Il lato positivo della crisi italiana: nuovi modelli di business

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Negli ultimi anni, si sente parlare sempre più spesso di startup: occorre allora imparare a conoscere il fenomeno nel dettaglio per comprendere come sia riuscito a entrare nella routine quotidiana e quanto possa essere utile anche in futuro. A dispetto della realtà aziendale tradizionale, la startup nasce spesso per un'intuizione da parte di giovani creativi che scelgono di proporre un servizio in grado di semplificare una determinata operazione o di garantire un guadagno agli utenti che si affidano a loro.
Qualche esempio potrà essere senza dubbio di aiuto per capire come funzionano questi nuovi modelli di business. Si pensi a dover vendere la propria auto: ogni guidatore sa che si tratta di un'operazione complessa, che richiede non solo la valutazione dell'usato, ma anche la ricerca di un compratore e l'esplicazione di diverse pratiche burocratiche. Avere a disposizione un'azienda che possa dire "valutiamo in modo gratuito e compriamo la tua auto, paghiamo il proprietario sollevandolo da ogni responsabilità" sembrava un sogno, fino a qualche tempo fa, ma è oggi possibile grazie a noicompriamoauto.it: un modo di vendere auto totalmente innovativo, veloce e sicuro che sarebbe stato impensabile senza una startup tanto ingegnosa. Il sito permette di valutare online la propria vettura in modo completamente gratuito: se soddisfatto dell'offerta, l'utente si può recare in una delle filiali dell'azienda dove un team di esperti si occuperà di effettuare una perizia sul veicolo, gratis e senza alcun impegno. Nel momento in cui si decide di procedere con la vendita, il pagamento avvierrà in modo veloce e sicuro tramite bonifico bancario, gli esperti si occuperanno inoltre dei costi e delle formalità relative a passaggio di proprietà, iscrizione al PRA ed eventuale demolizione.

Se vendere la propria auto non è mai stato così semplice, non sorprende che anche fare acquisti sia diventato molto più agevole. Gli inventori di Eboox, ad esempio, hanno lanciato da poco la loro startup, la cui mission è stata quella di inserire su un'unica piattaforma gli e-shop più noti in Europa: un vantaggio non da poco per i fanatici dello shopping. Si accennava, precedentemente, alle startup in grado di offrire piccoli guadagni ai loro clienti. L'italianissima Friendz, ad esempio, paga con crediti di numero direttamente proporzionale alla qualità delle foto postate sui social dagli utenti che partecipano a delle campagne lanciate sull'applicazione.

Alla luce di quanto detto, non sorprende come il mondo delle startup si stia ampliando e stia riuscendo a coinvolgere un numero sempre maggiore di collaboratori. Se è vero che la crisi internazionale ha intimorito e continua a spaventare lavoratori e giovani alla ricerca del primo impiego, è anche vero che le nuove realtà imprenditoriali sono un chiaro indice della creatività e della voglia di ripresa che continua a contraddistinguere il Bel Paese.

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