Al via le selezioni delle opere del Premio Viareggio Repaci.

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In evidenza la Giuria che valuterà gli operati.

La nuova Giuria si è riunita a Firenze il 19 aprile e ha cominciato i lavori.

La composizione è la seguente:
Rosanna Bettarini, Presidente
Gloria Manghetti, segretaria

Giuria:
Giorgio Amitrano, Eugenio Borgna, Marisa Bulgheroni, Luciano Canfora, Marcello Ciccuto, Franco Contorbia, Simona Costa, Luciano Erba, Paolo Fabbri, Guido Fink, Piero Gelli, Piero Ghilarducci, Sergio Givone, Giuseppe Leonelli, Grazia Livi, Alberto Melloni, Mario Graziano Parri, Giorgio Pressburger, Paolo Rossi Monti, Carlo Sisi.

La presidente ha illustrato le modalità del Premio e ha trovato grande interesse e una fattiva collaborazione da parte di tutti i giurati presenti.

Nel decidere il calendario del 2008, la Giuria prevede di comunicare una prima selezione delle opere entro i primi di giugno.

Gli appuntamenti a seguire:

* 21 Giugno, (orario e sede da comunicare in seguito)
a) Proclamazione del Premio “viareggioterzapagina-Cesare Garboli” e intervento del vincitore
b)Annuncio del vincitore del Premio Internazionale Viareggio-Versilia
c)Annuncio delle terne dei libri finalisti

* 30 Agosto, ore 21, (sede da comunicare in seguito)
a)Cerimonia di assegnazione del Premio Internazionale Viareggio-Versilia
b)Cerimonia di assegnazione dei Premi letterari Viareggio-Rèpaci.


Di seguito riportiamo una breve biografia dei giurati:

Giorgio Amitrano
è professore ordinario di Lingua e Letteratura giapponese all'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale". Ha tradotto opere di Nakajima Yashimoto, Murakami, Miyazawa (XII Premio Noma Bungei per la traduzione). Collabora con riviste e quotidiani italiani e stranieri. E' vicedirettore della rivista poetica ed è membro della redazione di "Paragone". Tra le pubblicazioni recenti, un Meridiano dedicato all'opera di Kawabata Yasunari (2003), e Il mondo di Banana Yoshimoto, Feltrinelli, 2007. Il suo ultimo lavoro è una monografia su Kawabata Yasunari, pubblicata a Tokio nel 2007 per i tipi di Misuzu Shobo.

Eugenio Borgna
Libero docente in Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università di Milano, e primario (emerito) di psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara, Eugenio Borgna nei suoi lavori scientifici si è occupato di psichiatria clinica e fenomenologia, di psicopatologia, di farmaco psichiatria, di epistemologia e metodologia in psichiatria, e delle relazioni tematiche fra esperienze creative ed esperienze psicopatologiche; muovendo dalla sua esperienza clinica, universitaria e ospedaliera. Fra i suoi lavori, tutti editi da Feltrinelli: I conflitti del conoscere, 1988; Malinconia, 1992; Come se finisse il mondo, 1995; L’arcipelago delle emozioni, 2001; Le intermittenze del cuore, 2003; L’attesa e la speranza, 2005; Come in uno specchio oscuramente, 2007

Marisa Bulgheroni
Originaria di Como, ha esordito scrivendo ritratti e storie di viaggio per “Comunità” e “Il Mondo” di Pannunzio. Studiosa di letteratura americana, ha insegnato in varie università facendo così conoscere in Italia la narrativa d’oltreoceano (Il nuovo romanzo americano, Schwarz, 1960; I beats (Lerici, 1962). Autrice di numerosi saggi sui miti e le immagini del femminile, ha curato per Mondadori la fortunata edizione, nella collana dei Meridiani, di Tutte le poesie di Emily Dickinson, della quale ha narrato la vita nel volume Nei sobborghi di un segreto (Mondatori, 2001). Finalista al Premio Viareggio-Rèpaci 2007 col suo primo romanzo Un saluto attraverso le stelle (Mondatori, 2007), aveva iniziato come narratrice con la raccolta di racconti Apprendista del sogno (Donzelli, 1996).

