Arti visive : "Quattrocento"

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Dal 13 maggio al 3 giugno 2006, presso la galleria Mercurio Arte Contemporanea in corso Garibaldi 116 a Viareggio, è allestita la rassegna di arti visive "Quattrocento".

In esposizione recenti dipinti di artisti livornesi: i Koroo (al secolo, Angelo Foschini e Lavinia Iacomelli), Max Mazzoli e Riccardo Ruberti. Questi autori - differenti per età, cifra stilistica e tecniche utilizzate, ma accomunati da un profondo e raffinato spirito di ricerca nell'ambito della figurazione contemporanea - offrono uno spaccato interessante dell'attuale produzione pittorica nel territorio labronico.

Scrive Cristina Olivieri, curatrice della mostra, nel testo del catalogo:
"Quattrocento è una scommessa difficile. Quattrocento è un tentativo di sintesi, di scelta, è un tentativo di indicare qualcosa: il percorso dell'arte livornese più quotidiana e meno gridata, vissuta attraverso le opere di artisti tanto diversi nell'età, nel carattere, nelle tecniche e nella propria concezione artistica, ma anche nella propria affermazione.

Max Mazzoli è "fuggito" da Livorno anni fa. Classe 1953, estrazione popolare e marinara, ha trovato il suo palcoscenico in una Sardegna per certi versi molto livornese, quella Sassari fatta di vicoli stretti e proiettata verso il Mediterraneo, da cui ha fatto conoscere e apprezzare in tutta Italia i suoi lavori ispirati per gran parte da un' arte vicina, quella cinematografica: opere dipinte ad olio che rappresentano veri e propri frame di visioni e ricordi.

Accanto a Mazzoli l'arte livornese più giovane e quasi irriverente della nuova generazione di artisti contemporanei: i Koroo, poco più di 30 anni e grandi quadri dipinti a quattro mani, cercando il punto in cui le prospettive tracciate dai pensieri dei protagonisti delle loro opere si intersecano con quelle dei grandi palazzi post-bellici della Livorno ricostruita. Lavorano ancora a Livorno, espongono ancora, talvolta, a Livorno, ma la loro arte è esplosa nella lontana e diversissima Udine.
Nella mostra Quattrocento - che si chiama così perché quest'anno Livorno festeggia i 400 anni dalla propria fondazione - c'è infine Riccardo Ruberti. Appena 25 anni, terminati da poco gli studi all'Accademia, linee pure e perfette, quasi esasperate nella cura dei dettagli che dimostrano una tecnica invidiabile e da gustarsi senza preconcetti: troppo giovane per sentirsi obbligati a giudicare, troppo bravo - e, fortunatamente, ancora un po' acerbo - per non pensare a un futuro per questo giovanissimo artista, scanzonato come nell'immaginario collettivo devono essere i livornesi. Finché non dovrà spiccare il volo come i suoi insetti, lontano. "Perché Livorno dà gloria soltanto all'esilio, e ai morti la celebrità" (Modì, Vinicio Capossela)".

La mostra, patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Viareggio, è aperta dal martedì al sabato, con orario 17 - 19.30. Info: 0584 426238.

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