Piano della Sosta: La Cgil "attacca" una lavoratrice
Attualità sabato 16 febbraio 2008 0Letizia Tassinari scrive alla nostra redazione.
La sottoscritta Letizia Tassinari ha scritto per il Corriere della Versilia numerosi articoli sul tema del piano sosta.
Quello pubblicato sul Corriere della Versilia venerdi 8 febbraio u.s., dal titolo "Piano Sosta, mugugni in Cgil", è stato pubblicato anche su alcuni siti dove scrivo
Sabato 9 febbraio alle ore 17.33 il Segretario Versiliese della Camera del Lavoro Andrea Antonioli ha provveduto a inviare alla redazione del Corriere della Versilia un suo comunicato stampa, nella cui parte
iniziale mi "attacca" con false e subdole tesi.
Ossia la Cgil "attacca" una lavoratrice, tra l'altro iscritta al Nidil Cgil.
Al fine di rispondere pubblicamente al sig Andrea Antonioli, provvedo a rendere pubblico il comunicato integrale, di cui ho copia, e che cosi' recita:
"L'articolo apparso sul Corriere della Versilia di venerdi 8 febbraio titolato "Piano della Sosta, mugugni in Cgil" è particolarmente fazioso e strumentale. Non si capisce se tutto questo veleno contro la Cgil dell'autrice dell'articolo Letizia Tassinari sia legato a suoi rancori personali, forse è l'aspettativa delusa di un impiego in Cgil, per altro mai prospettato, o forse il tentativo di compiacere qualcuno che nella propria campagna contro il Piano della Sosta non perde occasione per attaccare la Cgil, guardandosi pero' bene di farlo a viso aperto.La signora Tassinari deve comunque rassegnarsi: puo' andare in giro per Viareggio ad intervistare persone contrarie al Piano della Sosta, è assolutamente legittimo, ma lasci decidere a noi come fare le assemblee sindacali che è cosa per altro facciamo ordinariamente"
"La Cgil organizza ogni giorno decine di assemblee in Versilia, dalle cave di marmo, ai cantieri, dagli enti locali alle cooperative, dagli esercizi commerciali alle imprese di pulizia e via dicendo e non invitiamo la stampa o i comuni cittadini bensi' i lavoratori dipendenti di quella specifica impresa o di quel settore. Qualche volta, in particolari occasioni, facciamo anche iniziative pubbliche quali assemblee, manifestazioni, presidi ed allora invitiamo esplicitamente giornalisti e comuni cittadini.
Quella convocata lo scorso giovedi in Cgil era un'assemblea di lavoratori del settore commercio e servizi, esattamente come quella che, tenuta poco dopo, riguardava i bancari. Naturalmente alle nostre assemblee ognuno dice liberamente la propria opinione e sostiene le proprie idee. La Cgil è un'organizzazione con oltre 13.000 iscritti solo in Versilia, ognuno con la propria testa e proprie convinzioni , assumiamo le nostre scelte democraticamente negli appositi organismi ed è consentito a tutti gli iscritti ,figuriamoci ai non iscritti, dissentire dalle scelte assunte, ma nessuno puo' pensare di imporre la propria visione alla Cgil, tanto piu' quando non ha nulla a che vedere con la Cgil come ad esempio alcuni esercenti cioè titolari di impresa e quindi nostra diretta controparte che hanno voluto partecipare all'assemblea dei dipendenti.
Naturalmente, e solo per cortesia , abbiamo discusso anche con loro cercando di fare loro capire che avrebbero tutelato meglio i loro interessi rivolgendosi ad una associazione di categoria poichè molti dei problemi che ci ponevano, propri delle imprese, non possono essere rappresentati da un'organizzazione che tutela esclusivamente i lavoratori e che è costretta ordinariamente a fare vertenze sindacali nei confronti degli esercenti. per non dimenticare che il contratto nazionale del commercio aspetta da innumerevoli mesi di essere rinnovato ed è già costato numerosi scioperi ai lavoratori come quello effettuato alla vigilia di natale.
