Vengono dalla Toscana le migliori “birre dell'anno”

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Quarantuno categorie, duecentosettantanove produttori di birra artigianale, milleseicentocinquantabirre birre in gara e ottantaquattro giudici internazionali: a Rimini si è tenuta ieri (sabato 17 febbraio) la premiazione della XIII edizione di 'Birra dell'Anno', il più importante concorso brassicolo italiano, organizzato da Unionbirrai, l'associazione di categoria dei birrifici artigianali. È il padovano CR/Ak Brewing il miglior birrificio dell'anno, ma a trionfare sul palco di Beer Attraction, alla Fiera di Rimini, sono state anche le produzioni birrarie di otto microbirrifici artigianali della Toscana.

Il Birrificio Brúton di San Cassiano di Moriano (Lucca) con le sue birre guadagna una medaglia d'oro e una di bronzo, rispettivamente nella categoria delle birre affumicate e torbate e nella categoria delle chiare a bassa fermentazione. Due riconoscimenti anche per il Birrificio Badalà di Montemurlo (Prato): un primo posto in una delle categorie dedicate alle Ipa e un terzo in quella delle birre scure ad alta fermentazione di ispirazione americana. Un oro a testa anche per il Birrificio Calibro 22 di Figline Val d'Arno (Firenze) con la sua originale 'Babbo Natale è morto' e per il Birrificio del Forte di Pietrasanta (Lucca) in una delle categorie dedicate alle birre di ispirazione belga. Un argento lo guadagnano anche il Birrificio Saragiolino di Torrita di Siena e il Piccolo Birrificio Clandestino di Livorno. Due bronzi li portano a casa il Birrificio La Petrognola di Piazza al Serchio (Lucca), grazie alla sua 'Marron' alle castagne, e il Birrificio Agricolo La Diana di Siena.

Un medagliere ricco che conferma la crescita dei prodotti birrari toscani, accompagnata anche dall’aumento dei produttori. Secondo l'analisi condotta da Unioncamere-InfoCamere, basata sui dati del registro delle Imprese delle Camere di Commercio (febbraio 2018), sono 55 attualmente le imprese in Toscana attive nel settore brassicolo, con un aumento dell'83,3% rispetto al 2012. Firenze, nello specifico, con le sue 13 realtà produttrici di malti e luppoli, si attesta nella classifica delle 10 città Italiane con la maggior concentrazione di attività a vocazione brassicola.

“Il settore della birra artigianale è in pieno fermento: oggi gli oltre 800 microbirrifici italiani danno lavoro a più di 2500 addetti, 5mila considerato l'indotto” spiega Alessio Selvaggio, presidente di Unionbirrai. “Le regioni del Nord si confermano quelle a maggiore vocazione brassicola, tuttavia si stanno affermando sempre più microbirrifici di eccellenza anche in diverse regioni del Centro e del Sud grazie ai prodotti birrari originali e di altissima qualità”.

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