Debutto in Versiliana per "Cattivi" scritto e interpretato da Gennaro Duccilli

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Debutto in Versiliana per "Cattivi" scritto e interpretato da Gennaro Duccilli
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Martedi prossimo 13 agosto alle 22. Con Eleonora Mancini e Giordano Luci

MARINA DI PIETRASANTA - Debutta in prima nazionale alla Versiliana Festival 2024 "Cattivi", scritto e interpretato da Gennaro Ducci e diretto da Adam Reith, piece che è un viaggio nel labirinto della memoria di un attore sul finire della vita, che immerge lo spettatore nei recessi più oscuri e intimi del Teatro e della natura umana.
Attraverso un gioco di Maschere e trasfigurazioni, l’archetipo del personaggio “malvagio” sarà specchio di una vita vissuta al limite.

E l’attore si “lascerebbe andare”, per stanchezza e disillusione, se non ci fosse il suo Daimon (nell’accezione di James Hillman) - creatura multiforme nella mise en scene - a dargli quella spinta creativa ancora una volta. E lo fa spingendolo nell’abisso nero ma vivificante dei personaggi oscuri, spronandolo a rivivere fino allo stremo le interpretazioni che hanno segnato il suo percorso artistico.

Ecco apparire allora le maschere dell'innocenza perduta e dei sensi di colpa, allo stesso tempo pure e contaminate; le immagini di film visti in adolescenza e rielaborati in un rincorrersi di rimandi e citazioni; le prime esperienze teatrali, le paure, gli amori: e così le radici napoletane e i suoi Pulcinella si fondono con i Pierrot di Laforgue,e con l’abisso nero in cui si ritrova il Dr.Jekyll/Hyde di Stevenson o con i personaggi shakesperiani di Riccardo III, Otello, Iago, Shylock o con la terribilità dei Cenci di Artaud o nella ricerca dell'impossibile del Caligola di Camus o nel gioco perverso di Erode e Salomè di Wilde.

E alla fine l'attore si ritroverà al cospetto, come il capitano Achab di Melville, dell’ ultimo mostro Moby Dickche avrà sembianze straordinariamente umane e al contempo disumane, e lanciando l'arpione verso quel bianco abbacinante, trapasserà e ricongiungerà passato, presente e futuro nel frantumarsi di un vecchio specchio incrinato in cui si riflette una vecchia bambola rotta. Sullo sfondo, apparentemente bonario ma incombente il personaggio del Suggeritore/Morte (di cechoviana memoria), che accompagnerà l'attore nel suo ultimo viaggio.

NOTE DI REGIA BREVI

Un attore rivive, tra incubi e realtà di palcoscenico, le sue interpretazioni più inquietanti: i Cattivi del Teatro si affacciano alle porte della sua coscienza malata. Da contrappunto un vecchio Juke-box, un misterioso suggeritore e il fantasma di un amore.

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