La Cgil ha avuto confronti e scontri con l'amministrazione comunale in merito al piano della sosta. E' riuscita a sottoscrivere un'intesa che introduceva significativi miglioramenti, evidenziava dissensi ed impegnava le parti a proseguire il confronto con l'obiettivo di migliorarlo e di limitare i disagi per i lavoratori. Ultimate le assemblee che abbiamo in corso faremo una sintesi delle osservazioni e delle proposte scaturite e le avanzeremo alla amministrazione comunale riprendendo il confronto"
Rispondo al Segretario Versiliese della Camera del Lavoro Andrea Antonioli con la sincerità, l'onesta e la totale trasparenza che mi appartiene:
Innanzi tutto, se qualcuno lo ignorasse, preciso che ogni articolo che ciascun collaboratore scrive è soggetto, prima della sua pubblicazione sul giornale, al vaglio del capo servizio. Che nel caso di specie ha
ritenuto di pubblicarlo.
Fui invitata ad intervenire all'assemblea del 7 febbraio scorso, come giornalista, da una lavoratrice iscritta alla Cgil, che il giorno prima dell'Assemblea mi contatto' e mi dette il volantino.
La sera antecedente l'assemblea, all'ora di cena, fui contattata telefonicamente dal Segretario Versiliese della Filcams Lino Giovannelli il quale mi informo' che "la stampa non era stata invitata ufficialmente", che percio' non sarei potuta andare e che se avessi voluto fare un articolo avrei dovuto aspettare il suo comunicato.
Risposi che avrei preso atto del comunicato ma che sarei stata fuori dall'edificio della Camera del Lavoro ad aspettare all'uscita i lavoratori partecipanti all'assemblea per "sentire" la loro voce.
Le testimonianze dei lavoratori intervenuti alla famosa assemblea del 7 febbraio sono infatti state raccolte dalla sottoscritta sul marciapiede antistante la Cgil, ossia sul suolo pubblico, e riportate
nell'articolo tra virgolette.
Non sono testimonianze "finte" così come finti non sono i nomi e i cognomi riportati.
Ognuno ha libertà di pensiero e di parola, cose queste, almeno per ora, ancora garantite in questo Stato.
La sottoscritta ha semplicemente rilevato il malcontento sul Piano della Sosta da parte dei lavoratori del commercio e del turismo che dalla Cgil non si sono sentiti tutelati.
Prima fra tutte, a "sparare a zero" su Cgil e su Andrea Antonioli, una lavoratrice, Lia Masi, che non solo è iscritta alla Cgil da anni ma è addirittura membro della Segreteria Filcams della Cgil.
Nessun mio rancore personale nei confronti del sig. Andrea Antonioli. Nessuna faziosità. Nessuna stumentalizzazione. Solo "testimonianze" acquisite.
Quanto al rapporto da me avuto con la Cgil negli ultimi due anni, la sottoscritta ha collaborato con la Filcams Cgil, occupandosi di precari da precaria, con tre contratti a progetto di 2 o 3 mesi ciascuno nell'arco dei 24 mesi del 2006 e 2007, continuando comunque ad occuparmi dei precari anche quando il contratto a progetto era scaduto, cioe' lavorando gratis et amore dei.
Amore non per la Cgil, o per Massimiliano Bindocci, Segretario Provinciale della Filcams, ma amore per quei lavoratori, i precari, dei quali nessuno vuole occuparsi.
Che non portano molti soldi nelle casse del Sindacato, visto che una tessera di iscrizione con delega di pagamento del 1% dello stipendio a loro non la si puo' fare, al massimo si puo' far loro pagare una
tessera di iscrizione diretta per "soli" 40 euro l'anno.
Sono un'idealista, e come ci sono persone che fanno volontariato alla Misericordia o alla Croce Verde, la sottoscritta il volontariato l'ha fatto alla Camera del Lavoro di Viareggio.
Anche se, a questo tipo di mia "missione" il Sig. Andrea Antonioli non ha mai creduto, probabilmente non conoscendo il significato della parola "ideale", il fare cioè una cosa per gli altri, senza pensare al
vil denaro. Tant'è che nel mese di aprile 2007, quando lavoravo come volontaria, mi sottopose ad una sorta di "interrogatorio di terzo grado" chiedendomi se per caso Massimiliano Bindocci mi pagasse al
nero.
Mai lavorato al nero in vita mia e mai Massimiliano Bindocci me lo ha proposto.
Nessuno mi ha promesso un impiego nè io l'ho mai chiesto!
Ho però presentato un progetto sul precariato nel mese di giugno 2007 al quale nessuna risposta mi è mai stata data. Se non quella, ufficiosa, "non ci sono risorse". Quando invece le risorse che ci sono
vengono spese per motivi sicuramente meno nobili di quelli di supportare i 32.000 precari che ci sono in tutta la provincia di Lucca, che non solo non hanno un lavoro dipendente e a tempo indeterminato, con le garanzie che un lavoro tutelato da un contratto collettivo offre, ma non sanno nemmeno se avranno uno stipendio il mese successivo.
