Capitaneria di porto Viareggio, controlli ed assistenza in mare

Attualità giovedì 5 maggio 2016 0

VIAREGGIO. Per i turisti c’è spazio ovunque. Anche nelle case di guardianaggio, che dovrebbero servire come “torre di controllo” ai soli addetti dello stabilimento balneare. Invece, in alcuni casi, diventano piccoli appartamenti per le vacanze estive. Senza autorizzazione alcuna e in barba alle norme di sicurezza.
Dal 2011 la Capitaneria di Porto di Viareggio ha passato al setaccio i bagni della Versilia. Oltre 400 stabilimenti balneari controllati per un totale di 80 abusi riscontrati.
I locali che da destinazione d’uso avrebbero dovuto essere semplici sottotetti, magazzini e casette di guardianaggio, venivano utilizzati come alloggi da affittare. In alcuni casi, nell’ambito delle verifiche svolte, sono stati trovati dentro i turisti. In altri invece, sono stati scoperti dei piccoli appartamenti vuoti ma pronti all’uso, con tanto di letto, divano e angolo cottura.
Dalla Capitaneria spiegano che si tratta di abusi a tutti gli effetti, per cui scatta la denuncia penale. I controlli sono iniziati nel 2011. Un ciclo completo di verifiche concluso lo scorso anno, che ha riguardato i bagni di tutta la Versilia. I nuovi controlli scatteranno con il periodo estivo in arrivo.
Intanto sulla passeggiata di Lido di Camaiore, già da giorni, sono spuntati i cartelli “affittasi” per gli alloggi sul mare, all’interno degli stabilimenti. Certo, potrebbero essere tutti in piena regola. Anche perché dopo i controlli degli scorsi anni, le situazioni irregolari sono state sanate: c’è chi ha chiesto le necessarie autorizzazioni per affittare i locali e chi ha ripristinato i luoghi destinandoli alla loro regolare funzione. Saranno comunque le verifiche della Capitaneria ad accertare eventuali illeciti.
Dal Comune di Camaiore informano che su 99 stabilimenti balneari presenti, 11 hanno l’autorizzazione comunali per destinare i locali a casa vacanze. «Però - precisano - non devono mai essere le case di guardianaggio, che non possono essere affittate. Chi aveva abbastanza metri a disposizione, ha potuto ricavare dei locali vacanze all’interno dello stabilimento». Con il dovuto adeguamento del canone demaniale. Undici autorizzati in totale dunque, a cui si aggiungono «le civili abitazioni condonate negli anni passati, che possono essere affittate».
I Comuni, come spiega anche la Capitaneria, possono autorizzare alloggi sul demanio marittimo come, appunto, case vacanze o civili abitazioni. Le case di guardianaggio invece, non possono essere affittate in quanto non hanno i requisiti necessari: anche da un punto di vista edilizio.
Nel corso dei controlli, sono stati trovati locali senza le misure minime di altezza ma ugualmente trasformati in appartamenti sul mare. Dentro c’era tutto il necessario per una bella vacanza a pochi passi dal mare.
I risultati dei controlli in Versilia, sono chiari. In alcuni stabilimenti balneari le case di guardianaggio o i magazzini, in realtà erano veri e propri alloggi da affittare da giugno a settembre.
L’intenzione da parte della Capitaneria - seppur impegnata in prima battuta nell’attività per la sicurezza della navigazione e della balneazione - è quella di arrivare a un centinaio di verifiche anche durante la prossima stagione estiva. Ovvero ai numeri già raggiunti, estate dopo estate, negli ultimi anni di controlli sugli stabilimenti balneari.
In passato anche la Polizia Municipale (visto che le autorizzazioni delle case vacanze sono comunali) effettuava i controlli sugli stabilimenti balneari. Ma negli ultimi anni, informano dal Comune di Camaiore, i controlli non hanno quasi mai riguardato gli affitti degli
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stabilimenti balneari. Insomma i vigili si sono dedicati ad «altre priorità».
Il quadro che emerge dalle verifiche condotte dal 2011 in poi, non è un caso solo versiliese. Si tratta infatti, come spiegano dalla Capitaneria, di una situazione simile a molte altre zone di mare italiane.

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