Laura Morante e Paolo Virzì chiudono l'edizione 2009 di EuropaCinema

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A loro saranno consegnati i premi Fellini 8 e mezzo.

Giornata conclusiva

Ore 9 – Cinema Politeama
Personale Paolo Virzì
Ingresso libero

N Io e Napoleone

Regia Paolo Virzì
Soggetto Ernesto Ferrero, dal suo romanzo "N" (Einaudi - Premio Strega 2000)
Sceneggiatura Furio Scarpelli, Paolo Virzì, Francesco Bruni, Giacomo Scarpelli

Interpreti

Daniel Auteuil - Napoleone Bonaparte
Elio Germano - Martino Papucci
Monica Bellucci - Baronessa Emilia
Francesca Inaudi - Mirella
Sabrina Impacciatore - Diamantina Papucci
Valerio Mastandrea - Ferrante Papucci
Massimo Ceccherini - Cosimo Bartolini
Omero Antonutti - Maestro Fontanella
Margarita Lozano - Pascalina
Fotografia - Alessandro Pesci
Musiche - Paolo Buonvino, Juan Bardem
Montaggio - Cecilia Zanuso
Scenografia - Francesco Frigeri
Costumi - Maurizio Millenotti
Sinossi

Isola d'Elba, 1814. Napoleone, esiliato sull'isola toscana, viene accolto con entusiasmo dal popolo e dai nobili locali, ad eccezione del giovane maestro Martino Papucci, ultimogenito di una famiglia di commercianti di Portoferraio. Idealista e libertario poeta in erba, amante della bella Baronessa Emilia, Martino ha il segreto desiderio di uccidere il tiranno che ha tradito la rivoluzione e che ha mandato a morte sui campi di battaglia di tutta Europa tanti giovani che credevano in lui. L'occasione si presenta grazie ad un posto come scrivano e bibliotecario presso la dimora di Napoleone che il ragazzo accetta con entusiasmo convinto di poter portare a termine il suo progetto. Tuttavia, l'impresa si rivela più complicata del previsto... (da cinematografo.it)

Critica

"Misurandosi per la prima volta con il film in costume, e con un personaggio storico della grandezza di Napoleone, Virzì sembra voler mettere le carte in tavola a partire dalle scelte narrative: non soltanto non vuole allontanarsi troppo da casa ma soprattutto sente il bisogno di non tradire il genere che ha frequentato fino a oggi con profitto e successo, la commedia all'italiana. Come se una dichiarazione d'appartenenza finisse per trasformarsi anche in una dichiarazione d'intenti: l'occhio della commedia è l'unico con cui il regista riesce ad affrontare non solo il nostro presente ma anche il nostro passato, perché i caratteri nazionali sono sempre gli stessi e la posizione di chi ridendo castigat mores è l'unica che il pubblico è sempre disposta ad accettare. (...) Ancora una volta, e non è certo un difetto, si apprezza la capacità di Virzì di scegliere gli attori e di dirigerli al loro meglio, da una Bellucci rigenerata dall'uso dell'accento umbro a un Mastandrea che non diresti mai nato a Roma. Così come si ammira l'abilità della squadra di sceneggiatori (Scarpelli padre e figlio, Francesco Bruni e lo stesso regista) nell'intrecciare i tanti piani di una storia che ci restituisce l'eterno presente di un'Italia provinciale e troppo condizionabile, ma che finisce per usare il personaggio di Napoleone più come una lente (per guardare dentro di noi) che come uno dei grandi della storia." (Paolo Mereghetti, 'Il Corriere della Sera', 15 ottobre 2006)

2006, Italia-Spagna-Francia, 110’, colore

Produzione Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz per Cattleya, Medusa Film, Babe Film, Alquimia Cinema
Distribuzione Medusa

Ore 11 - Caffè Liberty
Ingresso libero

Incontri con i protagonisti
Paolo Virzì, gli sceneggiatori Francesco Bruni, Francesco Piccolo e Giacomo Scarpelli, il produttore Roberto Campanelli, il compositore Carlo Virzì, la montatrice Cecilia Zanuso.

Ore 13 Caffè Liberty

CONFERENZA STAMPA di Felice Laudadio - direttore del Festival, Ciro Costagliola – assessore alla cultura Comune di Viareggio, Ugo di Tullio – presidente Mediateca Regionale Toscana, Giulio Marlia – dirigente settore cultura Comune di Viareggio.

Ore 16 – Cinema Goldoni
Ingresso libero
Personale Bergman

Persona
Regia Ingmar Bergman
Soggetto Ingmar Bergman
Sceneggiatura Ingmar Bergman

Interpreti
Bibi Andersson - Alma
Liv Ullmann - Elisabeth Vogler
Margaretha Krook - Dottoressa
Gunnar Björnstrand - Signor Vogler
Jörgen Lindström - Ragazzo
Fotografia Sven Nykvist
Musiche Lars Johan Werle
Montaggio Ulla Ryghe

Sinossi

Elisabeth Vogler, attrice di teatro e di cinema, si chiude, un giorno, nel più assoluto mutismo, rifiutandosi di parlare con il prossimo. Alma, l’infermiera addetta alla sua custodia in una villa isolata, cerca di risvegliarla dalla sua apatia, parlandole, con lunghi monologhi, della sua vita privata. Se Elisabeth, col suo silenzio, vuole interpretare una nuova parte di attrice, Alma con le sue confessioni, anche scabrose,
compie un’autoanalisi del suo passato. L’affetto che comincia a nutrire per Elisabeth si tramuta in odio quando Alma scopre che l’attrice, in una lettera, ha rivelato ad altre persone i segreti che lei le raccontava. Si viene quindi a creare un sentimento di amore-odio che porta le due donne quasi a uno scambio di personalità. Ma Alma non vuole diventare insensibile come Elisabeth e, pur se non riesce mai a liberarsene del tutto psichicamente, si distacca da lei per continuare il suo lavoro di infermiera. (da cinematografo.it)

