Festa della Toscana al teatro comunale di Pietrasanta. Sul palco saranno premiati personaggi d’eccellenza che hanno contribuito allo sviluppo economico e sociale del territorio
Attualità giovedì 27 novembre 2008 1Sul palco del Teatro Comunale sfileranno sabato mattina alcuni dei personaggi rappresentativi che hanno contribuito allo sviluppo economico e sociale del territorio. E’ questo lo spirito della Festa della Toscana, organizzata dalla presidenza del consiglio comunale e incentrata quest’anno sul tema “Il lavoro a Pietrasanta: tradizione e innovazione”.
L’appuntamento sarà dalle 10 alle 12 a Teatro Comunale: a condurre sarà il presidente del consiglio comunale Gabriele Marchetti che premierà con una medaglia ricordo Marco Lanè (proprietario salumificio), Francesco Cipriani (ex impiegato delle Miniere di Valdicastello), Pietro Bresciani Gatti (titolare di frantoio), Rodolfo Casini (il più anziano albergatore di Marina), Mauro Antonpaoli (gestore stabilimento balneare), Luigi Marchetti (artigiano del marmo che ha lavorato con grandi artisti), le sorelle Dora e Valeria Gaggioli (storiche commercianti del centro).
In platea saranno presenti le ultime classi degli studenti delle scuole superiori oltre a rappresentanti delle associazioni di categoria. Ad animare l’appuntamento sarà Stefano Busà, uno dei nomi più conosciuti del piano bar.
“Le scelte fatte _ spiega il presidente Marchetti _ sono maturate in larga misura da un confronto con le categorie e vogliamo soltanto poter rappresentare con queste tutti i percorsi lavorativi del nostro territorio. L'obiettivo di questa edizione della Festa della Toscana è dunque quello di premiare, attraverso queste persone, le categorie professionali di Pietrasanta. Pur consapevoli del valore e dell’importante contributo che le persone individuate hanno avuto nel tessuto sociale ed economico locale, non abbiamo voluto evidenziare meriti speciali, bensì è un ringraziamento per il loro impegno che il Comune vuole "estensivamente" rivolgere a tutte le realtà economico lavorative che operano a Pietrasanta”.
Luigi Marchetti
Nato a Pietrasanta il 5/8/1942 - sfollato alla Culla in tempo di guerra. Il padre aveva il barroccio con il cavallo al Comune di Pietrasanta. Nel 1953 entrato all'Accademia lavorando il marmo e nel 1959 consegue il diploma nel 1° corso di "maestro d'arte" dal 1959 al 1963 lavora presso lo studio degli scultori Santoli e Rovai Tranquillo.
dopo il militare, alpino paracadutista, è nato mio figlio Fabrizio a Roma. Tornato a Pietrasanta con la famiglia alla fine degli anni '60. Dal 1970 ho iniziato a lavorare nei laboratori di Pietrasanta come scultore collaborando con artisti di grande fama come Manzù, Marini, Messina e altri.
Dora e Valeria Gaggioli
Il negozio “Giaggioli” nasce in Pietrasanta nel 1911 per opera di Matteo Giaggioli, proveniente dalla Provincia di Bologna. L’attività commerciale da Lui intrapresa, oggi posta in via Mazzini al civico 66, è stata proseguita dapprima dal figlio Torquato e, successivamente, dalle figlie di quest’ultimo, Dora e Valeria, che ancor oggi gestiscono l’attività in argomento. Il negozio “Giaggioli”, quindi, è stato tramandato di generazione in generazione fin dal 1911.Per questa ragione, oltre che in considerazione delle sue caratteristiche strutturali, rimaste inalterate nel tempo, può essere considerato un negozio “storico” della cittadina di Pietrasanta.
Francesco Cipriani
Nato a Pietrasanta il 3 ottobre 1944. Figlio di Ivo, grande invalido del lavoro dipendente delle Miniere Edem di Valdicastello dal 1948 in qualità di minatore defunto nel 1961 all’età di 48 anni per silicosi, malattia professionale contratta in miniera. Francesco Cipriani, dopo aver conseguito il diploma di maestro d’arte all’istituto Stagio Stagi nel 1962, nel 1964 è assunto in qualità di impiegato tecnico e poi tecnico-amministrativo alla Soc.p.a. Edem dove ha lavorato ininterrottamente per 26 anni fino al 1990. E’ staot anche presidente dell’associazione XII Agosto di Valdicastello dal 2001 al 2006.
