La lista civica Viva Viareggio Viva risponde alla consigliera Sandra Mei
Politica giovedì 24 luglio 2014 0Leale: agg. che mantiene le promesse, che odia le finzioni e i tradimenti. contr. sleale. Dal Dizionario Garzanti della lingua italiana.
E’ leale chi si fa eleggere nelle file di un partito democratico che ha assunto il governo di un Comune , insieme ad altre forze politiche e movimenti, e vuole distinguersi sempre e comunque dagli altri consiglieri del suo partito?
E’ leale chi siede nei banchi della maggioranza, ma non si confronta neppure con il segretario del suo stesso partito e preferisce di gran lunga il parere dei membri dell’opposizione?
E’ leale chi non vota il presidente del consiglio comunale indicato da tutta la maggioranza, “ per questioni di metodo”, pur non indicando alternative?
E’ leale chi non si presenta ai consigli comunali, fa eccezione su tutte o quasi le delibere, quando un consiglio viene rimandato per cause di forza maggiore, siede sui banchi per protesta insieme all’opposizione?
E’ leale chi dopo un contrasto con il medesimo presidente, scrive una lettera con il ‘tu’, dunque rivolta al presidente-consigliere stesso ma pubblicata sui quotidiani, e prioritariamente, guarda caso, sul profilo facebook di un gruppo di opposizione per ricevere lodi di ‘grande donna’ da tutti gli avversari politici?
E’ leale chi accusa il presidente del Consiglio di non aver diffuso documenti di cui lui stesso non era a conoscenza, sempre e solo per distinguersi dagli altri?
Noi la chiameremmo non lealtà ma mania di protagonismo o peggio trama sleale per raggiungere altri scopi. Quali? La ‘lotta’ all’amministrazione Betti è cominciata con la sostituzione degli assessori, che, legittimamente, era stata avversata dalla consigliera comunale, ma non è mai finita, anzi.
Il Partito democratico, evidentemente, non è stato in grado di convincere la consigliera comunale della necessità di andare avanti nell’amministrazione, pur essendo stato sollecitato in tal senso più volte dai partner politici. Dunque, visto che la consigliera, per fedeltà ai suoi elettori ( che comunque l’hanno eletta nelle file del Pd) non intende abbandonare il suo ruolo, ma non si riconosce quasi mai nelle scelte del suo sindaco e della sua amministrazione e il suo contributo finora all’azione politica si è limitato ai ‘distinguo’ e al rapporto idilliaco con l’opposizione, sollecitiamo la consigliera a prendere atto che il suo ruolo nel Consiglio comunale non è quello di un consigliere di maggioranza.
Sollecitiamo altresì il partito di provenienza della stessa a rifiutare i ricatti numerici. Nella normale dialettica democratica che la consigliera invoca, non ci si può trovare sempre dall’altra parte del proprio partito. Non si chiama democrazia, si chiama opposizione.
Viva Viareggio Viva
Il Consiglio direttivo
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