"Simbolo della Toscana affiancato a siti porno di prostituzione per trans"
Torre del Lago lunedì 2 settembre 2013 1Fratelli d’Italia, “offesa la dignità istituzionale del simbolo della Regione, Rossi chieda scusa”
I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, Paolo Marcheschi e Marina Staccioli chiedono chiarimenti al Governatore in merito alla concessione del patrocinio regionale alla manifestazione Miss Drag Queen Toscana, svoltasi lo scorso 6 Luglio a Marina di Carrara, in particolar modo sull’utilizzo del simbolo regionale, che nella locandina dell’evento è stato accostato a siti a carattere pornografico.
“La concessione del patrocinio regionale non è una pratica semplice, e molte volte viene rifiutata poiché la decisione del concederlo o meno è a totale discrezionalità della Giunta regionale, ma deve comunque avere finalità e scopi previsti e normati – spiegano i consiglieri Donzelli, Marcheschi e Staccioli – nel caso specifico però si è lesa la dignità istituzionale del simbolo regionale e della Regione stessa con l’accostamento del Pegaso a due siti internet a contenuto pornografico”. “
“I siti in questione sono www.itrasgressivi.com e www.piccoletrasgressioni.it – spiegano– all’interno degli stessi è tranquillamente possibile consultare una mappa dettagliata dei luoghi di prostituzione, scambio e altro sul territorio regionale, inoltre nel secondo sito, cosa gravissima, si possono consultare centinaia di annunci con relativo recapito telefonico sulla cui natura non ci sono assolutamente dubbi”. “Sia chiaro, siamo tutti d’accordo nel combattere l’omofobia, ma certe situazioni danneggiano e delegittimano in primis coloro che si battono per certi diritti – proseguono - abbinare il simbolo della Regione Toscana ad un chiaro esercizio di favoreggiamento della prostituzione è inaccettabile”.
“I casi sono tre: o c’è stata un’estrema leggerezza nella concessione, ma soprattutto nel controllo sull’uso del simbolo, o Rossi ha fatto scelte di immagine diverse da quelle dettate dal buonsenso, oppure c’è il peso politico del proprietario del marchio dell’evento e degli stessi siti, Alessio De Giorgi, personaggio di punta del movimento LGTB nazionale più volte finito sulla cronaca a causa delle sue attività – affermano Donzelli, Marcheschi e Staccioli – chiediamo innanzi tutto a Rossi di scusarsi, inoltre vogliamo delle spiegazioni sulla superficialità con cui nella fattispecie è stato gestito il simbolo regionale”.
“Nella giornata di oggi presenteremo un’interrogazione ad hoc per capire, innanzi tutto, se questo patrocinio sia di tipo gratuito o se invece sia stato elargito un contributo a questa manifestazione, e nell’eventualità con quale motivazione – dichiarano i consiglieri – in seconda battuta vogliamo comprendere se vi è un controllo successivo alla concessione dei patrocini per garantire che il simbolo della Regione Toscana venga usato in modo corretto e non accostato a situazioni di dubbio gusto o esplicita illiceità”.
1 commento
CHE SCHIFO DI GENTE. PUTTANI E BASTA.
Sono quelle persone che rovinano la reputazione di tutti gli altri che con questa marmaglia non hanno niente a che fare.
non sono un puritano e lascio libero chiunque di sputtanarsi a vicenda, di vendersi e comprarsi come gli pare, ma che a questa gente si accosti il simbolo della regione e magari anche qualche soldo, mi fa schifo.