Trenitalia si appresta a togliere il biglietto a fasce chilometriche

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Siamo venuti a conoscenza che Trenitalia, dal prossimo 1° Dicembre, è intenzionata a cessare la vendita dei biglietti ferroviari a fasce chilometriche, cioè quei biglietti che senza indicazione della tratta e della scadenza possono essere acquistati e poi utilizzati al momento del viaggio dagli utenti per brevi e medie tratte. Un biglietto quindi assai versatile che, oltretutto, può essere fornito velocemente al viaggiatore. Trenitalia avrebbe dichiarato che “niente è ancora deciso, e tutto è work in progress”, ma a noi risulta invece il contrario.

La soppressione di questo tipo di biglietti porterà ulteriori disagi agli utenti e danni alla stessa azienda. Agli utenti perchè i tempi di attesa nelle biglietterie aumenteranno visto che il sistema introdotto da Trenitalia oltre un anno fa per l'emissione dei biglietti, denominato PICO, continua ad essere lento e macchinoso e spesso soggetto a blocchi. Così, vista la lentezza di PICO e senza la possibilità di ricorrere ai biglietti a fasce chilometriche nelle situazioni di blocco temporaneo del sistema, si allungheranno i tempi di attesa per i viaggiatori e questo ancor più in presenza di comitive, manifestazioni, festività. Questo porterà, oltretutto, un danno alla stessa Trenitalia poiché incentiverà l'aumento della evasione a bordo dei treni; a tutto ciò non possono porre rimedio le emettitrici automatiche, presenti nelle stazioni, perchè spesso non accettano il contante per saturazione.

Ma, allora, perchè eliminare i biglietti a fasce visto che queste problematiche dovrebbero essere note anche ai dirigenti di Trenitalia? La risposta è semplice ed è riconducibile alla strategia portata avanti dall'azienda con l'obiettivo di incrementare l'acquisto dei biglietti on line per ridurre sempre più i posti di lavoro; adesso si tolgono anche i biglietti a fasce chilometriche così in seguito, con il calo delle emissioni dei biglietti fatti con il lento sistema PICO, l'azienda giustificherà una ulteriore riduzione delle poche attuali biglietterie. E' la strategia di sempre che penalizza i servizi e che ha portato alla controriforma delle pensioni, all'allungamento dei tempi delle prestazioni sanitarie, alla cattiva “buona scuola”....

E' necessario allora respingere decisamente questa iniziativa di Trenitalia che porterà solo effetti negativi per i viaggiatori, per i lavoratori, per il servizio. Per quanto ci riguarda faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità, ma è necessario che anche altri si pronuncino e si attivino a cominciare dalla Regione Toscana che con Trenitalia ha il contratto di servizio per il trasporto regionale su ferro.

FILT-CGIL LUCCA

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