Nel 2017 meno 1,8 milioni di euro, con tagli governo a rischio servizi comunali
Pietrasanta mercoledì 14 settembre 2016 0L’effetto del mancato versamento del Governo del contributo del Fondo Tasi rischia di avere effetti imprevedibili su erogazione servizi. Mallegni dal palco Fiuggi: “faremo di tutto per non tagliare i servizi”.
Nel 2017 mancheranno alle casse comunali quasi 1,8 milioni di euro per effetto del mancato incasso del Fondo compensativo Imu e Tasi stanziato per sostenere le casse comunali e per la cessazione dell'applicazione della maggiorazione dello 0,8% Tasi. Il Fondo era già stato ridotto a livello nazionale dai 625 milioni del 2014 ai 472 milioni del 2015 ed è sceso nel 2016 a 390 milioni. Per Pietrasanta la riduzione del contributo sarà del 37% nel 2016 per azzerarsi completamente nel 2017. Dal 2014 al 2017 il taglio sarà di 1.milione e 587 mila destinato ad innescare effetti attualmente imprevedibili sull’erogazione dei servizi del Comune di Pietrasanta a cui l’ente dovrà far fronte. “Sono felice, anzi felicissimo, che i cittadini e le imprese paghino meno tasse. Il problema è che non è vero. E’ facile fare le finanziarie sulla pelle dei comuni e dei cittadini. – tuona Massimo Mallegni, Sindaco di Pietrasanta dal palco dell’iniziativa organizzata dal vice presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani a Fiuggi lo scorso weekend dove è intervenuto – E’ un’azione indecente, un nuovo attentato nei confronti dei cittadini ed imprese. Da una parte toglie una tassa e dall’altra riduce il conferimento ai comuni che alla fine hanno due alternative: mettere una tassa comunale o ridurre i servizi. Gli enti locali devono fare i conti, ogni santo giorno, con tagli e taglietti che ormai riguardano tutti i settori, anche quelli più importanti come la sanità, la scuola, la ricerca e la manutenzione del territorio mentre per l’immigrazione i soldi si trovano sempre. Solo quest’anno la voce immigrazione ha richiesto oltre 1,2miliardi di euro. Noi, come amministrazione di Pietrasanta – spiega Mallegni - ci rimboccheremo le maniche e cercheremo di compensare questo ennesimo taglio non istituendo nuove tasse ma riorganizzando e preservando i servizi. Il Governo tenta di farsi bello con le casse dei comuni. Ricordo a Renzi che i cittadini voteranno per leggere il nuovo parlamento sono gli stessi che vivono nei comuni e che vengono straziati ogni giorno da questo modo di amministrare. Il Presidente si è dimenticato di quando faceva il Sindaco, o forse come dicono a Firenze, non lo ha mai fatto a coscienza”. Ed ancora: “Per favore, per il bene dell’Italia e degli italiani, faccia meno marchette e si dedichi realmente ad un progetto strutturato per il rilancio della nazione. Il Premier sta finanziato le sue scelte con i nostri soldi, anzi, con i soldi che non abbiamo facendo altro debito pubblico”. I cittadini italiani pagano un centinaio di tipi diversi di tasse al Fisco: “Noi cittadini paghiamo al fisco tra addizionali, accise, imposte, sovraimposte, tributi e ritenute ogni anno circa 100 tipi diversi di tasse per un valore pro-capite di circa 8mila euro che sale a 12mila se ci mettiamo i contributi previdenziali. Solo i miei concittadini hanno versato allo Stato, per l’Imu dal 2013 al 2016, 21milioni di euro: 6milioni solo nell’ultimo anno. Io credo, prima di tutto da cittadino, imprenditore e poi da Sindaco, che sia indecente. Il Governo spende troppo e male e poi taglia fondi ai comuni tanto ci sono i sindaci e gli amministratori locali a doversi rimboccare ogni giorno le maniche per evitare il collasso delle città. Presidente Renzi ma quando va a casa insieme a tutto il suo Governo?”.
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