Romanini e Genick "Le modifiche al regolamento sugli intrattenimenti musicali non ne cambiano la sostanza"

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“In merito alla discussione apparsa in questi giorni sul nuovo Regolamento per le attività di intrattenimento dei pubblici esercizi, possiamo solo sottolineare che le modifiche che sono state apportate non incidono la sostanza del regolamento, attengono per lo più al sistema sanzionatorio e lo migliorano nel suo complesso rendendolo più coerente e più forte sia nel dare chiarezza agli imprenditori del settore, che nel tutelare le esigenze di riposo di cittadini e turisti.
A chi in questi giorni ha urlato all’ennesima divisione nella maggioranza, rispondiamo che siamo persone che vogliono e sanno confrontarsi, nella sola ottica di essere al servizio della città rivedendo un regolamento non chiaro e dando agli operatori del settore un quadro normativo più certo, più semplice e nell’ottica di una semplificazione e di valorizzazione del sistema di intrattenimento della città, obiettivi che ci eravamo dati in campagna elettorale.
A chi invece continua a parlare di ‘deregulation’ totale, di una città presto in mano ad una ‘movida’ fatta di giovani dissennati e senza controllo, rispondiamo che andava trovato – e lo abbiamo fatto con il regolamento che siamo certi sarà approvato – un equilibrio più corretto tra le esigenze di riposo dei cittadini e la capacità di questa città di dare risposte anche a chi la sceglie come destinazione turistica per passare una serata con gli amici. Il regolamento non vuole e non può né mettere in discussione le norme sul ballo, sulle quali vigila un testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che andrà modernizzato ma che ora resta quello che è e va applicato; né le norme sull’acustica, per le quali vigono leggi regionali, un’autorità di controllo (l’Arpat) che è chiamata a fare rilevazioni e sulle quali pure il Comune vigilerà, non appena sarà in grado di formare un nuovo tecnico in tema di acustica; né, infine, le norme a tutela dell’ambiente naturale del nostro Parco, sapendo che questo è un bene ineguagliabile per il nostro territorio ma che è anche un territorio fortemente antropizzato e non una foresta vergine da preservare da ogni tipo di attività umana.
Infine alle opposizioni chiediamo, ancora una volta, maggiore senso di responsabilità nei confronti delle categorie imprenditoriali e soprattutto maggiore capacità di andare oltre gli steccati, non facendo di ogni argomento un motivo di inutile aspra polemica politica, passando sopra come un trattore a imprenditori che in questo momento di grave crisi economica lottano ogni giorno per sopravvivere”.

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