nostro percorso da parte del circuito collegato alla Biennale di Venezia è il premio per il lavoro di tutti gli artisti che hanno reso vivo un ambiente altrimenti chiuso al pubblico.
Ci aspettiamo e auspichiamo la consueta e sempre benvenuta partecipazione di massa all’evento, consapevoli del privilegio di poter essere apprezzati anche dai non addetti ai lavori.

Inaugurazione domenica 10 luglio 2011 ore 17
La mostra sarà visitabile dal 10 luglio 2011 al 31 ottobre presso la sede del complesso della “Brilla”(Quiesa-Il Molinaccio-Via Pietra a Padule) il sabato e la domenica dalle ore 16 alle 20.

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