Confesercenti, risposta su autoriduzione COSAP

Attualità venerdì 30 gennaio 2015 0

“Sposare la tesi di scontare dalle future rate COSAP la riduzione dei corrispettivi che rischia di derivare dall'inserimento di ulteriori banchetti e truck food nel circuito del Carnevale significa commettere un illecito”.

Confesercenti interviene sulla posizione espressa da Confcommercio in una recente nota per distinguere la sua posizione.
Il Responsabile Versilia Simone Romoli dichiara “Ci auguriamo che quella di Confcommercio fosse una provocazione, la protesta verso la decisione presa dalla Fondazione Carnevale deve essere forte e decisa, ma non può sconfinare in forme di illegalità come la disobbedienza tributaria.
Il rischio è quello di creare un danno economico e di immagine agli esercenti, che poi si vedrebbero richiedere sanzioni e interessi!”

Prosegue Romoli “Noi abbiamo criticato fortemente nel metodo e nel merito della scelta della Fondazione Carnevale, ma esistono forme di protesta più incisive, e soprattutto legali, come una chiusura motivata a turnazione, magari per mezzora, dei pubblici esercizi, oppure un volantinaggio per sensibilizzare la clientela e far capire la posizione dei commercianti.
Sostenere di autoridursi la COSAP non solo è illecito, ma non ha senso perché non ha un impatto visibile e sicuramente non apre spiragli per un compromesso per i prossimi corsi mascherati.”

La Presidente Confesercenti Versilia Esmeralda Giampaoli aggiunge “Sarebbe invece il caso di coinvolgere su forme di protesta lecite anche i sindacati dei lavoratori, perché la scelta andrà a discapito delle scelte occupazionali da parte dei pubblici esercizi”.

Giampaoli argomenta anche la posizione dell'associazione sul suolo pubblico “Pur consapevoli della situazione del dissesto, riteniamo che nel regolamento COSAP vadano introdotti meccanismi di premialità a favore delle imprese, come ad esempio l'abolizione delle cauzioni o fidejussioni a garanzia dopo 2 anni di regolarità nei versamenti, una franchigia per i primi 5mq occupati in zone sensibili, ovvero in cui c'è maggior necessità di sicurezza, e ancora una riduzione incrementale della tariffa applicata in base al numero dei metri quadrati di occupazione”.

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