Quanto alla paventata accusa di aver scritto l'articolo "per compiacere qualcuno che nella propria campagna contro il Piano della Sosta non perde occasione per attaccare la Cgil", Letizia Tassinari non scrive per compiacere nessuno.
Invito il sig. Andrea Antonioli a leggere tutti gli articoli di tutti i giornali, dove sul Piano della Sosta, sono gli stessi schieramenti a parlare.
Non faccio l'opinionista e non scrivo articoli di fondo.
Faccio cronaca, per chiunque ed onestamente.
Come l'ho fatta, anche di recente, per lui. Per articoli sui metalmeccanici, a lui tanto cari, e sulla clinica San Camillo del Forte dei Marmi.
Io , per scrivere sul Piano della Sosta, ho ascoltato la gente.
Cosa questa che anche la Cgil, avrebbe dovuto fare e dovrebbe continuare a fare: ascoltare i lavoratori e i loro bisogni.
Se il sig, Andrea Antonioli fosse stato una persona corretta, invece che attaccare con basse insinuazioni prive di fondamento un lavoratore, cioe' la sottoscritta, col preciso intento, peraltro non riuscito, di ledere la mia immagine agli occhi dei responsabili della testata per cui collaboro, avrebbe potuto replicare all'articolo riportando qualche testimonianza di lavoratori, iscritti e non, contenti del Piano della Sosta e di come la Cgil li ha tutelati.
Perche' non lo ha fatto?
Lascio la risposta ai lettori.
Messaggi di solidarietà mi sono arrivati numerosi da amici sia a voce, sia per sms sia per e-mail.
Uno per tutti quello della mia web master Franca Corradini di Arezzo: "Letizia,i sindacati sono delle lobbies. Vergognose lobbies che tendono solo alla conservazione dei propri privilegi. Una sana "strizza" da restituzione di tessere…..potrebbe far sentire
loro la seggiolina che scricchiola".
Informo comunque il sig. Andrea Antonioli che il mio articolo, il suo comunicato stampa in versione integrale di cui ho copia e questo mia risposta, sono gia' nelle mani di uno dei miei legali di fiducia che
sta valutando l'opportunita' di un'azione volta alla mia tutela.
ARTICOLO ORIGINALE:
Ingresso "proibito" sia alla stampa che ai "comuni cittadini" alla assemblea sul Piano della Sosta indetta pubblicamente, con volantini sparsi in tutta Viareggio, e tenuta dal Segretario della Camera del
Lavoro Andrea Antonioli e dal Segretario Versiliese della Filcams Cgil Lino Giovannelli.
Dopo la bagarre avvenuta davanti a stampa e tv all' Assemblea infuocata tenutasi nella Sala di Rappresentanza del Comune di Viareggio ,indetta da Cgil e Sindacato Pensionati, dove invece che dei
pensionati numerosi sono stati i commercianti del centro e della passeggiata e i liberi professionisti che si sono presentati per dire il loro secco no al Piano Sosta, per sè e per i propri dipendenti, al
Sindacato della Cgil hanno preferito che il tutto si svolgesse "a porte chiuse".
Per avere notizie su quanto accaduto nei "meandri segreti" della Camera del Lavoro di Viareggio è stato necessario aspettare che i lavoratori uscissero.
Sul suolo pubblico del marciapiede antistante la voce è la loro:
"Non mi sento rappresentata dal Segretario della Camera del Lavoro di Viareggio Andrea Antonioli - ha affermato Lia Masi RSU della Upim e membro della Segreteria Filcams Cgil all'uscita dall'Assemblea appena conclusasi - che avrebbe potuto e dovuto fare molte cose per la categoria del Commercio". "Antonioli si è preoccupato solo dei lavoratori dei cantieri - prosegue la lavoratrice iscritta alla Cgil da 30 anni - firmando un accordo senza minimamente preoccuparsi dei lavoratori della categoria del commercio e del turismo, soprattutto di quelli che vengono da fuori" "Tra qualche mese inizierà la stagione estiva e in passeggiata si lavorerà nel commercio fino a mezzanotte e nel turismo anche oltre. Dove sono gli autobus per tornare a quell' ora ai parcheggi scambiatori? e ai parcheggi scambiatori chi c'è? - sottolinea l'iscritta alla Cgil - non un parcheggiatore, non un poliziotto, solo delinquenti pronti a tutto per pochi soldi. Il Segretario della Camera del Lavoro lo sa che durante l'estate ci sono anche tante ragazzine che lavorano? Ce la manderebbe sua figlia, se l'avesse, a giro di notte a riprendere la macchina?
