Qualche cenno storico sul carnevale di Viareggio...
Carnevale lunedì 9 febbraio 2009 6Vedi il VIDEO!
"Viareggio non l’ha inventato,
l’ha preso dalla tradizione,
vecchia di millenni,
l’ha cavato dall’anima popolare."
Ma gli ha dato un’impronta tutta sua, che è l’impronta della gente di mare: ha ricreato sulla terra ferma il difficile equilibrio della nave dondolandosi nell’acqua.
Poi gli ha dato uno spirito tutto suo, che è quello della gente toscana, dei “maledetti” toscani: uno spirito aspro e frizzante come il vino nuovo, pungente a volte come la sferza del libeccio in inverno, piacevole spesso come una giornata in primavera; vivace sempre.
Silvio Micheli,scrittore acuto e appassionato amante del Carnevale, rievoca così l’epoca dei pionieri: “A quel tempo il carro nasceva odoroso di ragia e pece come un bastimento, nello stesso cantiere, a coppi di ascia e a colpi di mazzetta, come durasse là dentro a notte alta il lavoro. La pasta e i giornali verranno poi. Un colpo d’ascia e una carezza a palmo aperto perché la mano potesse sfiorare il disegno, perché l’occhio potesse seguirne le linee: come a bordo. Marinai e calafati, sbozzatori e carpentieri, qualche imbianchino segretamente iniziato all’arte del pittore o per dir meglio alla decorazione, e sbozzellai e intagliatori: erano questi, ciascuno a modo suo, a dare l’opera dopo il travaglio giornaliero a bordo o nei cantieri.
“L’idea nasceva attinta alle battute di spirito che genialissime spumeggiavano sui marmi dei caffè aperti a bocca di lupo sulle banchine della vecchia Darsena. Dove si raccontavano le storie attorno ai quartucci sotto il lume a confino, con la cadenza delle lunghe giornate a bordo, un ritmo che prendeva il tono dello sciambrottio del mare nelle calate.
“Così nasceva il carro, dallo stesso estro, dalla medesima maestria con le quali gareggiavano, insuperabili, nell’arte delle costruzioni a vela, avvivate da un dose di sanissimo umore setacciato nei caffè insieme a qualche brancata di lire, oltre all’opera gratuita di qualcuno.”
Quando ormai tutto filava a gonfie vele, ogni anno un successo più strepitoso dell’altro, una notte di fine giugno del 1960 successe l’incredibile: bruciarono irrimediabilmente gli hangars dove nascevano i colossi di cartapesta, che erano stati eretti, interamente in legno, presso la ferrovia fin dal 1949. Bruciarono in pochi minuti, senza che niente potesse impedirlo.
E fu di nuovo una pagina nera nella storia di una città che ricordava il grande incendio della passeggiata nel 1917 e ne rivisse il dramma.
“Erano bastati dieci minuti alle fiamme per divorare le creazioni in cartapesta dei famosi “maghi” che erano costate mesi e mesi di duro lavoro"
“Con un fragore impressionante le tavole stagionate con cui erano costruiti gli hangars- facile esca delle fiamme- si abbattevano al suolo; spezzoni luminosi erano proiettati a distanza, come in un tragico spettacolo pirotecnico.”
Il titolo che demmo a questo “servizio” parve rappresentare la pietra tombale della manifestazione: “I ‘maghi’ del buonumore piangono sulle ceneri del carnevale distrutto”
Invece da quelle ceneri, quasi araba fenice, il Carnevale risorse: “più bello che prima”, come il Pardini intitolò il suo carro per l’edizione del 1961. E cercò, per gli anni Settanta, nuove formule che si adeguassero ai gusti nuovi, alle esigenze nuove, agli svaghi nuovi.
I carri erano ancora il piatto forte, naturalmente, ma si cercava un contorno stimolante: isole di allegria lungo il percorso della sfilata, mascheroni che si muovevano allegramente tra la folla, il brio delle bande musicali. E poi valanghe di stelle filanti, turbinii dei coriandoli e musica da stordire per ore ed ore.
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Su You Tube, diviso in 27 puntate, un maxi documentario sulla storia del Carnevale di Viareggio, realizzato da Ale Dpl che in 3 mesi ha ordinato e messo insieme tutta la sua collezione di foto e (soprattutto) di filmati appartenenti a: Archivio Luce, Rai, Reteversilia e riprese amatoriali.
Il risultato è la ricostruzione di tutta la storia dei corsi mascherati, coi carri che si evolvono anno per anno tramite lo scorrere di foto e filmati che partono dagli anni ‘20 sino ad oggi.
Si potranno così rivivere le grandi lotte tra D’Arliano e Pardini e la successiva ascesa di tanti altri big del Carnevale come Baroni, Galli, Avanzini, Vannucci, Francesconi, Barsella e tanti altri che hanno fatto grande la nostra manifestazione, il tutto accompagnato da una gran colonna sonora che (al di fuori della sigla iniziale) non può essere che composta dalle nostre più belle canzoni carnevalesche.
6 commenti
ti faccio un mare di complimenti,bellissimo davvero..fa veni la pelle d oca...
Mi sono commossa! Bellissimo!!! Grazie
CARISSIMO AI FATTO TUA E NOSTRA QUELLA CHE IL TOFANELLI CHIAMEREBBE "LA MAGIA DEL CARNEVALE". COMPLIMENTI VERAMENTE, E SEMPRE W IL CARNEVALE DI VIAREGGIO.
Complimenti! Il video è molto bello. Grazie per averlo fatto!
Grazie,spero che i miei prx video siano all'alttezza della situazione.
Grande ale dpl!!! Complimenti, l'ho visto ed è un gran bel lavoro..sia come scelta di immagini che come musiche...