Luciano Canfora
è professore ordinario di Filologia greca e latina presso l'Università di Bari, sua città natale, fa parte del comitato scientifico della "Society of Classical Tradition" di Boston e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Dirige la rivista "Quaderni di Storia" e la collana di testi "La città antica". Fa parte del comitato direttivo di "Historia y critica" (Santiago, Spagna), "Journal of Classical Tradition" (Boston), "Limes" (Roma). È autore affermato per i suoi studi su problemi di storia antica, letteratura greca e romana, storia della tradizione, storia degli studi classici, politica e cultura del XX secolo. Della sua vasta bibliografia, spesso tradotta in più lingue, si ricordano: Togliatti e i dilemmi della politica (Laterza, 1989); Idee d'Europa (Dedalo, 1997); La biblioteca del patriarca (Salerno, 1998); Vita di Giulio Cesare (Laterza, 1999); La storiografia greca (Bruno Mondadori, 1999); Il mistero Tucidide (Adelphi, 1999); Un mestiere pericoloso: la vita quotidiana dei filosofi greci (Sellerio, 2000); Il copista come autore (Sellerio, 2002); La democrazia (Laterza, 2004); Il papiro di Dongo (Adelphi, 2005).

Marcello Ciccuto
E' professore ordinario di Letteratura Italiana presso l'Università di Pisa. Ha insegnato in università europee (Paris IV-Sorbonne, Paris VIII, Barcelona, Maison des Sciences de l'Homme) e nordamericane (Fordham, Johns Hopkins di Baltimora, Toronto). E' direttore delle riviste "Letteratura & Arte", "Studi Rinascimentali", "Humanistica", "Italianistica". E' stato Fellow della Harvard University. Ha studiato prevalentemente la letteratura medievale e umanistico-rinascimentale, nonché l'Otto-Novecento, con centinaia di pubblicazioni. Da decenni si occupa del rapporto fra letteratura e arte, e i suo volumi I segni incorociati. Letteratura italiana del '900 e arte figurativa hanno ottenuto un Premio Internazionale Polillo-Bergamo.

Franco Contorbia
è nato a Novi Ligure il 13 marzo 1946 e insegna da più di trent’anni Letteratura italiana moderna e contemporanea nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Genova. Si è occupato di autori, riviste e temi della cultura e della letteratura italiane dell’Ottocento e del Novecento curando antologie di testi (di Igino Ugo Tarchetti, Camillo Sbarbaro, Giacomo Debenedettoi, Franco Antonicelli), cataloghi di mostre bibliografiche e iconografiche (su Edmondo De Amicis e Giovanni Boine in particolare), atti di convegni e volumi collettanei (tra gli altri Lucia Rodocanachi: le carte la vita, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2006). Tra i suoi libri si ricordano Il sofista subalpino. Tra le carte di Gozzano (Cuneo, L’Arciere, 1980); Eugenio Montale. Immagini di una vita (Milano, Librex, 1985; Milano, Mondadori, 1996); De Amicis, «Primo Maggio», il socialismo (Modena, Mucchi, 1995); Montale, Genova, il modernismo e altri saggi montaliani (Bologna, Pendragon, 1999). Nel 2007 ha pubblicato nei «Meridiani» Mondadori i primi due volumi antologici (di quattro previsti) dedicati al giornalismo italiano dal 1860 al 2001.

