Rintracciato e arrestato dalla Polizia di Stato uno degli aggressori del Maki Maki
Attualità venerdì 27 novembre 2015 0Nel pomeriggio di ieri una Volante del Commissariato di Viareggio ha rintracciato e fermato uno dei due autori dell’aggressione a mano armata, avvenuta la notte del 20 novembre scorso, presso il locale “Maki Maki”.
Nella circostanza due stranieri avevano aggredito, armati di macete e fucile, gli addetti alla sicurezza del locale che non li aveva fatti entrare perché erano ubriachi e molesti.
Le rapide ed attivissime indagini, svolte dal personale del Commissariato, hanno permesso di dare un volto ai due delinquenti, uno dei quali è tutt’ora ricercato.
L’equipaggio di una Volante, alle ore 15.00 odierne, in via della Gronda a Viareggio, ha individuato due persone sospette in sella ad uno scooter, è bastato poco per riconoscere in uno dei due uno degli stranieri ricercati.
Immediatamente è scattato il controllo, senza lasciare vie di fuga, il mezzo è stato fermato e i due sono stati accompagnati negli Uffici del Commissariato.
Si tratta di CHAFIQ Abdelkebir, 24enne marocchino che, davanti all’evidenza dei fatti, ha ammesso le sue colpe e ha anche fatto ritrovare l’arma: una riproduzione perfetta di una carabina, che era stata ben occultata, sotterrata vicino ad un grosso cespuglio, nella boscaglia di macchia mediterranea prospiciente il viale Europa, a poche centinaia di metri dai locali della darsena viareggina.
CHAFIQ Abdelkebir, clandestino sul territorio nazionale, con diversi precedenti penali per reati inerenti la detenzione e lo spaccio di stupefacenti, lesioni, rapina impropria, danneggiamento e porto di armi o oggetti atti ad offendere, è stato arrestato anche perché ha esibito un documento di identità falso.
Lo straniero è stato accusato anche di ricettazione in quanto é stato trovato in possesso di un documento, intestato ad una giovane viareggina, provento del furto di una borsetta, rubata pochi giorni fa in un locale notturno sempre in darsena a Viareggio.
Nella mattina di domani Chafiq sarà processato con rito direttissimo presso il Tribunale di Lucca.
Sono in corso accertamenti sull’arma, sul documento falso e per rintracciare l’altro complice del grave episodio avvenuto al Maki Maki.
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