Le poesie del viareggino Francesco Belluomini sulla strage tradotte in spagnolo

Disastro a Viareggio 18

Ecco lla traduzione (a cura di Emilio Coco) di alcune poesie di Francesco Belluomini, tratte dal volume 'Nell'arso delle sponde'- Viareggio 29 giugno 2009-edito da Bonaccorso editore nel 2010.

Oltre alla pubblicazione in Spagna su rivista internazionale, a giorni é previsto l'inserimento di opere tradotte sempre sulla strage di Viareggio di Belluomini su alcuni siti online di lingua spagnola.

Di tutto ciò l'autore si sente molto gratificato, poiché il dramma che ha colpito così duramente la sua città (Viareggio) quel 29 giugno 2009, sarà diffuso e conosciuto oltre i confini nazionali.

Dopo la splendida e corposa antologia, curata e tradotta dal grande ispanista Emilio Coco che ha visto la luce nel 2010 in Mexìco edita dalla prestigiosa Cabra Ediciones in 'de la poesia italiana contemporanea' e dell'uscita in Argentina di una delle più autorevoli riviste quale PROA Editores, in cui si raccolgono poesie tradotte in lingua spagnola di Francesco Belluomini tratte da Escobenes (Occhi di Gubìa 2008) Lietocolle-Falloppio 2009, ecco che una parte del libro 'Nell'Arso delle sponde' -Viareggio 29 giugno 2009- Bonaccorso Editore, Verona 2010 (poesie dedicate ai feriti e ad ogni vittima della strage di Viareggio) é inserita (tradotta da Coco) a Saragoza in Spagna all'interno di una nota rivista internazionale quale 'Heterogénea', diretta dal poeta cileno Julio Espinosa. Nei prossimi giorni anche diversi siti online di lingua spagnola pubblicheranno poesie di Belluomini sia in lingua italiana che in lingua spagnola, sempre dedicate alla strage di Viareggio.

L'intenzione dell'illustre curatore Emilio Coco é quella di tradurre in futuro l'intero libro di Belluomini in lingua spagnola. Le opere scelte e tradotte attualmente per l'inserimento in rivista sono quelle dedicate alla Famiglia Piagentini: Papà Marco (ferito grave) Mamma Stefania e i due 'cuccioli' Luca e Lorenzo (periti nell'incendio) e il piccolo Leonardo (estratto vivo dalle macerie).

Più é inclusa una nota introduttiva
dell'autore.

POESIE

LOS PIAGENTINI

Lorenzo, 2 años y medio.

Y cómo puedo hablarte sin nombre,
sin verme reflejado en las palabras
que caen en la hoja como piedras.
Y cómo separar las emociones
del corazón de las de mi cabeza
y alcanzar nubes lejanas
para llevarte el osito de peluche
sustraído por los piadosos a las ruinas.

LORENZO, 2 ANNI E MEZZO: Come posso parlarti senza nome / senza specchiarmi dentro le parole / che cadono sul foglio come pietre. / E come separare le emozioni / del mio cuore da quelle della testa / e raggiungere nuvole lontane / per portarti l’orsetto di peluche, / sottratto dai pietosi alle macerie.

Luca, 5 años

En el chirriante y atronador mañana
busco en la polvareda de las estrellas
aquellas con renovado resplandor
tras el absurdo torbellino de fuego.
Me consuela saberte con Lorenzo
y con mamá en el haz de luz
y dejo en la lejanía del futuro
las voces del humano disentir.

LUCA, 5 ANNI: Nell’assordante stridulo domani / ricerco nel pulviscolo di stelle / quelle di nuovo conio luminoso, / dopo l’assurdo turbine di fuoco. / Mi consola saperti con Lorenzo / e con mamma nel cono della luce, / che lascio nel lontano del futuro / le voci dell’umano dissentire.

Luca y Lorenzo

Creo que vuestro padre no sabe
que está luchando contra este destino
para retomar en su mano a la familia
después de la ausente toma temporal.
Se encargará el pequeño Leonardo
de traerlo al presente con frecuencia
hasta que él también gane la batalla
con vuestra imagen en sus ojos.

Yo no puedo cambiar lo acaecido
asumir esos roles subliminales
intercambiando mi vida por la vuestra,
aunque arrastre mis días
y haya comido suficiente pan.
Pero no os hace falta la ayuda del intruso,
de quien no tiene derecho a hablaros,
para recorrer los caminos de lo Eterno.

