Terremoto, è il giorno del dolore: alle 11 i funerali di Stato.

Speciale terremoto Abruzzo 6

Il tragico grido di una madre disperata.

Sono gia' migliaia le persone accorse alla caserma della Guardia di Finanza di Coppito, a un passo dall'Aquila, per i funerali solenni delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo.

Mentre una lunga fila di macchine si incolonna verso l'enorme cortile dove ci celebreranno le esequie, nella caserma tutto e' pronto: circa 200 bare allineate (le restanti 80 vittime identificate avranno funerali altrove), installato l'altare, pronte le postazioni di soccorso medico, disposte le 1600 sedie nelle prime file su cui siederanno i parenti delle vittime, 8 per ciascuna salma.

Atteso l'arrivo delle autorita': il presidente Napolitano, il premier Berlusconi, i presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani, il ministro dell'Interno Maroni e il sottosegretario Letta.

Si vanno disponendo intanto le decine e decine di gonfaloni dei 305 comuni dell'Abruzzo, delle 4 province e della regione stessa.

Un funerale dalle dimensioni imponenti, in diretta televisiva e mentre in tutto il Paese si osservera' il lutto nazionale: a celebrarlo sara' il cardinal Tarcisio Bertone, segretario di stato vaticano, insieme all'arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari.

La grande piazza d'armi, secondo la guardia di finanza, puo' accogliere fino a 10-12mila persone, e stando all'afflusso di auto gia' in queste prime ore non e' escluso che questa cifra venga addirittura superata.

In questo caso, gli aquilani, gli abruzzesi e i cittadini giunti da ogni parte d'Italia dovranno stazionare all'esterno della caserma.

L'inizio della cerimonia e' previsto per le 11, durata circa un'ora e mezza, compresa una breve parte finale che dovrebbe ospitare un rito islamico per le 6 vittime musulmane del sisma.


Il tragico grido di una madre disperata.

Piangono silenziosamente, si abbracciano e si sostengono l'un l'altro, altri guardano fissi davanti a se', c'e' chi porta fiori e chi cammina lontano dagli altri parenti, per un momento di solitudine. E' una lunga fila disperata ma composta quella dei familiari delle vittime del terremoto in Abruzzo, che stanno prendendo posto nella grande piazza D'Armi della scuola della Guardia di finanza, dove alle 11 iniziera' la cerimonia solenne.

Tra tanti silenzi, l'urlo lacerante di una madre: "Perche' non ci sei piu', perche' l'hai fatto? Ti sei sacrificato per salvare la tua fidanzata".

Un urlo represso dall'abbraccio forte del marito, che le bisbiglia "non dire cosi', lui ha fatto quello che andava fatto": una storia forse di "normale" eroismo, un giovane morto per proteggere la compagna.

Molti dei parenti hanno gli stessi vestiti, ormai logori, di quella tragica notte del 6 aprile: vengono direttamente dalle tendopoli, dove la Protezione civile ha allestito dei servizi navetta proprio per consentire loro di partecipare ai funerali.

Nel silenzioso corteo dei familiari, che aspettano pazientemente che venga indicato loro il posto, sono numerosi quelli che hanno con se' delle rose, e in particolare rose bianche: a ricordare che, tragedia nella tragedia, delle oltre 200 bare allineate sul piazzale, alcune decine sono di bambini.(AGI)

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6 commenti

  1. elisabetta.t venerdì 10 aprile 2009 alle 12:25:53

    si.. concordo sulla pubblicità... è necessaria e utile in certi casi... ma io credo che sotto alcuni aspetti si sia varcato il limite del buon senso e del rispetto del dolore altrui... il fine giustifica i mezzi? evidentemente si....
    buona pasqua anonimo/a

  2. di xelisabetta venerdì 10 aprile 2009 alle 12:04:03

    penso che se non ci fosse stata tanta "pubblicità" come dici tu, ad oggi non ci sarebbero nemmeno persone che donano tanti soldi...e questo lo sappiamo tutti, ma in una situazione drammatica l'importante è raggiungere certi obiettivi(come dar loro un tetto sotto cui vivere)
    e comunque, descrivere certe sensazioni per far conoscere la realtà dei fatti, secondo me è informazione(e comunque per i giornalisti è anche lavoro!)

  3. elisabetta.t venerdì 10 aprile 2009 alle 12:00:49

    io comunque non mi riferivo all'articolo.... ma a come hanno trattato la situazione i media.... non l'avevo specificato, scusate...

  4. elisabetta.t venerdì 10 aprile 2009 alle 11:52:11

    poco gusto? i media hanno fatto la lotta allo share.... e si sono anche vantati della percentuale raggiunta.... nn l'ho fatto io il gossip... lo fanno loro con le loro interviste del caxxo... come si fa a chiedere ad una madre che pensa di aver perso la figlia sotto le macerie della casa dello studente se crede ancora nel futuro... o l'inviata di matrix che bussa ai vertri delle persone che la prima notte hanno dormito in macchina... è informazione questa? e comunque rimane una mia modesta opinione...
    elisabetta

  5. xelisabetta venerdì 10 aprile 2009 alle 11:46:32

    A me sembra di poco gusto e soprattutto poco rispetto insinuare certe cose.
    Il dolore è pubblico da momento in cui viene organizzato un funerale al quale partecipano normalmente molte persone.
    Purtroppo l'articolo in questione evidenzia la pura e semplice realtà dei fatti. Sarebbe meglio vivere un attimo di silenzio anzichè parlare di gossip di fronte ad una tragedia di tali dimensioni.

  6. elisabetta.t venerdì 10 aprile 2009 alle 11:38:08

    ecco... secondo me è sciacallaggio anche questo..... il dolore DEVE essere un fatto privato.... uno lo esterna se vuole... nn è più nemmeno informazione... è gossip

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