Simona Costa
Nata a Genova e laureata a Firenze con Lanfranco Caretti, è professore ordinario di Letteratura italiana. Ha insegnato negli Atenei di Sassari, Trieste, Macerata. Qui è stata anche Preside della Facoltà di Lettere e filosofia e coordinatrice della Cattedra leopardiana. Attualmente tiene la cattedra di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi Roma Tre ed è membro del Consiglio Universitario Nazionale. Nell’ambito della sua ricerca fra Sette e Novecento ha curato l’edizione di tutte le commedie di Alfieri (Mursia 1988-’90), di tutte le novelle di Pirandello (Mondadori 1990-’98); ha pubblicato antologie e saggi sul Racconto italiano del Novecento e sulla Poesia italiana del Novecento (Mondadori 1997 e 2000) insieme a studi e monografie su Alfieri autobiografico (Bulzoni 1983) e politico (Mondadori 1996), su Tommaseo diarista (Risma 1988), su d’Annunzio (Vallecchi 1985, Sansoni 1988, Gutenberg 1991), e su autori contemporanei (Anna Banti, Giorgio Bassani, Leo Ferrero Ennio Flaiano, Gianna Manzini, Elsa Morante, Guido Morselli, e altri). Numerosi anche i suoi contributi sulla letteratura teatrale e sui rapporti fra letteratura e cinema.

Luciano Erba
Poeta e critico letterario, originario di Milano, ha sempre vissuto nel capoluogo lombardo, con l’eccezione di alcuni lunghi soggiorni all’estero (Svizzera, Parigi, Stati Uniti). Laureatosi nel 1947 in lingua e letteratura francese, ha insegnato prima nelle scuole superiori e poi all’università. Ha esordito come poeta nel 1951 con Linea K. (Guanda), poi confluita, con un paio di volumetti successivi, nella raccolta a lungo unica Il male minore (Mondadori, 1960), a cui seguiranno altri libri di versi come Il prato più verde (Guanda, 1977) e Negli spazi intermedi (Scheiwiller, 1998), oltre al volume Poesie (1951-2001) (Mondadori Oscar, 2002). Appartenuto alla cosiddetta “quarta generazione”, ne ha curato, insieme a Piero Chiara, l’antologia Quarta generazione. La giovane poesia (Editrice Magenta, 1954). I suoi principali interessi di critico e di traduttore vertono sulla letteratura francese.

Paolo Fabbri
originario di Rimini, dove vive, è professore ordinario di Semiotica e Semiotica dell'Arte presso la Facoltà di Arti e Design, IUAV, Istituto Universitario di Architettura, Venezia. Ha ricoperto e ricopre incarichi prestigiosi in Italia e all’estero, dove è stato anche insignito di importanti riconoscimenti quali la nomina a Chevalier des Palmes Académiques du Ministère de l’Education National et Officier des Arts et des Lettres del Ministero della Cultura in Francia. Dal 1992 al 1996 ha diretto l’Istituto italiano di Cultura a Parigi. Della sua vasta bibliografia, spesso tradotta in altre lingue, si segnalano: La svolta semiotica (Laterza 1998, 2003³); Elogio di Babele (Meltemi, 2000, 2003²) e Segni del tempo, un lessico politicamente scorretto (Meltemi, 2004). Ha curato l'antologia in due volumi Semiotica in nuce, (con G. Marrone, Meltemi, 2000 e 2001); Morfologia del semiotico di R. Thom (Meltemi, 2006); Semiotica. Dizionario ragionato di teoria del linguaggio di A. J. Greimas e J. Courtès (B. Mondadori, 2007).

