Lega Nord interviene sullo sport

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La presentazione della candidatura ufficiale a Sindaco di Massimiliano Baldini e delle liste collegate avvenuta sabato scorso al Principe di Piemonte segna un punto di svolta nella campagna elettorale, secondo noi un vero e proprio inizio di quello che deve essere il confronto politica/città. I toni decisi ma pacati, costruttivi e non strumentali con cui si sono espressi Baldini e gli altri rappresentanti dei partiti che lo sostengono dimostrano che noi vogliamo costruire una Viareggio che sia davvero dei viareggini, di tutti i viareggini, non solo di quelli che appoggiano un determinato schieramento. Ci piace però evidenziare che chi fino ad oggi ha governato la città deve assumersi la responsabilità di quello che ha fatto e delle scelte prese,non potendo sbandierare programmi proprio perché Viareggio oggi è il frutto di decisioni sbagliate e di una mala gestio di cui qualcuno si deve prendere l’onere. Il senso di dignità politica impone di dire che la sinistra non può raccontarci di cosa vorrebbe per Viareggio, perché se la nostra città versa in uno stato di degrado e dissesto economico finanziario è proprio la conseguenza del loro amministrare, non una mera casualità. Ecco dunque che chiediamo almeno un po’ di coerenza e rispetto per i cittadini invitando tutte le suddette forze non a fare programmi ma a dire il perché non hanno raggiunto quelli precedentemente proposti ed a chiedere scusa se non hanno dato a Viareggio quello che la città doveva aspettarsi dalla classe dirigente. Oggi lanciamo un’altra parte del nostro progetto della Viareggio del domani, una Viareggio in cui il pubblico non avendo più risorse per essere d’impulso al rilancio della città dovrà essere promotore dell’iniziativa privata sul territorio, favorendone l’intervento e mirando solo a controllare il rispetto delle norme, dei luoghi e dell’ambiente. Ci riferiamo in modo specifico ad una attività che a nostro avviso può essere promossa a costo zero e può invece rendere molto alla città, ovverosia il turismo sportivo. Corsa, nuoto, ciclismo, triathlon, vela e qualsiasi evento possa svolgersi in luogo aperto trova in Viareggio un sito naturale dove essere esercitato e fungere da motore dell’economia locale. Promettendo noi solo cose che possiamo mantenere e invitando gli elettori a diffidare di chi fino ad oggi non ha fatto nulla promettendo molto,per prima cosa punteremo sulla sburocratizzazione delle procedure per fare sport a Viareggio. Il termine è tanto brutto nel suo essere tanto bello nel suo significato. Meno costi, meno procedure e stessi controlli sul rispetto dell’ambiente in cui si svolgono gli eventi vuol dire più manifestazioni e dunque più introiti, anche per il Comune. Viareggio non ha una maratona e noi ci auguriamo invece che pesto possiamo essere contattati da chi voglia organizzarne una proprio qua, dove il paesaggio e lo spazio sono ideali per chi vuole correre nel verde a due passi dal mare, cioè nel miglior ambiente possibile. Stesso discorso per chi vorrà programmare competizioni di ciclismo professionistico od amatoriale, con particolare riguardo a facilitarne l’organizzazione e sostenerne la promozione dell’immagine in città al minor costo possibile. Siamo riusciti a perdere anche la Gran fondo della Versilia e noi invece vogliamo riportare lo sport a Viareggio, non farlo scappare, lavorando in sinergia con i comuni limitrofi ma certo fornendo una proposta valida e competitiva. Stesso discorso per il triathlon, dove ci piacerebbe presto ospitare una gara di livello internazionale. E che dire della vela dove anche nel week end scorso il Circolo Vela Mare di Viareggio ha organizzato un evento in cui si è dimostrato che con competenza e voglia di fare si può fra vivere a Viareggio un esperienza emozionante e trascinante. Dove trovare le risorse per tutto questo? Ovviamente nel privato, facendo trovare una città pulita, con procedure snelle, certe e con costi pari alle altre realtà della Versilia, creando così lavoro ed economia in ristoranti, bar,alberghi e in Viareggio tutta in nome dello sport. Nel far questo non vogliamo eludere il Testo Unico relativamente allo stato di dissesto, ma trovando un professionale confronto con i commissari ministeriali deputati alla gestione economica, far rilevare come conti alla mano la cassa comunale introiterà di più mettendo determinate aliquote a livello di base anziché alzarle. Si può fare, noi lo vogliamo fare. Non crediamo che lo possa fare chi fino ad oggi ha governato non facendolo.

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