Il Centro si esalta anche a porte chiuse...e sfonda 5 volte quella del Forte. LE FOTO!

Hockey sabato 23 maggio 2015 0

di Simone Ferro

È un giorno di lutto per l'hockey su pista questa gara 4 della finale scudetto che si gioca a porte chiuse. Senza il pubblico muore lo sport, vero sconfitto di giornata. Sconfitto, in pista, in realtà è anche l'Alimac Forte dei Marmi che, forse più spaesato del Cgc Viareggio nella surreale atmosfera del PalaBarsacchi vuoto, parte malissimo e va subito sotto nel gioco e nel punteggio. Pronti via, infatti, e dopo appena 8 secondi Mirko Bertolucci sblocca il match. Poco dopo l'argentino Montigel fa il 2-0 e rinforza il messaggio che si fa strada nelle orecchie del Forte: «Questo Centro non molla di un centimetro». Del resto l'allenatore-giocatore viareggino Alessandro Bertolucci aveva avvertito. E così è stato. Il suo Cgc, carico a pallettoni per regalare ai propri tifosi (penalizzati per non poterci essere fisicamente) una vittoria speciale, è una macchina da guerra. Dopo averne fatto assaggio in regular season, in Coppa Italia e in gara 2 di questa serie di finale, il Forte continua a soffrire il derby e sbatte di nuovo il muso sull'osso duro bianconero.

Il primo tempo finisce 4-0 per il Centro che, dopo l'iniziale doppio vantaggio, arrotonda il punteggio grazie alla punizione di prima trasformata sempre da Montigel e alla rete di capitan Nicola Palagi dopo una grande azione corale impreziosita dalla magia di Mirko Bertolucci. Proprio il biondo numero 85 viareggino approfitta di un errore di Stagi a inizio ripresa per portare il Cgc avanti 5-0. Il Forte fin qui, in questa gara 4, è davvero poca cosa. Vero che la fortuna non aiuta i rossoblù di Valverde (pali, traverse e grandi parate di 'San' Barozzi), ma i fortemarmini ci mettono anche parecchio del loro facendosi prendere troppo spesso d'infilata. La reazione del Forte però si accende di colpo a circa 14 minuti e mezzo dalla fine quando prima Cancela e poi Torner riducono il distacco a -3. E poi è l'ex Motaran a siglare quello che sarà il definitivo 5-3 mettendo paura ad un Centro che però si riassesta bene in pista e gestisce il finale di gara anche se il Forte recrimina con la direzione di gara per non aver visto fischiare a lungo quello che sarebbe stato il 10° fallo di squadra.

Al suono finale della campana parte la festa del Centro che si tuffa per un attimo sul piazzale antistante il Palazzetto dove diversi tifosi viareggini si sono raccolti con bandiere e fumogeni. La squadra viene stretta nel caloroso abbraccio dei propri sostenitori con tanto di immancabili cori. Gli stessi cori che nell'inverosimile silenzio regnante durante la partita all'interno del PalaBarsacchi lanciavano di tanto in tanto dagli spalti deserti il presidente del Cgc Alessandro Palagi ed il suo fido braccio destro Claudio Poletti, regalando anche qualche divertente siparietto quando interloquivano a distanza col vice-presidente Renzo Pardini che era a bordo pista.

Ristabilita la parità nella serie (siamo sul 2-2), adesso martedì (26 maggio) al PalaForte di Vittoria Apuana c'è gara 5: la bella. Quella senza appello. Quella decisiva. Quella che assegna lo scudetto.
Il Centro ha dimostrato di avere un cuore grande così (e un allenatore-trascinatore che nel ruolo sarà anche alle prime armi ma ha già la stoffa del predestinato).
Il Forte, oltre al fattore pista, ha il tasso tecnico coi suoi tanti campioni capaci di rivoltare una partita quando vogliono (anche se il fenomeno Pedro Gil in gara 4 ha giocato a fari spenti).
Che vinca il migliore!

LE FOTO!

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