Prezzi folli in città: Maxi multe della Guardia di Finanza agli alimentaristi
Attualità giovedì 4 settembre 2008 0Dopo i controlli effettuati a luglio negli stabilimenti balneari di Viareggio e di Forte dei Marmi, dove la Guardia di finanza aveva riscontrato che in molti non battevano gli scontrini fiscali né nei bar né tantomeno come ricevuta del pagamento dell'affitto degli ombrelloni, i finanzieri sono tornati alla carica, ma questa volta nei negozi di generi alimentari sia di Viareggio che di Forte dei Marmi.
Causa: scontrini non battuti, prezzi non esposti o addirittura prezzi troppo esosi per la materia prima da vendere.
Non solo. I dieci negozi di generi alimentari di Viareggio e Forte dei Marmi "controllati", attività considerate di lusso, avevano un brutto vizio: quello di esporre la merce, in vetrina e all'interno del proprio bancone, senza specificarne il prezzo e quando il cliente entrava nel negozio per richiederne il prezzo, il titolare comunicava il prezzo, ovviamente, "ad personam", attenendosi al prezzo di listino solo per clienti fidati o residenti locali e prezzi più alti per turisti e stranieri (questo il caso di alcuni negozi di Forte dei Marmi in particolare)
I controlli, scattati dopo la denuncia di alcuni cittadini costretti a pagare prezzi troppo esuberanti per la merce indicata, ha visto l'intervento immediato delle fiamme gialle che hanno immediatamente fatto scattare le contravvenzioni, salatissime, che sono oscillate da un minimo di 516 euro ad un massimo di 3.098 euro.
Sembra tra l'altro che siano finiti nei guai anche ventisei commercianti presenti alla fiera di S. Ermete, espositori che non hanno emesso lo scontrino fiscale. Un caso a dir poco anomalo è quello di una venditrice di dolciumi che aveva soltanto la cassetta dei resti e non aveva con sé né il blocchetto per le ricevute, né tantomeno il registratore di cassa.
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