Sarà la collezione Dati ad aprire la stagione espositiva a Villa Gori domenica 31 maggio

Massarosa 0

Sarà la mostra La collezione Dati, aspetti della pittura versiliese dal 1960 a oggi, organizzata dal Circolo Culturale Michele Marcucci, ad aprire la stagione espositiva a Villa Gori, domenica 31 maggio alle ore 17.
“Una mostra che- sottolinea il consigliere delegato alla cultura Federico Pierucci- apre a pieno titolo una nuova stagione espositiva per Villa Gori che grazie alla collaborazione delle associazioni che si occupano di arti figurative, saprà offrire grandi emozioni ai visitatori”.
La collezione Dati si costituisce, pur nelle diverse e varie acquisizioni presenti in mostra, intorno alle opere di quattro pittori: Ernesto Altemura, Luciano Bastianelli, Mario Cosci e Nelson Tommasi.
Quattro pittori vissuti a Stiava i cui dipinti mostrano la vitalità di una tradizione pittorica che travalica i confini di un ambito locale per inserirsi a pieno titolo nella storia della pittura figurativa versiliese.


Ernesto Altemura (Stiava 1929) Inizia a dipingere nel 1947. Nel 1952, si diploma Maestro d’arte e nel 1953 inizia la sua attività con l’esposizione presso il Principe di Piemonte di Viareggio con giovani pittori quali Angelo Jarusso e Giuseppe Banchieri. Si stringono da quel momento frequentazioni artistiche e durature amicizie tra cui Renato Santini, Eugenio Pardini, Serafino Beconi, Fausto Maria Liberatore, Giuseppe Martinelli, Vasco Giannini, e Mario Cosci. La critica dalla fine degli anni ‘50 ha sempre colto in lui una riproposizione della questione del realismo sottolineando come la sua pittura possa considerarsi già in parte un fenomeno post informale.
Molteplici e costanti nel corso del tempo le mostre e i riconoscimenti alla sua opera.
Luciano Bastianelli (Quiesa 1930-Lido di Camaiore 2004). Fin da subito ha dimostrato attenzioni e attitudine alle arti ed ai suoi risvolti dividendosi nella sua carriera fra stilista, molto apprezzato nel mondo della calzatura, e artista sensibile nell'ambito della pittura.
Portato a diversi contatti in tutto il mondo per il suo lavoro, ha colto ogni occasione per affinare e far crescere il suo status pittorico, maturando esperienze preziose con confronti ed applicazioni degne delle migliori scuole. Ha tenuto mostre personali e collettive, partecipato a premi e concorsi di pittura, riscuotendo consensi e affermazioni. Ha vissuto tra Stiava e Firenze e Lido di Camaiore.
Mario Cosci (Stiava 1922-1968). Interrotti gli studi universitari per la chiamata alle armi nella 2a Guerra Mondiale, negli Anni Cinquanta, si dedica attivamente al dibattito culturale allora vivissimo in Versilia. Iscritto alla Accademia di Belle Arti di Firenze, frequentò i corsi di disegno e nudo.
Nel ’50 inizia l’attività pittorica e si dedica nel contempo alla poesia ed al racconto. In quegli anni prende parte alle manifestazioni di pittura più importanti a livello regionale e nazionale, riscuotendo eccellenti riconoscimenti. Le sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche, sia in Italia che all’estero. L’opera letteraria, che spazia dal ’59 al ’62 è composta da trentadue poesie e quattro racconti, pubblicati postumi nel libro “Perché qualcuno ci ascolti” edito da Pacini Fazzi di Lucca. Muore a soli 46 anni.
Nelson Tommasi (Stiava 1929-2004). Ha frequentato l’Istituto Musicale Boccherini di Lucca fino al quarto anno, quando ha dovuto interrompere il corso degli studi in seguito a una malattia del padre.
Negli anni Cinquanta si avvicina alla pittura come autodidatta, sempre condizionato dagli impegni di lavoro che limitano il suo tempo e la sua applicazione alla passione artistica che così profondamente lo abita, portandolo a soggiornare in Germania e in Libia.
Questa condizione non gli impedisce una continua ricerca che si afferma nel tempo con lo sviluppo di una personale tecnica pittorica ad affresco su juta, caratterizzata dalla vibrante
sensibilità cromatica.
Nonostante i diversi spostamenti, sempre per motivi di lavoro, è rimasto fortemente legato al suo paese natale dove si è spento all’età di 75 anni.


Maria Teresa Pierotti e Rodolfo Dati si sono sposati nel 1955.
Loro casa divenne subito luogo di incontro di artisti: un piccolo cenacolo fatto di amicizia e convivialità, ma anche teatro di più o meno sopite rivalità, com’è costume di ogni mondo e ambiente artistico.
Una piccola corte rinascimentale che nel tempo si è fatta ampia documentazione di un periodo tra i più fecondi della pittura versiliese. Ancora oggi vivono a Stiava nella loro accogliente casa piena di quadri e dipinti.
Altri artisti in mostra: Ballarin, Barin Roy, Calogero, Cardosi, Cavani, Casa, Consani, Cipollini, Cirillo, Coppola, Dati, Dolfi, Di Volo, Geri, Krimer, Lini, Lippi, Magliani, Michetti, Muslinger,Polloni, Possenti, Santini, Salvetti, Serafini, Tofanelli, Tommasi Ferroni, Twrdy, Vaccarezza,Valenti, Varetti, Viraggi, Viti, Zappini.

La mostra sarà visitabile fino al 14 giugno 2015
orario: giovedì e venerdì dalle 15 alle 18
sabato e domenica dalle 18 alle 22

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