Guido Fink
è nato a Gorizia nel 1935, è recentemente rientrato a Firenze dove è dal 1989 professore ordinario di letteratura inglese, dopo un congedo in qualità di direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles (1999-2003). Laureato con lode all'Università di Bologna nel 1958, e sempre a Bologna docente di letteratura angloamericana dal 1971 al 1998, ha trascorso vari anni negli Stati Uniti, sia con la vorsa di studio dell'American Council of Learned Societies a New York (Columbia University) nel 1980, sia come docente di letteratura e cinema italiani (Princeton 1961-62; University of California a Los Angeles 1962-63; Smith College, 1967-69; Berkeley - Cattedra di Studi Italiani, 1984). Il suo ultimo libro è Le seduzioni della scena: il teatro nel romanzo fra Otto e Novecento, con Maurizio Ascari, Alessandra Calanchi e Ornella De Zordo - Firenze, Le Lettere, 2003. Da vari anni a questa parte le sue pubblicazioni riguardano principalmente aspetti di cultura ebraica: Non solo Woody Allen: la tradizione ebraica nel cinema americano è stato pubblicato nel 2001 da Marsilio e ha ricevuto il Premio Efebo d'Oro come miglior libro italiano di cinema nel 2002. E' anche co-autore di una Storia della letteratura americana del 1991 frequentemente ristampata, di Quasi come, antologia di falsi e parodie composta insieme a Guido Almansi e commissionata da Umberto Eco, di un volume sulle strategie narrative dell'Ottocento americano (I testimoni dell'immaginario), e di due monografie su Ernst Lubitsch e William Wyler (Premio U. Barbaro 1990). Ha tradotto e curato le versioni italiane di varie opere fra cui Il buon soldato di Ford Madox Ford, Al di là della cultura di Lionel Trilling, La commedia degli errori di William Shakespeare.

Piero Gelli
fiorentino, studioso di letteratura italiana, Piero Gelli è una figura di spicco del mondo editoriale italiano. E' stato direttore editoriale di Garzanti, poi vicedirettore generale della Rizzoli e direttore editoriale di Einaudi. Critico letterario, curatore di varie opere letterarie, è consulente editoriale e collabora con diverse testate (“La Stampa”, “L'Unità”, “Linus”, “Alias”). Musicofilo, curatore di un Dizionario dell’opera (Baldini Castoldi Dalai) più volte ristampato, da molti anni presenta i programmi musicali di RAI TRE. Ha curato alcune antologie di poesia (Poesia italiana del Novecento, con Gina Lagorio, Garzanti, 1980; Poesia europea del Novecento. 1900-1945, Skira, 1996; Poesia americana: Ottocento e Novecento, Skira, 1997) e, recentemente, la raccolta I racconti del mistero (Baldini Castoldi Dalai, 2004).

Piero Ghilarducci
è nato a Viareggio nel 1932. Laureato in Scienze Politiche, ha svolto attività giornalistica per i quotidiani "Il Corriere Lombardo" e "La Repubblica" e per i periodici "Il Settimo Giorno", "Il Punto" e "La Domenica del Corriere" quando era diretta da Dino Buzzati e "La Fiera Letteraria". Poi,trasferitosi a Londra, ha lavorato per i servizi esteri della BBC. E' stato capo ufficio stampa per Garzanti e poi ha lavorato sempre nel mondo dell'editoria. Tra i suoi libri ricordiamo La moglie giovane (1970), vincitore del premio L'Inedito, L'ombra degli Ippocastani (1974), Un atto d'amore (1979), Il bivio (1981), vincitore del Premio Vallombrosa, La ristrutturazione (1992) e La città dell'anima (1993).

Sergio Givone
è professore ordinario di Estetica nell'Università di Firenze dal 1991. Ha insegnato nell'Università di Perugia e di Torino. E' autore di numerose pubblicazioni, alcune delle quali tradotte in francese, spagnolo, tedesco e catalano. Si segnalano in particolare Hybris e melancholia, Milano 1974; Disincanto del mondo e pensiero tragico, Milano 1988; Storia del nulla, Roma-Bari 1955.
E' autore anche di due romanzi: Favola delle cose ultime, Torino 1998 e Nel nome di un dio barbaro, Torino 2002. Il suo ultimo libro è Il bibliotecario di Leibniz, Torino 2005.