Rodolfo Casini
Nasce a Firenze il 26 gennaio 1919. Nel 1923 il padre dà inizio durante la stagione estiva a Marina di Pietrasanta, all’attività alberghiera in forma assai modesta e poi, progressivamente ristruttura ed amplia l’allora Pensione Tonfano dando vita all’albergo Grande Italia in omaggio al momento favorevole nel quale si trovava il nostro Paese. Dopo aver prestato servizio militare Rodolfo Casini nei mesi invernali, quando la famiglia rientra a Firenze, si dedica ad attività varie per poi sposare la figlia di un impresario edile con la quale si stabilisce tutto l’anno all’albergo di Tonfano. Il suocero lo coinvolge nell’impresa edile: nel 1953 esegue il progetto per l’ampliamento della Bussola, poi quello per la costruzione dell’hotel Ariston sulle rovine del castello Rolandi Ricci. Provvede anche ad una seconda ristrutturazione del Grande Italia con la creazione di un quartiere per la propria famiglia. Nel 1954 eredita ufficialmente l’attività alberghiera dal padre. Nel 1960 è nominato presidente dell’associazione albergatori e nel 1973 riunisce alcuni amici e fonda la Calve assumendone la presidenza. Nel 1979 è stato insignito dell’onoreficienza di Cavaliere Ufficiale dell’Omri e resta consigliere, poi vicepresidente, della Calve fino al 1992. Malgrado l’età avanzata, insieme alla moglie e alle figlie, prosegue l’attività alberghiera.
Pietro Bresciani Gatti
Il Frantoio La Casa Bianca nasce nel 1985 sulla collina di Capriglia. Inizialmente fu acquistato esclusivamente per far fronte produzione dell’oliveto della famiglia che si estende per circa 4 ettari sempre sulla collina intorno al frantoio e da allora, ogni anno, si è aggiunto un amico in più che viene a molire le olive, fino a diventare oggi una vera e propria attività dove vengono molite sia le olive di produzione propria che per conto terzi. Dalla campagna 2004/2005 il sistema di molitura delle olive è passato dalla tipologia di impianto a pressione a quello a ciclo continuo che offre nella lavorazione delle olive ancora con le macine in pietra, la garanzia di un prodotto che conserva le caratteristiche del terreno e del clima: un olio cioè delicato, dolce, pur mantenendo i sapori e i profumi delle olive raccolte e lavorate in giornata.
Il lavoro, che ha mantenuto un carattere familiare, è il risultato dell’esperienza maturata negli anni, ereditato in parte dalle generazioni precedenti che da sempre, a memoria d’uomo si sono dedicati a questo lavoro che, pur lasciando liberi di percorsi professionali diversi, hanno lasciato in eredità l’amore per la terra che li costringe a tornare e a continuare e ad aver cura allo stesso modo di un tesoro, l’olio, il cui valore consiste soprattutto nell’apprezzamento per la squisita delicatezza e il sapore soffuso. L’olio di produzione del Frantoio La Casa Bianca, infatti, è proveniente da cultivar diverse in cui si riconosce il Frantoio, il Leccino, il Maurino, il Moraiolo uniti nei sapori e nei profumi che lo rendono amabile.
Mario Antonpaoli
Mario Antonpaoli assieme alla moglie Giovanna Giusti prosegue la tradizione di gestione del bagno Coluccini. Fu Giovanni Giusti nel 1919 ad ottenere la concessione demaniale di fronte all’omonimo albergo appena costruito. La capanna che si trovava sul fosso è stata adibita fin dal ‘900 come locale di ristoro per i ‘carradori’ che trasportavano marmi e merci da Pietrasanta al pontile del Forte e ai lati vennero aggiunti i capanni e uno studio fotografico che allora riscosse molto successo. Fu un crescendo continuo di sviluppo fino al 1942 quando, per ragioni belliche, tutto fu rimosso e la spiaggia rimase sgombra da ogni struttura. Nel 1946 Alberto Giusti, subentrato al padre deceduto, ricostruì lo stabilimento privilegiandolo all’albergo lesionato dai bombardamenti e non ancora completamente efficiente. Ancora oggi dal 1960 la figlia Giovanna Giusti continua la tradizione di famiglia.
Marco Lanè
La storia dello storico salumificio Lanè prende avvio nel 1907 con l’attività di norcino di nonno Polinice Lanè che, incrementandosi massicciamente il lavoro, affiancò la produzione all’attività commerciale nel 1937 ottenendo la licenza a vendere. La tradizione è proseguita poi con il figlio Bruno al quale è subentrato Marco Lanè che dal 1978 è alle redini del celebre salumificio di Capezzano Monte che gode del riconoscimento Cee.
1 commento
ma come Bertola e Santini non li premiano??? hanno rilanciato in maniera splendida il lido.... L hanno rilanciata talmente bene che la magistratura sta indagando per abuso edilizio.... naturalmente nel caso c è anche Pastechi ,ora al servizio di Lunardini...