"Il Segretario Provinciale Massimiliano Bindocci ha avuto le mani legate, poco ha potuto fare contro questo piano. Ma intanto arrivano le prime disdette di deleghe sindacali, prima tra tutte quella di un
lavoratore del settore alberghiero che dopo 20 anni di iscrizione e pagamento dell'1% del suo stipendio ha mandato la sua disdetta della sua tessera alla Filcams Cgil proprio per il Piano della Sosta -
conclude la Masi.
"Voce alta" contro il piano della sosta anche da parte dei lavoratori non iscritti alla Cgil. "Non mi sono mai iscritta a nessun Sindacato, perchè ritengo non serva a niente - è Katiuscia Teubman, barista in
centro che vive al Varignano e con un bimbo di 11 anni da portare a scuola ogni mattina a La Migliarina a parlare - e questa ne è la riprova, visto che per i lavoratori del Turismo niente è stato fatto".
"Mi sono dovuta alzare alle 6 di mattina per andare alla Mover ed essere la 22ma in fila il primo giorno della campagna abbonamenti, ma sono riuscita ad avere solo un abbonamento mensile, quando è stato il
mio turno quelli annuali erano gia' terminati, per cui il prossimo mese sara' un'altra levataccia per ottenerne un altro, sperando di farcela. Senza contare che 40 euro al mese sono una "bella botta"
visto che lavoro part time con uno stipendio di meno di 600 euro" afferma Rossana Camapanaro, dipendente di un'attivita' di Via Garbiladi. Anche io non sono iscritta al Sindacato - prosegue - ma la Cgil avrebbe dovuto pensare a tutelare tutti i lavoratori e non solo gli iscritti, senza fare differenze".
Annalisa Fenzi, residente a Stiava e dipendente part time della Benetton, un abbonamento non ce l'ha. "Troppo caro, lavoro part time".
Lascia la propria auto al parcheggio della Pam, "poi mi arrangio - ha detto - ma per arrivare in tempo al lavoro, e soprattutto per tornare a casa, ho dovuto cambiare tutti gli orari".
Tra i non iscritti alla Cgil , lavoratori che si sentono ancor piu' abbandonati proprio da chi li avrebbe dovuti tutelare, ci sono anche due giovani commesse stagionali di un negozio di abbigliamento della
passeggiata, che vengono da "fuori" Viareggio. Una delle due è anche firmataria della petizione contro il Piano della Sosta di Sugliano del MCL. Per motivi di privacy preferiscono non dare il loro nome, ma
vogliono dire la loro: "cosa hanno fatto i sindacalisti della Cgil per noi? Dando il loro consenso al piano hanno fatto in modo che venissero assunti 10 nuovi parcheggiatori della Mover ma il nostro parere non lo ha chiesto nessuno nessuno. Noi non siamo iscritte al Sindacato, forse per questo non dobbiamo essere tutelate? Perchè non hanno fatto loro una petizione? forse per non andare contro all' Amministrazione Comunale? "
"I lavoratori sono uguali" è il coro unisono di Cinzia Angeli, dipendente del negozio Fiacchini in passeggiata, di Lady Giorgi e Elena Sasso dipedenti dell'eroboristeria Bottega Verde.
Cgil ancora una volta contestata dai lavoratori presenti per non aver fatto nulla per tutelare i lavoratori.
Tra gli intervenuti all'assemblea anche qualche titolare di negozio, come Paulina Burgio titolare della edicola in Via Mazzini, Ilaria Corfini titolare di un negozio di foto e Roberta Santoro titolare di
un bar in via Battisti , che non essendo dipendenti si sono sentite dire "non vi possiamo tutelare".
"Questa assemblea? una buffonata - hanno commentato - Anche i titolari sono lavoratori se i titolari "chiudono bottega" anche i dipendenti rimangono senza lavoro". I sindacalisti hanno proposto di farsi portavoce di alcune richieste come un miglioramento dei servizi bus navetta, che navetta non sono ma bus di linea ed inquinanti, di una maggiore illuminazione nei parcheggi scambiatori e di una rielaborazione dei costi degli abbonamenti.
"Troppo tardi - hanno commentato molti lavoratori - Alla Cgil dovevano fare in modo che il piano sosta non partisse."
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