He visto vuestras blancas cunas
del mañana, compuestos centinelas
a los lados del cofre de mamá
que con ímpetu de amor os alcanzó
para no dejaros solos en el no lugar
en el más allá de este viejo mundo.
Y creo que os debo una excusa
como hijo presente de Viareggio.

LUCA E LORENZO: Credo che vostro padre non lo sappia / che stia lottando contro questo fato / per riprendere in pugno la famiglia, / dopo l’assordante presa temporanea. / Ci penserà il piccolo Leonardo / a riportarlo spesso nel presente, / finché anch’egli vinca la battaglia / con l’immagine vostra nei suoi occhi. // Io non posso mutare la vicenda / assumere quei ruoli sublimali / scambiando la mia vita con la vostra, / anche se mi ciabatto le giornate / e ho mangiato pane sufficiente. / Ma non vi serve l’aiuto dell’intruso / di chi non ha diritto di parlarvi, / per solcare le strade dell’Eterno. // Ho veduto le vostre bianche culle / del domani, composte sentinelle / ai fianchi dello scrigno della mamma, / che con slancio d’amore vi raggiunse / per non lasciarvi soli nel non luogo, / nell’altrove di questo vecchio mondo. / E credo di dovervi delle scuse / come presente figlio di Viareggio.

Leonardo 8 años ( vivo)

Después de aquella violencia que te robó
los días de la frágil estación
espero para ti soplos de aire fresco,
cielos libres de nubes y del constante
sustraerte la infancia. Tanta gente
– en el despertar tardío desde la molicie –
te considera como una reliquia,
el emblema del orgullo ciudadano.
Y tú aprieta las manos, besa a todos,
pero no cedas espacios en tus sueños.

Te he dedicado versos con el corazón
en la mano, mas no me creas mejor
porque escondo bien la mala hierba
y juego con palabras engañosas.
Otros poetas, con voz menos incierta
que la mía, sabrán dedicarte
una oda sobre tu noble coraje
y flores adornadas de mariposas.
Y tú sigue apretando las manos
pero quédate en tu mundo de niño.

LEONARDO, 8 ANNI (VIVENTE): Dopo quell’invasivo rapinarti / i giorni della fragile stagione / spero per te ventate d’aria fresca, / cieli sgombri di nubi e dal continuo / sottrarre la tua infanzia. Tanta gente / – nel tardivo risveglio dal torpore – / ti considera come una reliquia, / l’emblema dell’orgoglio cittadino. / E tu stringi le mani, bacia tutti, / ma non cedere spazio nei tuoi sogni. // T’ho dedicato versi con il cuore / in mano, ma non credermi migliore / perché nascondo bene la malerba / e gioco con più subdole parole. / Altri poeti, con voce meno incerta / della mia, ti sapranno dedicare / un’ode sul tuo nobile coraggio / e sui fiori trapunti di farfalle. / E tu continua a stringere le mani / ma resta nel tuo mondo di bambino.

Mamá Stefania Maccioni, 40 años

No sé si le ayudó tanto tormento
pero creo en su papel de madre,
que no quiso dejar a sus niños
en el lejano túnel de la muerte.
Leonardo lo ha logrado, aunque apretado
en el otro lugar de sus pequeños años
por el fervor excesivo de Viareggio,
y su marido lucha contra el tiempo
para servirle de guía en el futuro.

Así eres serena protectora
De Lorenzo y de Luca: los prados
celestiales y el firmamento estelar
pueden asustar a sus cachorros
rubios. Así llevados por el silencio
espectral en la paz de aquel reino
sin estridentes trenes diarios.
Y alabo su vehemente sacrificio
con sensaciones poco gobernadas,
desarmado por lágrimas reprimidas.

MAMMA STEFANIA MACCIONI, 40 ANNI: Non so se tanto strazio le sovvenne / ma credo nel suo ruolo della mamma, / che non volle lasciare suoi bambini / nel lontano del tunnel del trapasso. / Leonardo ce l’ha fatta, pur se stretto / nell’altrove dei piccoli suoi anni / dall’eccesso fervore di Viareggio; / e suo marito lotta contro il tempo / per essergli da guida nel futuro. // Così resti serena protettrice / di Lorenzo e di Luca: le praterie / celesti e lo stellare firmamento / possono spaventare i suoi cuccioli / biondi. Sì trasportati dallo spettrale / silenzio nella pace di quel regno / senza stridenti treni quotidiani. / E lodo suo veemente sacrificio / con sensazioni poco governate, / disarmato da lacrime represse.