Giuseppe Leonelli
professore ordinario di Letteratura italiana, insegna Storia della critica letteraria e Teoria e pratica della comunicazione letteratia presso l?università RomaTre. E' presidente del Collegio didattico di Lettere.
E' critico letterario del quotidiano "La Repubblica"; fa parte del comitato direttivo della rivista "Paragone", sezione letteraria, ed è membro della giuria del premio letterario "Viareggio-Répaci", del Premio "Strega", del Premio "Spallicci" di Castrocaro Terme e "Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto.
La sua attività scientifica consiste in studi di letteratura e critica dal Settecento ad oggi.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Introduzione a G. Gozzano, Un natale a Ceylon e altri racconti indiani, Milano, Garzanti 2005, con Anthony Oldcorn Il lettore di se stesso. Da Voltaire a Pasolini, Torino, Aragno 2005, G. Pascoli, Poesie e prose scelte, voll. 2, Milano, Mondadori 2002, a cura di Cesare Garboli, Introduzione (Pampaloni critico-scrittore) a G. Pampaloni, Scritti letterari, Torino, Bollati Boringhieri 2001.

Grazia Livi
è nata a Firenze, dove si è laureata in Filologia romanza, ed oggi vive e lavora a Milano. Ha iniziato la sua carriera come giornalista, collaborando ai più importanti giornali italiani, tra cui "Il Mondo", "L'Europeo" ed "Epoca". Abbandonato il giornalismo, si dedica alla letteratura e pubblica libri di racconti, di saggi narrati, tra cui Da una stanza all'altra (1984), Le lettere del mio nome (1991), vincitore del premio Viareggio per la Saggistica, e le raccolte di racconti Vincoli segreti e La finestra illuminata. L'ultimo suo libro è un romanzo, intitolato Lo sposo impaziente (2006)

Alberto Melloni
professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Modena-Reggio Emilia, è esperto di storia del cristianesimo e di scienze delle religioni. Fa parte della redazione di riviste prestigiose quali “Cristianesimo nella storia” e “Concilum”, oltre che di accademie e associzioni come l’Académie Internationale des sciences religieuses, la Society for Medieval Canon Law e l’Association for Computers and Humanities. È presidente del Comitato nazionale per il “Bilancio delle scienze religiose nel ‘900” e fa parte del Comitato scientifico per l’edizione nazionale dei diari di A.G. Roncalli, del Comitato per il centenario di G. La Pira. Molte le sue pubblicazioni, tra queste: Innocenzo IV. La concezione e l’esperienza della cristianità come regimen unius personae (Marietti, 1990); Tra Istanbul, Atene e la guerra. A.G. Roncalli vicario e delegato apostolico (1935-1944) (Marietti, 1993); Il conclave. Storia di una istituzione (Bologna, 2001); Chiesa madre, chiesa matrigna. Un discorso storico sul cristianesimo che cambia (Einaudi, 2004); Il Conclave. Storia dell’elezione del Papa (Il Mulino, 005); L’inizio del Papa Ratzinger (Einaudi, 2006).

Mario Graziano Parri
è nato a Bologna e per molti anni vissuto a Firenze, attualmente si divide fra Roma e Tirli, nella Maremma grossetana. Poeta e scrittore, dirige dal 1996 il quadrimestrale letterario “Caffè Michelangiolo”. I suoi versi sono comparsi in vari libri ( fra cui Se parla la spiga d’estate, premio Dino Campana 1981; Questa è la rosa e qui danza, premio Pisa 1982; Codice occidentale, 1983; La notte precedente il nostro futuro, premio Circe-Sabaudia 1985; Stella di guardia, premio Giuseppe Giusti 2001). Autore di una pièce (Addio, figliol prodigo, 1975 - Radiodue 1983) e di saggi su rivista e in volume (Blixen, Campana, Giuliotti, Grandes, Greer, Holz, Jelinek, Sanminiatelli, Zahavi), ha scritto racconti (Santi all’inferno, Il Cenacolo 1960) e due romanzi (La signora del gioco, Cesati 1984 e Magenta Petrel, Mondadori 1990). Un lungo racconto, Effleurage, è uscito in traduzione inglese presso la Gehenna Press di Boston nel 1989.

