Domenica visita guidata alla villa di Puccini per le Giornate europee del patrimonio
Cultura mercoledì 24 settembre 2025 0
TORRE DEL LAGO - Tornano le Giornate europee del patrimonio – GEP 2025 (European Heritage Days), il più partecipato degli eventi culturali in Europa, promosso dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea. Lo scopo della manifestazione è far apprezzare e conoscere a tutti i cittadini il patrimonio culturale condiviso e incoraggiare la partecipazione attiva per la sua salvaguardia e trasmissione alle nuove generazioni.
La Fondazione Simonetta Puccini parteciperà al GEP proponendo visite guidate dal titolo In questa reggia – La Villa di Puccini a Torre del Lago, incluse nel biglietto di euro 7,00 (solo pianoterra) o euro 12,00 (pianoterra più primo piano). Le visite si svolgeranno domenica 28 settembre alle ore 11:00, 12:00, 15:00 e 16:00. Prenotazione NON richiesta.
Nel 1891 Giacomo Puccini sceglie Torre del Lago come luogo di vita e di lavoro. Nel 1899 acquista la casa Torre per poi trasferirsi a Viareggio negli ultimi tre anni della sua vita ovvero fino al 1924. La casa in riva al lago di Massaciuccoli rispecchia il gusto e la personalità del Maestro che ne curava ogni minimo dettaglio. Dopo avere subito molte trasformazioni dovute al cambiamento del gusto personale e delle influenze nel campo delle arti visive e decorative, nel 1926 la Villa viene trasformata in museo e soprattutto nel mausoleo che accoglie le spoglie mortali di Giacomo Puccini. Torre del Lago stessa diventa meta per appassionati, turisti, melomani e oggi anche di studiosi. La presenza di Giacomo Puccini sul territorio ha modificato radicalmente il paese che viveva di caccia e di pesca trasformandolo per generazioni in uno scrigno della memoria e della cultura che ruota intorno al Maestro. La decisione presa da Puccini di vivere e costruire la sua casa a Torre del Lago ha influenzato il modo di vivere e lavorare, dalle attività turistiche ai percorsi scolastici e perfino la cultura locale nella quale l’opera del Maestro si è radicata. Ma è grazie al figlio Antonio, che trasforma da subito la casa in un museo, che decorazioni, arredi e oggetti giungono ai tempi nostri come congelati al tempo di Puccini.
In questa ottica, la Giornata offre l’occasione per riscoprire l’architettura come espressione viva della storia, della cultura e delle aspirazioni della comunità.
In Italia, com’è ormai tradizione, ogni anno aderiscono all’iniziativa moltissimi luoghi della cultura, tra musei, gallerie, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, biblioteche e archivi, costruendo un’offerta culturale estremamente variegata, basata su un tema di riflessione comune, ogni anno diverso, e con un calendario che supera i mille eventi su tutto il territorio nazionale.
Si compone così uno straordinario racconto corale, che rende bene l’idea della ricchezza e della dimensione “diffusa” del Patrimonio culturale nazionale: da quello più noto dei grandi musei alle meno conosciute eccellenze che quasi ogni città può vantare e deve valorizzare.
Il tema delle Giornate europee del patrimonio 2025, “Architetture: l’arte di costruire”, è la declinazione italiana del tema europeo “Heritage and Architecture: Windows to the Past, Doors to the Future”: un invito a esplorare il ricco e variegato paesaggio architettonico che ci circonda, in occasione dei 50 anni dall’Anno Europeo del Patrimonio Architettonico del 1975. Il plurale “Architetture” richiama la molteplicità di tipologie e funzioni del patrimonio costruito: dai monumenti celebri delle città d’arte agli edifici meno noti delle aree rurali e industriali. L’architettura, infatti, va oltre la funzione degli spazi: è memoria, identità, racconto collettivo; riflette istanze civiche, sociali e religiose.
“L’arte di costruire” invita a riscoprire la varietà di stili, materiali e saperi che hanno modellato l’ambiente costruito europeo, dalla preistoria fino a oggi. Valorizza il patrimonio immateriale legato alle conoscenze e alle tecniche tradizionali, promuovendone la conservazione.
Il tema invita anche a riflettere su alcune “architetture” immateriali ma fondamentali: sistemi di gestione e convivenza, reti di relazioni, pratiche quotidiane, spirituali o professionali, che plasmano in modo invisibile ma concreto il tessuto civile e culturale.
Le Giornate hanno lo scopo di dare voce ai luoghi, ai monumenti, agli edifici, inserendoli in una dimensione più ampia e ricercando in essi le tracce delle persone che, nel costruirli, trasformarli o demolirli, hanno lasciato segni di conoscenze, pratiche culturali e artistiche, credenze religiose, abilità artigianali e agricole, innovazioni tecniche, visioni, idee o ideologie, bisogni e desideri di convivenza.
In questa ottica, la Giornata offre l’occasione per riscoprire l’architettura come espressione viva della storia, della cultura e delle aspirazioni della comunità.












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