Intervista esclusiva a Marco Malvaldi, l'autore de "I delitti del Barlume"
Pietrasanta sabato 6 luglio 2024 0
Questo pomeriggio ospite al Caffè della Versiliana
PIETRASANTA - Inizio con il botto per il Caffè della Versiliana che oggi pomeriggio, dalle 18, ospita lo scrittore pisano Marco Malvaldi. autore, tra gli altri, dei romanzi "gialli" che hanno ispirato la serie Sky "I delitti del Barlume" liberamente ambientati all'isola d'Elba.
- La trasposizione dal testo alla cinepresa ha stravolto in qualche modo i Delitti del Barlume?
"Talmente tanto che già il fatto che questa sia la prima domanda, già lo trovo irritante... scherzi a parte, sì, la serie è davvero molto diversa dai libri. L'aspetto peggiore riguarda i personaggi. Massimo (il barista, per esempio ndr) nei libri è una persona controllata e razionale, nella serie tv è molto vicino a uno piscopatico. Tiziana di carta è intelligente, dolce e rassicurante, non quella stronza che si vede nei film."
"Quello che mi ha dato più noia - conclude Malvaldi - è che io sono andato incontro alle esigenze della serie, mandando via il commissario Fusco e mettendo una commissaria femmina, mentre gli sceneggiatori delle mie esigenze, se ne sono allegramente fregati".
- La formula vincente di questa fortunata serie sta: nel barista sfigato con animo da investigatore, nei 4 amici (attempati) al bar o nell'intelaitura più ironica che seria?
"Credo che siano tutti e tre ingredienti importanti. In più ce n'è un altro, che è il bar, il posto più italiano del mondo e il posto più democratico d'Italia, l'unico luogo dove siamo tutti uguali di fronte al "barrista"."
- Da spettatrice le chiedo: quando verranno fatti fuori l'assicuratore pedante ex sindaco e il magistrato innamorato più della cucina che delle donne? (domanda ironica ovviamente)
"Non le so rispondere, non sono personaggi che ho ideato io. Sono macchiette che con i miei libri non c'entrano nulla, al netto degli attori - bravissimi - che li interpretano".
- Da buon Toscano e da Pisano... pensa che prossimamente potremo assistere a qualche escursione (come già avvenuto in quel di Capannori) in città vicine?
"Per quanto riguarda i miei vecchietti, quelli di carta, credo che staranno ben arroccati al loro bar, in fondo ormai novantenni. Un paio di volte li ho mandati in montagna, ma adesso che hanno una nipote (la figlia di Massimo e Alice, Matilde) non li convince più nessuno a muoversi..."
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