Giorgio Pressburger
regista e autore di origine ungherese, giunge in Italia nel 1956 a seguito dei fatti d’Ungheria. Si diploma in regia all’Accademia d’arte drammatica di Roma, dove ha poi insegnato, tenendo corsi di teatro anche presso altre università. Dal 1998 è Direttore dell’Istituto italiano di cultura a Budapest. Multiforme è la sua attività: ha scritto testi per lavori radiofonici e televisivi, firmato regie di opere poi trasmesse dalla radio e dalla televisione, ha scritto testi per il teatro (Esecuzione, La Parabola, La Parabola, Eroe di scena...), curato traduzioni e regie di lavori di altri autori, di opere liriche. Nel cinema ha diretto, tra l’altro, Calderon di Pasolini vincendo il Premio della critica internazionale al Festival di San Sebastian. Intensa è anche la sua attività di scrittore: si va da libri di racconti come Storie dell’Ottavo distretto (Lampi di stampa, 1999) e La legge degli spazi bianchi (Marietti, 1989²), a romanzi quali Il sussurro della grande voce (Rizzoli, 1990), I due gemelli (Rizzoli, 1996), La neve e la colpa (Einaudi, 1998) - con cui ha vinto il Premio Viareggio nel 1998 - L’Elefante verde (Einaudi, 2002)

Paolo Rossi Monti
Originario di Urbino, dal 1999 è Professore emerito dell’Università di Firenze, dove per oltre trenta anni è stato ordinario di Storia della filosofia. Ha ricoperto prestigiosi incarichi, tra cui quello di Presidente della Società Filosofica Italiana, della Società Italiana di Storia della Scienza , del Centro Fiorentino di Storia e Filosofia della Scienza. Attualmente è Presidente della Società per lo studio dei rapporti tra scienza e letteratura (SISL). Insignito di prestigiosi premi, nel 1992 ha vinto il Premio Viareggio per la saggistica con il libro Il passato, la memoria, l’oblio (Il Mulino, 1991) e nel 2003 la Société de Physique et d’Histoire Naturelle de Genève gli ha conferito la Medaille Pictet per il suo contributo alla storia delle scienze. Della sua vasta bibliografia, spesso tradotta in più lingue, si ricordano: Francesco Bacone: dalla magia alla scienza (Laterza, 1957); I filosofi e le macchine: 1400-1700 (Feltrinelli, 1962); I segni del tempo (Feltrinelli, 1979); Un altro presente (Il Mulino, 1999); Bambini, sogni, furori: tre lezioni di storia delle idee (Feltrinelli, 2001).

Carlo Sisi
Già Direttore della Galleria d’Arte Moderna e della Galleria di Palazzo Pitti a Firenze, dal 1998 è Presidente del Museo Marino Marini. Studioso in special modo della cultura figurativa dell’Ottocento e del Novecento, con escursioni anche in quella del Quattro e Cinquecento toscani, cui ha dedicato alcuni saggi e contributi in cataloghi di mostre, si distingue per una raffinata attenzione dedicata da sempre ai rapporti che intercorrono tra arti figurative e letteratura. Ha curato, insieme a Fernando Mazzocca, la mostra I Macchiaioli. Prima dell’Impressionismo, la più ampia esposizione su quel movimento che sia stata realizzata in anni recenti, tenutasi a Palazzo Zabarella a Padova, dove, insieme a Francesca Dini, è stato anche curatore di una mostra su Giovanni Boldini, che ha ottenuto un grande successo. Ideatore e curatore, con Francesca Bardazzi, della mostra Cézanne a Firenze (2007), è tra i curatori dell’esposizione alle Scuderie del Quirinale Ottocento (2008).

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