Francesca Lombardi nuovo leader Coldiretti giovani impresa

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La mancanza di lavoro costringe i giovani italiani a restare in casa con i genitori fino a 30,1 anni, quattro in più rispetto alla media europea di 26 anni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Eurostat che evidenziano come a lasciare per primi i familiari siano i ragazzi dei Paesi nordici, come Svezia (21 anni), Danimarca (21,1) e Finlandia (21,9). In coda alla classifica insieme all’Italia ci sono Malta e Croazia con rispettivamente 32,2 e 31,9 anni e la Slovacchia (30,8). Ma nel modo agricolo qualcosa sta cambiando è quanto emerso a Firenze nel corso dell’assemblea regionale di Coldiretti Toscana Giovani Impresa. Non solo zappa o trattore. La nuova generazione degli imprenditori dell'agricoltura tra gli attrezzi del mestiere oggi annovera anche smartphone e tablet, connessi e in cloud. Fanno così capolino le tecnologie digitali e la capacità di essere social. Una schiera di giovani si sta avvicinando al mondo agricolo coniugando tradizione ed innovazione per sperimentare nuove frontiere e soddisfare i crescenti bisogni dei nuovi consumatori.

Sono i Giovani Impresa di Coldiretti Toscana che oggi a Firenze hanno eletto la loro leader per i prossimi 5 anni. A succedere al pistoiese Paolo Giorgi arriva Francesca Lombardi, 28 anni imprenditrice del Valdarno aretino con un’azienda tra il comune di Bucine e quello di Montevarchi con circa 75 ettari a prevalenza vigneto e oliveto. Presenti all’assemblea fiorentina i vertici dell’organizzazione agricola e Carmelo Troccoli segretario nazionale Giovani Impresa.

“Sono onorata di questo incarico, Giovani Impresa è una realtà in grado di creare sviluppo nelle nostre campagne - spiega Francesca – da oggi in poi mi metto a disposizione del comitato e di tutta la struttura di Coldiretti Toscana. Noi siamo l’agricoltura e partiamo da un progetto vero, non siamo più quelli che coltivano la terra e basta, siamo diventati imprenditori a tutti gli effetti, la nostra forza – conclude la neoeletta - è quella di valorizzare il territorio reinterpretando in chiave moderna la sua storia”.

Faranno parte del comitato regionale anche Francesco Longini (Firenze-Prato), Lorenzo Pavone (Grosseto), Luca Angelotti (Lucca), Francesco Mulinari (Siena), Marco Napoli (Pisa-Livorno), Simona Falzarano (Pistoia) e Marco Bellè (Massa) quest’ultimi nella qualità di vice-delegati.

“In Italia le imprese agricole condotte da under 35 sono 55.121 e siamo – ha affermato il Presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli introducendo i lavori- al vertice in Europa nel numero di giovani in agricoltura, infatti i giovani imprenditori nel 2017 sono aumentati del 6%. Siamo in piena fase di trasformazione per il settore agricolo che è tornato a svolgere un ruolo chiave all’interno del sistema economico, favorendo l’interesse delle nuove generazioni. Negli ultimi quattro anni sono praticamente raddoppiati i giovani che vogliono investire in attività imprenditoriali. Le sfide di questa nuova agricoltura – continua Marcelli – necessitano di una politica capace di dare risposte concrete, rapide e certe alle esigenze delle nostre imprese agricole”.

La Toscana in questo scenario svolge un ruolo da protagonista infatti nella classifica delle domande per il primo insediamento presentate con i Piani di Sviluppo rurale, si colloca al terzo posto, dopo Sicilia e Puglia, con ben 2763 domande.

Siamo davanti ad un cambiamento epocale che non accadeva dalla industrializzazione. Basta pensare che in Toscana, secondo i dati forniti da INPS, delle 23.303 aziende agricole autonome ben 3.805 sono gestite da titolari under 40 pari al 16.5%”.

Le aziende agricole dei giovani – ricorda la Coldiretti – possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più. I giovani agricoltori – rileva la Coldiretti – usano il web e la tecnologia, 1 su 4 è laureato e conosce, almeno a livello scolastico, una o più lingue straniere, di solito l’inglese, mentre 8 su 10 sono abituati a viaggiare e andare all’estero, una caratteristica che permette di raggiungere e inserirsi in nuovi mercati e di mandare i propri prodotti in giro per il mondo. Secondo un recente sondaggio Coldiretti/Ixè, nel 57% dei casi oggi un giovane preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18 per cento) o fare l’impiegato in banca (18 per cento).

“Per sostenere gli aspiranti imprenditori, Coldiretti sta realizzando piattaforme di servizi, corsi di formazione, consigli per accesso al credito e assistenza web. Per la nostra organizzazione – afferma Antonio De Concilio direttore di Coldiretti Toscana – è chiaro che il mestiere della terra non è più considerato l’ultima spiaggia di chi non ha un’istruzione e ha paura di aprirsi al mondo, ma è la nuova strada del futuro per le giovani generazioni – conclude De Concilio – grazie anche ad intuizioni lungimiranti che hanno cambiato il mondo agricolo come la legge di Modernizzazione ed Orientamento di cui in questi giorni festeggiamo il diciassettesimo anno con la quale è stato riconosciuto il ruolo multifunzionale del settore primario”.

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