Chiara Bozzoli (Sel): "Le nuove panchine della Passeggiata"

Politica 1

Le già famose panchine.
Nei dibattiti si è letto di tutto: belle, brutte, ce le facciamo piacere, Picasso, la torre Eiffel e Viani.
Per me non è questo il punto. O meglio: così lo trovo mal posto.

Prima di tutto, io mi dico e mi pare di dire pure una banalità, non può essere il "gratis" il parametro: ce le danno gratis, quindi ce le prendiamo e le mettiamo in passeggiata. Solo a me sembra assurdo?

Altro aspetto, e qui pare che la mia noiosità raggiunga vette altissime: il fatto che a fare questo "regalo" sia un parente del sindaco mi pare inopportuno.

Infine, e soprattutto: chi è che stabilisce cosa va bene e cosa no per la passeggiata?
Questo elemento mi pare il più interessante, visto che altrimenti si cadrà sempre nel "anche Picasso non piaceva alla gente". Quindi? Esiste un criterio possibile, una modalità di selezione sensata oppure è tutto casuale? Un amministratore sceglie un artista/designer/architetto a caso e spera che i decenni lo sanciscano come genio assoluto?
Non mi pare una strada sensata.

Il fatto è che in ambito culturale ci si sente tutti in grado di dire la propria, come nel calcio. Anzi: forse di più che nel calcio. Non si ritiene che serva una formazione per le professioni del bello... o si ha gusto o non lo si ha, come fosse un dono divino.
In parte è sicuramente così, però il gusto è soprattutto qualcosa che gli anni di studio e di pratica di alcuni ambiti possono formare. Faccio un esempio autobiografico: io ho studiato storia dell'arte per quasi vent'anni, ormai. Questo vuol dire che quasi ogni giorno di questi vent'anni ho guardato sculture, dipinti e altri prodotti artistici cercando di individuarne caratteristiche, specificità del linguaggio, qualità e difetti... esattamente come un calzolaio che per vent'anni ha maneggiato scarpe o un cardiochirurgo che per vent'anni ha operato a cuore aperto. Ma allora perché nessuno si sogna di dire a un calzolaio come aggiustare le proprie scarpe o a un medico come operare un paziente mentre tutti si sentono in grado di valutare la bellezza di opere d'arte? Stessa cosa per il design e l'architettura, ovviamente: il complesso intreccio di forma e funzione che contraddistingue tutti gli oggetti d'uso e tutti gli edifici sono qualcosa che solo un architetto o un designer sono in grado di valutare in tutte le loro implicazioni.
E allora le nostre panchine?
Negli uffici di un'amministrazione ci sono o ci dovrebbero essere professionisti in grado di gestire l'ordinaria amministrazione dell'arredo urbano di una città.
La Passeggiata di Viareggio però non può proprio essere definita ordinaria amministrazione, data la complessità e la bellezza del contesto urbanistico di riferimento. Allora, se di decide di fare qualcosa di straordinario, io credo che si dovrebbe essere straordinari fin nelle fasi progettuali. Anzi: fin nelle fasi di selezione dei progetti. Un concorso di idee, per esempio, con una commissione di esperti (leggi: professionisti del settore di cui sopra) che valuta i progetti e indica eventuali modifiche, magari coinvolgendo in alcune fasi anche la popolazione in modo da evitare/attenuare l'effetto Piazza delle Paure. Perché una panchina, o un monumento, o un palazzo, apparterranno magari con il tempo anche alla storia della civiltà umana, ma si deve cercare di fare in modo che prima di tutto appartengano alla comunità che li dovrà vivere.

Quello che proprio non posso ritenere accettabile nella scelta delle panchine, quindi, è la mancanza completa e assoluta di tutto questo: un sindaco sceglie una persona, peraltro suo parente, e questa persona spara sulla passeggiata un certo numero di panchine di forte impatto, l'una diversa dall'altra... dov'è il progetto? Chi è che ha valutato la sua adeguatezza? Il sindaco? L'assessore ai lavori pubblici? L'assessore alla cultura? Per quel che ne so, nessuno di loro è architetto (sono tutti avvocati, già), ma se anche uno di loro lo fosse stato, forse non sarebbe neppure bastato: io credo che la passeggiata se lo meriti un gruppo di professionisti che siede attorno a un tavolo e cerca di decidere per il meglio.

La torre Eiffel e il monumento ai caduti di Viani citati impropriamente in questi giorni ce li hanno avuti, per la cronaca.


Chiara Bozzoli
Consigliera Sinistra Ecologia e Libertà

1 commento

  1. velaccino71 mercoledì 16 aprile 2014 alle 21:52:08

    Consigliera Capo Gruppo Bozzoli, chi se ne frega come sono le panchine, magari ha ragione il Sindaco e cioè uno stacco con l'architettura del luogo. Personalmente ho visto i rendering e non ho capito bene dove dovrò appoggiare le natiche, dove la schiena e mi chiedo se ci starò comodo, ma l'arte è arte. Come già scritto alla Consigliera Martina mi pare che anche lei arrivi in ritardo sulla questione panchine, perchè di sicuro sarà già stata abbondantemente discussa nei forum territoriali come tutti i cambiamenti/migliorie previste per la città anche se solo a livello consultivo. Mi permetta una domanda: lei Consigliera Bozzoli va ai forum territoriali?

LASCIA IL TUO COMMENTO

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato ma utilizzato, solo se lo desideri, per avvisarti della presenza di nuovi commenti. I campi indicati con * sono obbligatori.

Avvisami se qualcuno risponde alla discussione: 

Lo STAFF Viareggino.it si riserva la possibilità di cancellare commenti nei quali sia utilizzato un linguaggio offensivo o vi siano offese a persone e/o cose. Ci auguriamo che le discussioni siano affrontate con serenità ed intelligenza da parte di tutti. Viareggino.it non è in alcun modo responsabile dei commenti inseriti.

Ultime notizie pubblicate

Viareggino.it, il Portale internet che "vive" Viareggio e la Versilia
Scrivici: info@viareggino.com
Ufficio Stampa: stampa@viareggino.com
Telefono: 389-0205164
© 1999-2024 - Proprietà Viva Associazione Culturale | P.Iva 02361310465

Iscriviti a Viareggino

105464164

Torna su