Molte le famiglie disperate a Viareggio. Viaggio all'Associazione Il Germoglio di Viareggio
Attualità venerdì 13 marzo 2009 0Germoglio. Il volontariato sociale, qui, è composto di quarantadue persone, tra uomini e donne. Il responsabile è Sirio.
La loro missione è servire le famiglie indigenti che sempre più numerose si rivolgono all'Associazione Onlus, nata nel 2001, per ritirare sia il vestiario che il cibo.
Hanno solo un pulmino, vecchio ma efficiente, con il quale, una volta al mese, si recano alla Coop, al mercato ortofrutticolo e nei vari panifici di Viareggio, per approvvigionarsi di pasta, di sughi , di pelati, olio, tonno, fagioli e piselli in scatola, sale, zucchero, cracker e biscotti.
Tutti prodotti a lunga scadenza, conservati in un magazzino di diverse decine di metri quadrati. Ma ci sono anche gli omogenizzati, i pannoloni e i detersivi.
Il vestiario invece viene donato anche dai privati, che si disfano del loro guardaroba. Per ritirare i generi alimentari il Germoglio è aperto ogni martedi e giovedi, nelle ore pomeridiane, dalle 15 alle 17. Mentre per il vestiario i giorni sono diversi a seconda che si tratti di bambini o di adulti: per i primi gli uffici sono aperti il martedi dalle dalle 9 alle 12, per i secondi il giovedi, nello stesso orario.
Poi, per due giorni al mese, il pulmino consegna a domicilio il necessario a chi, disabile, è impossibilitato ad andarci di persona. Per il mese in corso sono registrati a computer centosessantasette nuclei familiari, che secondo le previsioni che arrivano dal segretariato sociale potrebbero arrivare a duecentonovanta.
Le famiglie iscritte comunque sono ottocentoventitrè. “Alcuni non vengono più, o li vediamo di rado – racconta Sirio. In compenso si vedono ogni giorno volti e nomi nuovi. E la maggior parte degli utenti sono viareggini.
“Se fino a qualche anno fa prevalentemente erano i residenti del quartiere Varignano a fornirsi di cibo e vestiario qui da noi, ora chi si presenta perchè non ce la fa ad arrivare a fine mese, e nemmeno a metà, sono i residenti nei quartieri del centro e del Marco Polo”.
Dove è noto che abitano molte persone anziane, le cui pensioni ormai non sono sufficienti a campare “dignitosamente”. Dai quartieri Migliarina e Terminetto non c'è molto afflusso, e meno che mai dalla Darsena e dall'ex Campo di Aviazione. Da Torre del Lago quasi tutti stranieri, e molti si riforniscono di vestiario per bambini. La fila ieri pomeriggio per ritirare il proprio pacco era silenziosa ed ordinata. Molte le donne, anche giovani.
“Ho il mutuo da pagare e un lavoro – ci racconta un uomo che avrà si e no 40 anni – ma non ce la faccio a coprire tutte le spese”. Padre di famiglia con una moglie e un figlio a carico, con 1300 euro al mese, lordi. La sua situazione è simile a quella di tanti altri, che però, forse per vergogna, anche se la vergogna sarebbe andare a rubare, o a spacciare, non vogliono parlare.
Letizia Tassinari
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