L'unione è fatta: nasce il Seravezza Pozzi Pietrasanta

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Lo scopo di questa "fusione" è rinforzare il tessuto societario in vista della Serie D e soprattutto aumentare gli impianti ed il settore giovanile

di Simone Ferro

Una è reduce da un brillante campionato d’Eccellenza, vinto, col salto di categoria in Serie D. L'altra invece, all'opposto, ha concluso la sua pessima annata con la retrocessione in Promozione. Stiamo parlando di Seravezza Pozzi e Pietrasanta, due realtà che da oggi non esistono più separatamente (...in realtà non è proprio così, dato che un Pietrasanta rimarrà in vita, a sé). Si sono infatti unite in un matrimonio "celebrato" ufficialmente nel tardo pomeriggio di sabato 10 giugno al ristorante 'I Quattro Mori' di Seravezza (nella foto di Aldo Umicini sono immortalati Carlo Ciaponi, che entra come presidente onorario, e Lorenzo Vannucci, confermato alla presidenza vera e propria). Matrimonio che è un'operazione strategica per entrambe le parti, in modi diversi, ma che dovrà convincere i più scettici e durare nel tempo.

L'idea è intrigante. Il progetto valido. Ed era lì che covava già da parecchio tempo. Nelle scorse estati (due anni fa, se non addirittura prima, e soprattutto l’anno scorso) le due società vicine avevano stretto amicizia e intessuto legami importanti sfiorando già questa "fusione". Proprio il termine «fusione» a qualcuno non piace, forse perché... troppo forte. E allora si preferisce parlare di «unione». Sì perché in pratica è il Seravezza Pozzi che ha "inglobato" il Pietrasanta, visto che il numero di matricola rimane quello dei verdazzurri così come la categoria della prima squadra (la Serie D) e così come il campo nonché sede principale (il “Buon Riposo” di Pozzi, che ha appena ottenuto l’omologazione per la D). Però il Pietrasanta porta e aggiunge quel qualcosa che mancava: da una parte gli impianti (lo stadio Comunale “XIX Settembre” di Pietrasanta e pure il “Pedonese” di Marina di Pietrasanta) e dall'altra, soprattutto, il vivaio. Se prima il Seravezza Pozzi aveva solo prima squadra e Juniores, adesso potrà vantare anche Allievi, Giovanissimi ed Esordienti (tutte categorie portate in dote dal Pietrasanta... e che ovviamente vanno migliorate di molto fin da subito, partendo dalla prossima stagione 2017/2018 che sarà un po' l'«anno zero»). E poi c'è la Scuola Calcio, che però almeno inizialmente rimarrà sotto l’egida del Pietrasanta che comunque manterrà il suo numero di matricola e non sparirà nemmeno a livello di prima squadra (farà probabilmente la Terza categoria... e non la Promozione).

Proprio sul vivaio si punta tantissimo, abbattendo i costi dei parametri da dover pagare alle altre società vicine e che a fine stagione gravavano per una certa parte sul bilancio del Seravezza Pozzi. Quindi l’obiettivo è farsi i giocatori in casa, lavorando bene alla fonte e creando un settore giovanile il più possibile all’avanguardia. Ed è importante anche l’aspetto sociale di questa strategica operazione per la comunità dei territori coinvolti.
Seravezza Pozzi Pietrasanta (...anche se andrà trovata, e in fretta, una formula più breve perché a livello giornalistico sarà impossibile riportare per esteso l'intera denominazione) è la nuova realtà che al suo interno ne comprende tre.
Il progetto poi è quello (nell’arco di un anno?) di arrivare a chiamare la società Versilia storica, nome già presente all'interno del nuovo logo di questo Seravezza Pozzi Pietrasanta. Come colori sociali verranno mantenuti il verdazzurro seravezzino ed il biancoceleste pietrasantino, mescolandoli insieme.

La prima squadra farà la Serie D con Walter Vangioni allenatore ed Enrico Tommasi ds, entrambi già confermati dal Seravezza Pozzi prima dell'annuncio di questa unione. L’obiettivo dichiarato dalla società è il mantenimento della categoria. I giocatori seravezzini già confermati sono Ratti, Fiale, Ramacciotti, Bresciani, Granaiola, Bortoletti, Mancini e Pegollo cui si è appena aggiunto anche Borgia. Già preso un nuovo giovane: il centrocampista classe ’99 D’Angelo, che ha alle spalle due campionati da titolare in Promozione con la Pontremolese (è di proprietà dello Spezia). E potrebbe essere aggregato anche qualche giocatore del Pietrasanta (ad esempio il duttile ’99 Petrucci) mentre la maggior parte degli altri ormai ex biancocelesti sembra di capire che dovranno trovarsi un'altra sistemazione, a partire dallo storico capitano Peselli (che nel frattempo è diventato il nuovo responsabile della Scuola Calcio del Pietrasanta...ma che non ha alcuna intenzione di smetter di giocare).

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