Papá Marco 42 años ( herido grave)

Espero que usted no sepa brutalmente
el epílogo del trágico furor
de la cruenta noche de Viareggio.
Puede aun rechazar el Alto rol
de hacer de escudo extremo
al cuerpo amenazado de Leonardo,
pero quédese con el simple rol del padre
en el acto natural de proteger
al niño que tuvo a mano
entre rabiosas llamas infernales.

Cuentan de personas, en el forzoso
duermevela, que ven la luz
chispeante y serena del más allá
y flores en lo oculto de los perfumes
como un abrazo total de acogida.
Es facultad de pocos sustraerse
a la incitante dulce sensación
que pide desconectarse,
mas tesoros de afectos familiares
en el vigor indican sus regresos.

Spero che Lei non sappia brutalmente / l’epilogo del tragico furore / dell’impietosa notte di Viareggio. / Può anche rifiutare l’Alto ruolo / per aver fatto scudo disperato / al corpo minacciato di Leonardo, / ma tenga quello semplice del padre / nell’atto naturale di proteggere / il bimbo che le venne sottomano, / tra le rabbiose demoni fiammate. // Dicono, di persone nel forzoso / dormiveglia, che vedono la luce / sfavillante e serena dell’aldilà / e fiori nel sommerso dei profumi / com’abbraccio totale d’accoglienza. / È facoltà di pochi lo strapparsi / all’invitante dolce sensazione / che detta di staccare quella spina, / ma tesori d’affetti familiari / chiedono suoi ritorni nel vigore.

Los Piagentini

Se puede fingir asombro
por el sabor del mundo; este lado
oblicuo de la historia me corta
de raíz el instintivo teorema
y duele, levantado el pedestal,
narrar el ensañamiento del destino
con los frágiles niños. Que esté escrito
el camino concedido, aquel dar
y quitar la vida por exceso
de celo del posible Barquero,
me dispone a desérticas escansiones.

La familia, futuras perspectivas
y los sueños de los niños traicionados
por aquel suceso lleno de subversión
en el momento del hogar feliz.
Ya veía al pequeño Leonardo
en la playa llevando de la mano
al tierno Lorenzo; pero no a Luca
que se sentía mayor, vigoroso
armado de cubo y pala.
Estampas de comienzo de verano, escenas mudas
en el desolador teatro ciudadano.

I PIAGENTINI: Si può fingere d’essere stupiti / del sapore del mondo; questo lato / obliquo della storia mi recide / di netto l’istintivo teorema / e duole, l’innalzato piedistallo, / narrare l’accanirsi del destini / sui fragili bambini. Che sia scritto / il concesso cammino, quel donare / e togliere la vita per eccesso / di zelo del possibile Nocchiero, / mi dispone desertiche scansioni. //
La famiglia, future prospettive / ed i sogni dei piccoli traditi / da quell’evento colmo d’eversione, / nel momento del lieto focolare. / Già lo vedevo il piccolo Leonardo / nel tenere per mano sulla spiaggia / il tenero Lorenzo; ma non Luca / che si sentiva grande, vigoroso / armato di secchiello e di paletta. / Quadri d’inizio estare, scene mute / nel desolante teatro cittadino.


Francesco Belluomini

Nato a Viareggio nel 1941, Vive a Lido di Camaiore. Ha fondato e presiede il prestigioso Premio Letterario Camaiore.
Ha all'attivo, in circa 40 anni di produzione, 23 libri editi tra poesia e narrativa.

E' presente in più di 20 tra le più significative antologie uscite nel secondo novecento e inizio (nuovo)millennio, molte delle quali curate dai maggiori esponenti del mondo letterario contemporaneo. Tra le più recenti in ordine di tempo segnaliamo: 'Poesia del Novecento in Toscana', Biblioteca Maruccelliana, Firenze 2009; 'La parola che ricostruisce' Tracce-Pescara 2010; 'AnimaliDiversi' Nomos, Varese 2011; 'I miei sogni son come conchiglie' Rizzoli , Milano 2011; 'Le strade della Poesia', Delta 3- Edizioni, Avellino 2012. Nel suo lungo viaggio letterario Belluomini ha ricevuto significativi riconoscimenti, anche in ambito internazionale. Tra questi ricordiamo nel 2011 la presentazione del suo libro 'Occasioni di poesia' Ed. Tracce, all'interno del quadro delle manifestazioni indette dall'UNESCO e il Premio dell'University International di San Francisco, California.

