Santini: "Re Giorgio fa i conti senza l'oste"

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Sarà difficile per il neo Sindaco Del Ghingaro ambientarsi nella salmastrosa Viareggio. Lo si è capito subito nel primo consiglio comunale.
Si è capito subito quanto il Sindaco sia insofferente alle nuove stanze del vecchio palazzo della sua nuova e sconosciuta città.
Già è difficile per lui mettere in riga e gestire la sua variopinta maggioranza: la luna di miele tra di loro è' già finita. Innumerevoli sono già i suoi richiami e rimproveri ai suoi consiglieri che già si agitano e scalpitano a seguito delle sue scelte senza condivisione imposte e nel digerite.
Il Sindaco si altera facilmente ed è con troppa facilità preso dall'ira nei confronti di chi non china la testa e non si adegua ai suoi voleri.
Sbatte porte e finestre, le sue urla fanno già la storia del municipio.
Del Ghingaro ha sicuramente capacità amministrative e autorevolezza, non lo si può negare, ma è molto insofferente a chi non gli dice subito: SI!
Il Sindaco vuole imporre da subito la sua linea ed il suo stile: rigore, rispetto di regole, regolamenti, leggi e leggine. Ma il rispetto della legge e delle regole lo si da per primi se lo si vuole anche ricevere.
"Se l'opposizione vuole proporre qualcosa lo deve fare per scritto, altrimenti non avrà niente". Questo è, bene o male, ciò che ha detto al primo consiglio e al sottoscritto.
Se volevamo discutere sulla nomina del Presidente del Consiglio Comunale dovevamo fare una richiesta scritta e non "permetterci" di chiederlo solo "ufficialmente" durante il primo Consiglio Comunale.
Chiediamo venia, ma la prassi e il regolamento danno facoltà di fare anche domande e richieste a voce senza che sia invocata la "lesa maestà".
Non credo che nel regolamento municipale di Viareggio sia contemplato il "vilipendio al Sindaco" se umilmente e legalmente un semplice consigliere comunale chiede cinque minuti di sospensione dell'assise pubblica per conferire con il Primo Cittadino. Cosa che, come tutti sanno, ci è stata naturalmente negata da Re Giorgio. Ma chi predica bene razzola male se non peggio.
Le regole e le leggi vanno rispettate e lo dovrà fare anche Sua Maestà Re Giorgio.
Sarà così anche nel caso della Signorina Brunella Menchini, sua ex Addetta Stampa. Anche lei dovrà rispettare le regole o il Re l' ha già dispensata? A che titolo la Menchini presenzia a riunioni con gli Assessori? Ha forse già avuto un incarico ufficiale e pubblico?
Non sarebbe bello venire a sapere che ha un ruolo senza essere stata legalizzata la nomina. Può il sindaco nominare personale di Staff nonostante il dissesto?
Vedremo se il Sindaco applicherà anche a se stesso le regole che impone alla maggioranza e all' opposizione.
La fascia da Sindaco di Viareggio pare stare già molto stretta al Del Ghinghero e le sue idee di risanamento cozzano apertamente con ciò che è palese violazione dei diritti dei consiglieri comunali e soprattutto dell'opposizione che dovrà essere tutelata e difesa dal nuovo Presidente Gifuni.
Obbligare a fare consigli comunali solo di mattina invocando, falsamente e a torto, la volontà di cercare un risparmio, cozzano e stridono con la realtà. Re Giorgio non deve spacciare per vero ciò che è assolutamente falso.
Costa di più fare i consigli comunali di giorno o di sera?
Quanto costa il personale di giorno e quanto costa all'Ente aprire il municipio la sera?
Non può Re Giorgio etichettare come "cattivi amministratori" i consiglieri che invocano il loro sacrosanto diritto a poter presenziare ai Consigli Comunali.
La fine del dissesto non si ha iniziando ad impedire, a chi lavora di giorno, di svolgere il proprio mandato elettorale partecipando alle Assise.
Non può Del Ghingaro gettare fango sull'Assise comunale democraticamente e legalmente eletta dal popolo. Non può il Sindaco chiedere di sanare l'Ente al dissesto risparmiando sui Consigli Comunali che sono l'espressione massima della democrazia o di ciò che ne rimane.
Non mascheri, Del Ghingaro, la volontà di risparmiare denaro pubblico con il tentativo di impedire ai Consiglieri di venire in municipio.
Re Giorgio sicuramente sarà molto allergico a fare consigli comunali per non essere contraddetto e non vedere l'opposizione ma dovrà invece fare i conti con un' opposizione che vuol far sentire la sua voce e non si farà imbavagliare dal falso mito di tentare un risparmio iniziando proprio dai consigli comunali.
Allora se costa così tanto lo dica chiaramente: non vuole fare più consigli comunali ?
Li convocheremo noi, e Del Ghingaro non potrà decidere dove, come e quando tutto da solo.
Purtroppo per lui Viareggio e' una città altamente democratica, forse ancora troppo anarchica, che lotta per i suoi diritti, e' sicuramente una città che ascolta tutti e fa parlare tutti.
Così dovrà fare anche Re Giorgio, dopo aver fatto i conti con l'oste.



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