I vicari della Versilia per difendera la scuola

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Documento dei vicari della versilia (primo collaboratore del dirigente scolastico) in convegno con tutte le organizzazioni sindacali regionali e provinciali tenutosi a Viareggio sala Casani c/o Istituto don Milani il 13 novembre 2014:

“Ma come sarà possibile sfruttare le idee scaturite dalla “buona scuola” con quello che succederà dal 1 settembre 2015 nella scuola con la legge di stabilità? ”
1) Collaboratore del dirigente scolastico (Vicepresidi): stop agli esoneri Saltano 1.591 esoneri e 3.105 semi-esoneri dei vicari, questo per un risparmio che la stessa legge stima di oltre 34 milioni di € nel 2015 e di oltre 102 milioni di € dal 2016 in poi.
2) Saranno tagliati 2.017 posti ATA in organico di diritto, eliminate le supplenze brevi per assistenti tecnici e, fatta eccezione che per le scuole il cui organico abbia uno o due posti, anche per gli amministrativi, stretta per docenti e collaboratori scolastici, per questi ultimi eliminate le supplenze per assenze fino a 7 giorni. Questo per un risparmio di oltre 21 milioni di € nel 2015 e di oltre 64 milioni di € dal 2016 in poi.
Come sarà possibile l’organizzazione della scuola? La legge di stabilità prevede l'abrogazione dell'art. 459 del TU del 1994 che consentiva esoneri e semiesoneri per i collaboratori del dirigente scolastico. Migliaia di scuole diventeranno di fatto ingovernabili.Quindi quello che a parole viene detto nella “buona scuola”, di fatto peggiora le condizioni organizzative delle scuole: l'articolo in questione prevede la possibilità di riconoscere l'esonero o il semiesonero dall'insegnamento ai docenti collaboratori del dirigente scolastico, a seconda del numero di classi funzionanti nell'istituzione scolastica.
Se il Parlamento non provvederà a modificare la norma, i problemi (e le sperequazioni) esploderanno a settembre 2015, con problemi organizzativi soprattutto negli Istituti comprensivi dove troviamo i tre ordini di scuola INFANZIA, PRIMARIA e SECONDARIA 1. E' ovvio che le scuole si troveranno di fronte ad un ulteriore problema da affrontare e da non poter risolvere. Che dire poi delle scuole coinvolte nella reggenza dove i DS, di fatto sono part time?
La qualità del servizio scolastico non ne uscirà certamente migliorata. Con “la buona scuola” si parla di organico funzionale. ……. Il Ministero tutti i giorni ci ricorda e sottolinea con ogni mezzo, cartaceo o verbale, che l’organico funzionale risolverà i problemi di gestione …… tutti, proprio tutti ……..Ma siamo sicuri che le cose siano davvero così?
Ora, nell’infanzia e nella primaria è facile ritenere che l’organico funzionale possa essere utilizzato per le supplenze, dal momento che quando si nomina un supplente si attinge da un’unica graduatoria, qualche problema può nascere nella secondaria. Per esempio, nella Media l’organico funzionale potrebbe essere formato da un docente di italiano e storia e da uno di matematica .
Che succederà allora quando bisognerà sostituire un insegnante di lingua straniera?
Gli stessi problemi ci saranno per la sostituzione del docente incaricato di collaborare con il dirigente: se nell’organico funzionale c’è un insegnante della stessa classe di concorso, tutto potrebbe filare più o meno liscio, ma se il vicepreside insegna una disciplina diversa i nodi arriveranno inevitabilmente al pettine.
Oltretutto, rendiamoci conto che stiamo parlando di materia in ampio divenire e sulla quale, inevitabilmente, dovrà esserci anche solo un minimo di confronto con le organizzazioni sindacali, in quanto l’organico funzionale nelle secondaria scardinerebbe completamente l’organizzazione attuale, inoltre, entrano inevitabilmente in gioco questioni legate alla mobilità, alla modalità di prestazione del servizio: insomma questioni che fino ad oggi sono di natura sindacale.
Se poi l’idea del Ministero fosse davvero quella di dare il via ad un “organico di rete” non riusciamo neppure ad immaginare quali potrebbero essere le difficoltà organizzative da superare.
Basti un solo dato: il contratto integrativo sulla mobilità dovrebbe tenere conto di queste importanti novità. In genere di questi tempi si inizia a lavorare per il contratto dell’anno successivo (per un contratto cioè che contiene qualche modesto ritocco rispetto a quello precedente).
Quest’anno, invece, si dovrebbe rivedere completamente il contratto esistente (sulla base di quali norme, peraltro, non è neppure dato di sapere).
E tutto dovrebbe essere pronto per settembre 2015? Anche per la stabilizzazione del personale docente sono necessarie modifiche legislative, come sarà possibile in modo che per il 1 settembre 2015 le nomine siano effettivamente fatte?
E’ palese “La Buona Scuola” non può essere attuata con l’attuale legge di stabilità, mancano gli investimenti: 1 solo miliardo sarebbe appena sufficiente per la stabilizzazione. Ciò nonostante, la legge di stabilità si abbatte su una scuola già ridotta all’osso, ma si doveva invertire la tendenza: la scuola non è una voce di spesa ma il modo in cui il Paese investe su se stesso? E’ quindi necessario come prima cosa modificare la legge di stabilità : su questo punto siamo pronti e già abbiamo avviato mobilitazioni.
Temi come l’orario, la valorizzazione del personale, la responsabilità delle funzioni, hanno bisogno di una sede negoziale, è inaccettabile l’istituzione di un tetto (66%) di docenti bravi e la cancellazione dell’anzianità di servizio: una proposta fatta a costo zero con l’utilizzo di poste contrattuali già esistenti.
QUINDI INNANZITUTTO una proposta immediata :
1) IL PARLAMENTO TROVI ALTRE COPERTURE SUI I TAGLI PREVISTI ALLA SCUOLA, SCATTI DI ANZIANITA’ E RINNOVO CONTRATTUALE.
2) RIPRISTINO GIURIDICO DELLA FIGURA DEL Collaboratore del dirigente CON LA LEGITTIMAZIONE CHE MERITA TALE RUOLO COSI’ COME QUELLO DEL SOSTITUTO DEI DSGA.
3) FINESTRA DI USCITA PER TUTTI COLORO CHE AVREBBERO AVUTO I REQUISITI UTILI PER LA PENSIONE SENZA DECURTAZIONI E SENZA RINCORRERE UNA META GIA’ACQUISITA (PRE FORNERO ANNI 52-53-54).
4) SUPERAMENTO DEL PRECARIATO: DOCENTE E ATA, COMPRESE IDONEE SOLUZIONI AI PRECARI NON INCLUSI NELLE GAE
5) ISTITUZIONE DELL’ORGANICO FUNZIONALE E CONSEGUENTE STABILIZZAZIONE ANCHE PER GLI ATA
6) INTERVENTI MIRATI SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA: DIRITTO ALLO STUDIO, RIDUZIONE ALUNNI PER CLASSE, LABORATORI ECC:
5) APERTURA DI UN VERO CONFRONTO SU TUTTE LE TEMATICHE RISPETTO ALLA QUALE ABBIAMO PROPOSTE CONCRETE
La scuola necessita di investimenti e cambiamenti profondi partecipati con il mondo della scuola, non si può riformare un settore così importante e delicato con scelte imposte senza nessun vero confronto con chi nella scuola opera quotidianamente e con le parti sociali.

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