18 commenti

  1. anna maria m. giovedì 8 novembre 2012 alle 06:42:36

    che poesie sublimi, immortali!

  2. claudio Poli giovedì 8 novembre 2012 alle 05:42:06

    Da sottolineare inoltre il grande encomiabile impegno delle associazioni cittadine e delle famiglie delle vittime che da tre anni si battono strenuamente per ottenere giustizia e mantenere viva l'attenzione sui loro cari e per i sopravvissuti alla strage.

  3. poli claudio giovedì 8 novembre 2012 alle 05:25:14

    E' bello leggere questi versi civili tradotti, dedicati alla famiglia Piagentini. Una delle famiglie sconvolte da un disastro terribile che ancora non trova giustificazioni e nè risposte. Pensare a papà Marco, profondamente segnato anche nel fisico, e al suo bambino Leonardo, salvo per fortuna, mette tanta tristezza e in molti auspichiamo che non cali mai l'attenzione sulla tragedia che si é abbattuta su Viareggio quel 29 giugno. Grazie di mantenere vivo il ricordo e non solo al poeta e al suo traduttore.

  4. giovanna rita galli lunedì 5 novembre 2012 alle 04:15:25

    Per non dimenticare la sfortunatissima Silva, I Campo, Elisabeta, il Farnocchia, Rachid...(I feriti gravi) e i tanti piccoli animali da compagnia periti nell'esplosione. La poesia vola in alto per tutti!

  5. giovanna rita galli lunedì 5 novembre 2012 alle 03:21:50

    Sono trascorsi tre anni da quel tragico giorno. tre anni di ''solitudine'' e di assenze difficili da superare, come il trauma della notte di fuoco impossibile da dimenticare, in particolare per molte famiglie viareggine le più duramente colpite. Come non ricordare con struggente sofferenza coloro a cui é stato tolto il sorriso per sempre, dai piccolini Piagentini e mamma Stefania, agli Ayad, a Scarburato e Pulce, alle giovani e splendide Emanuela e Sara, ai Farnocchia, ai Battistini/Iacopini, alle sorelle Mazzoni, al Signor Pucci e la sua fedele badante rumena, ai Moussaffar, ai Bonuccelli, e ancora i tanti altri che dolorosamente ci hanno lasciati... Per una tragedia di tali dimensioni la città di Viareggio é perennemente in lutto, ed anche per questo che apprezziamo tantissimo e ringraziamo il poeta per questo omaggio carico di umanità e di bellezza poetica. Un messaggio carico di significati, che porterà lontano e in altri Paesi alla conoscenza di una delle pagine più tristi subìti da una città italiana colpita a morte, senza avvisaglie, in una tragica notte di giugno del 2009.

  6. maria pia lunedì 5 novembre 2012 alle 02:02:11

    Questi sono i doni che il fuoco non può cancellare!

  7. dal Blog Fili d'aquilone sabato 3 novembre 2012 alle 10:12:14

    ...Francesco Belluomini, che a Viareggio é nato e vissuto per decenni, proprio vicino alla stazione, e ora vive a pochi chilometri di distanza... ''Disastri ferroviari'' pag. 17.

  8. N. Benedetti sabato 3 novembre 2012 alle 07:19:48

    Oltre al volo dai confini italici, alle emozioni che ci pervadono fortemente nel rivivere il dramma che si é consumato nella nostra città, al dono all'umanità, al valore della poesia di Francesco Belluomini, unito al nobile significato che l'autore ci ha trasmesso, é molto suggestivo leggere queste opere in lingua spagnola del nostro poeta, tradotte sapietemente dal curatore, questo riempie d'orgoglio me e i miei cari.

  9. marika densi giovedì 1 novembre 2012 alle 16:14:06

    Una tragedia che ha colpito al cuore la città di Viareggio. Io e la mia famiglia abitiamo vicino alla stazione, ed ancora oggi, a distanza di tre anni, risuonano ancora nelle orecchie quei sibili lunghissimi e quel via vai di sirene che sfrecciavano dolorosamente nel cuore della notte. Spesso mi ritrovo a leggere (anche i miei genitori) lo straordinario libro di Belluomini ''Nell'Arso delle sponde'', fui tra le prime ad acquistarlo. Ogni volta che mi immergo nella lettura del testo poetico Nell'arso... riprovo emozioni e commozioni, fino alle lacrime, difficili da frenare. Per questa ragione ho deciso anch'io di lasciare un breve ma sentito commento sul 'Viareggino', per testimoniare al 'nostro' poeta Francesco Belluomini e al traduttore Emilio Coco il mio più vivo compiacimento per la diffusione internazionale dell'opera, la quale ha una valenza di grande spessore e d'impatto all'esterno; rivolgo inoltre loro il mio più sentito ringraziamento per aver donato alla città una testimonianza tale che viaggerà nel mondo e che manterrà viva la memoria sul tragico evento di Viareggio.

