Scoperta casa di appuntamenti, blitz all'alba dei carabinieri in una villetta in centro

Attualità mercoledì 3 settembre 2008 0

Blitz all'alba del Carabinieri. Sgomberata casa squillo in pieno centro. Trovati dentro otto viados brasiliani. A dare l'input alle indagini degli uomini dell'Arma sono state le tante segnalazioni e lamentele da parte dei cittadini residenti nella zona che, ad ogni ora del giorno e soprattutto della notte, assistevano al continuo via vai di transessuali brasiliani che entravano ed uscivano dal villino a due piani abitato da un gruppo di circa dieci persone.

A quanto segnalato dagli abitanti in quella casa i viados ricevevano i clienti. Tutti uomini, con auto di lusso e di grossa cilindrata. La voglia di sesso a pagamento non ha momenti di magra e riguarda tutte le latitudini. Viareggio non ne è esente. E, a dimostrazione di questo fenomeno, basta sfogliare anche i quotidiani locali, tra un necrologio e la pubblicità di un ristorante o di un qualsiasi locale. Se l'offerta non manca, neanche la domanda è da meno. E, i clienti di un certo livello, quelli che possono permettersi di pagare anche cinquecento euro a "botta", sono oramai abituati ad un'offerta che si basa su un canale prevalente,la visita in appartamento. A sfidare il freddo, e spesso anche le botte di clienti e protettori, sono prevalentemente rimaste le prostitute nigeriane e le ragazze dell'est. I transessuali brasiliani in genere "preferiscono" affittare un appartamento ed esercitare nelle case quello che è il mestiere più antico del mondo. Anche se sono essi stessi vittime dello sfruttamento. Come le prostitute nigeriane o quelle dell'est. Dramma questo che si aggiunge a quello dell'immigrazione clandestina. I loro "protettori", o protettrici, li fanno entrare in Italia a loro spese, ritirandogli al loro arrivo il passaporto.

Documento che i viados devono poi "riscattare" con i soldi guadagnati dalle loro prestazioni. Per riscattare la propria libertà le cifre possono arrivare anche a diverse decine di migliaia di euro. A seconda della "postazione" scelta. Dopo alcuni mesi di indagini, fatte di appostamenti e di filmati, i carabinieri della Stazione di Viareggio ieri mattina poco dopo le sei, alle prime luci dell'alba, hanno fatto irruzione nell'elegante "viareggina" in via Fratti, di fronte alla pineta di ponente. A due passi dall'ex Ospedale Tabarracci. Quattro pattuglie, di cui una dei reparti speciali della Cio, Compagnia di Intervento Operativo, per un totale di ben otto carabinieri, sono entrati nella casa.

Otto i transessuali del Brasile che sono stati svegliati dal sonno nella elegante villetta su due livelli oggetto dell'indagine. Alcuni di loro sono stati trovati a dormire nelle tre camere matrimoniali e altri in due piccoli vani, una sorta di veri e propri "sgabuzzini", privi di luce e con poca aria, adibiti a camera da letto posticcia, con alcune "brandine". Caricati a bordo delle quattro macchine di servizio, gli otto viados sono stati portati in Caserma per la loro identificazione. Solo uno di loro, il più " anziano", era provvisto di passaporto, gli altri sette no. Sottoposti ai rilievi fotografici e ai rilievi delle impronte digitali, sono risultati tutti essere clandestini sul territorio nazionale. Uno degli otto era anche stato già colpito da decreto di espulsione. Al quale è risultato essere inottemperante. Trattenuti in caserma, a disposizione delle autorità, verranno espulsi. Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Viareggio proseguono sia sui presunti "papponi" che si occuperebbero dell'ingresso illegale dei transessuali in Italia e del conseguente sfruttamento della loro prostituzione, sia sul proprietario dell'immobile e sul tipo di contratto di affitto stipulato. Le indagini degli uomini dell'arma sono comunque a trecentosessanta gradi.

A quanto sembra, sempre da segnalazioni di molti cittadini di Viareggio, ci sarebbero altre realtà simili a quella scoperta ieri mattina. E, anche queste, sempre nella stessa zona. Case chiuse, non solo nel senso che apparentemente dal fuori sembrano non abitate, dove dentro il mercato della trasgressione è florido.
Letizia Tassinari