  10. roberto carrai giovedì 1 novembre 2012 alle 14:54:53

    Caro poeta, grazie! Grazie per questo dono grande alla nostra città ferita. Anch'io da viareggino ho partecipato, anche se in piccola parte, con i soccorsi ''all'ardente'' terribile notte dell'ultimo saluto a tanti miei concittadini. E spesso da allora mi ritornano martellanti alla mente alcuni tuoi versi, come una preghiera, quelli dedicati alla piccola Iman Ayad: ...''le celesti/ nuvole son solcate dagli angeli/e dai figli di Abramo; di quel padre/variante nelle insegne, con più nomi,/ seppur d'unico Verbo traducente.''/

  11. da 'Lietocolle' giovedì 1 novembre 2012 alle 07:07:16

    ...Affinché il messaggio universale della poesia possa sfatare 'di mille secoli il silenzio'...

  12. dal Blog 'I libri in testa' giovedì 1 novembre 2012 alle 06:38:21

    I versi forti e civili di Belluomini rafforzano la memoria di quel tragico giorno, ci fanno sentire più vicine le vittime... li sentiamo come un'unica grande famiglia unita nel ricordo e nel dolore, una 'nostra' famiglia calorosamente abbracciata dalla poesia di Francesco Belluomini.

  13. Alessandra Pardini mercoledì 31 ottobre 2012 alle 21:44:47

    Leggendo le poesie di Francesco Belluomini mi sono commossa e mi sono sentita ancora più vicina alla tragedia che ha colpito tante famiglie viareggine. Grazie Belluomini per la sua testimonianza

  14. Luciano Notari martedì 30 ottobre 2012 alle 21:04:24

    Una poesia, quella di Belluomini, di accorata, partecipe sensibilità umana e di civile testimonianza poetica.

  15. Gabriella Sica martedì 30 ottobre 2012 alle 18:58:49

    La pietà della poesia si china sull'impietosa notte di Viareggio, e ricostruisce con le parole di Francesco Belluomini quello è ferito, perduto, scomparso.

  16. Roberto Malini martedì 30 ottobre 2012 alle 17:34:50

    La poesia raggiunge le sue vette più alte quando celebra, commossa, la memoria delle vittime. Francesco lo fa da sempre, nel suo lavoro di poeta e nella vita. Fra poco uscirà un'antologia di poesia che nasce dall'impegno di un movimento internazionale di poeti e artisti che vogliono dare impulso a un nuovo motore di cambiamento sociale (http://www.bigbridge.org/100thousandpoetsforchange/). L'antologia dei "100 Tousand Poets for Change" accoglie, con vero onore e grande piacere, alcune poesie di Francesco Belluomini, che è stato protagonista in questo 2012 anche con i Poeti per il Cambiamento.

  17. rosanna lupi martedì 30 ottobre 2012 alle 11:39:48

    Una città meravigliosa quale é Viareggio, così tremendamente colpita da un immane tragedia, merita molta attenzione, amore e soprattutto giustizia.

  18. povera italia martedì 30 ottobre 2012 alle 09:48:40

    seghe !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

LASCIA IL TUO COMMENTO

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato ma utilizzato, solo se lo desideri, per avvisarti della presenza di nuovi commenti. I campi indicati con * sono obbligatori.

Avvisami se qualcuno risponde alla discussione: 

Lo STAFF Viareggino.it si riserva la possibilità di cancellare commenti nei quali sia utilizzato un linguaggio offensivo o vi siano offese a persone e/o cose. Ci auguriamo che le discussioni siano affrontate con serenità ed intelligenza da parte di tutti. Viareggino.it non è in alcun modo responsabile dei commenti inseriti.

Ultime notizie pubblicate

Viareggino.it, il Portale internet che "vive" Viareggio e la Versilia
Scrivici: info@viareggino.com
Ufficio Stampa: stampa@viareggino.com
Telefono: 389-0205164
© 1999-2024 - Proprietà Viva Associazione Culturale | P.Iva 02361310465

Iscriviti a Viareggino

104994035

Torna su