1966, Svezia, drammatico, 85’, B&W
Produzione Svensk Filmindustri

Ore 16 Caffè Liberty
Ingresso libero

Europa in Opera
Carmen di Georges Bizet
Direttore Herbert von Karajan
Orchestra Wiener Philharmoniker
Regia Herbert von Karajan
Solisti Grace Bumbry, Mirella Freni,
Jon Vickers, Justino Diaz

durata 162’

Ore 17 – Cinema Politeama
Ingresso libero
PERSONALE PAOLO VIRZI’

Ovosodo

1997, Italia, 99’, colore
Produzione Vittorio e Rita Cecchi Gori per Cecchi
Gori Group-Tiger Cinematografica
Distribuzione Cecchi Gori Distribuzione
Cecchi Gori Home Video
Premi Premio della Giuria alla 54.a Mostra di Venezia (1997) - David di Donatello
1998 per la migliore attrice non protagonista a Nicoletta Braschi;
migliore fonico di presa diretta a Tullio Morganti
Regia Paolo Virzì

Soggetto Paolo Virzì, Francesco Bruni
Sceneggiatura Francesco Bruni, Paolo Virzì, Furio
Scarpelli

Interpreti
Edoardo - Piero Gabbriellini
Malcolm Lunghi - Piero a 13 anni
Matteo Campus - Piero a 7 anni
Regina - Lisa Orioli
Alessio Fantozzi - Ivanone, fratello di Piero
Nicoletta Braschi - Prof.ssa Giovanna
Fornari
Claudia Pandolfi - Susy
Enrica Pandolfi - Susy a 13 anni
Barbara Scoppa - Bianca
Fotografia Italo Petriccione
Sinossi

A Livorno, nel popolare quartiere chiamato Ovosodo, nasce nel 1974 Piero Mansani, figlio di un ex portuale che entra ed esce di galera. Morta la mamma, Piero cresce insieme al fratello ritardato,
ad una giovane matrigna molto nervosa e ai libri che gli presta Giovanna, la prediletta insegnante di lettere. Al liceo conosce Tommaso, ragazzo ribelle ed esibizionista, di famiglia molto ricca. Da lui si fa trascinare in un mondo sconosciuto popolato di artisti e filosofi, che per molti versi lo affascina.
Conosce anche Lisa, cugina di Tommaso, di cui si innamora: per rivederla fa un viaggio a Roma in autostop con l’amico Mirko, la trova, entra in una casa della Roma bene tra spinelli e nottate in bianco, ritorna stralunato e più confuso di prima nel suo quartiere. Passano gli anni e i sogni della gioventù lasciano il posto alla realtà. Messa da parte la scuola, Piero si iscrive nelle liste di collocamento e viene chiamato per un impiego proprio nella fabbrica del padre di Tommaso, che intanto parte per l’America.
Nel frattempo Piero riprende i rapporti con Susy, la ragazza del suo condominio che fin da piccola lo guardava con interesse. Quando gli dice di essere incinta, i due si sposano, e lei la mattina lo accompagna in macchina sul posto di lavoro. Piero è ormai un uomo. (da cinematografo.it)

A seguire:
L’UOMO CHE AVEVA PICCHIATO LA TESTA di Paolo Virzì – 2008, 75’.

La vita e la musica del geniale e sconsiderato cantautore livornese Bobo Rondelli: tra ricordi e nuove avventure.
Ore 18.30 – Cinema Goldoni
Ingresso libero

Personale Bergman

Il rito

Regia Ingmar Bergman
Soggetto Ingmar Bergman
Sceneggiatura Ingmar Bergman
Interpreti
Ingrid Thulin - Thea Winkelman
Anders El - Sebastian Fisher
Gunnar Björnstrand - Hans Winkelman
Erik Hell - Il giudice Abrahmsson
Ingmar Bergman - Il pastore
Fotografia Sven Nykvist
Montaggio Siv Lundgren (Sig Kanalv)
Sinossi

Tre attori ricchi e famosi, Thea, Sebastian e Hans, legati fra loro anche da un tormentato triangolo amoroso, sono convocati da un giudice che indaga sulla presunta oscenità del loro spettacolo. Il magistrato li sottopone a minuziosi interrogatori, cercando di fiaccare la loro baldanza. In fondo, però, egli invidia la loro libertà interiore, anche se prova l’irresistibile desiderio di abbassarli al suo livello di mediocrità.(da cinematografo.it)

Titolo originale Riten
1969, Svezia, drammatico, 72’, B&W
Produzione Cinematograph AB
Sinossi

In una villa immersa nei colori autunnali di un parco alla periferia di Stoccolma, la quarantenne Agnes sta morendo di cancro. Al suo capezzale sono accorse le sorelle, Karin e Maria, da tempo lontane. Sposata con un uomo più anziano di lei, Karin è una donna impietosa, che odia il prossimo e ha un forte disgusto per ogni contatto fisico. Maria, più giovane, è una donna estroversa preoccupata solo di sé e della sua bellezza. Nell’ombra, silenziosa e trepida, si muove Anna, la governante che, poiché ha perduto una figlia, è la più vicina alla sofferenza della sua padrona. Agnes muore, ma durante la veglia funebre le sorelle odono levarsi dal suo cadavere grida disperate di invocazione. Sia Karin, però, chiusa nel suo egoismo, sia Maria, che fugge terrorizzata, non hanno più nulla da dare ad Agnes, ed è ancora Anna a prendere tra le sue braccia quel povero corpo e a consegnarlo placato al riposo eterno. Dopo un tentativo di comunicare fra loro, nel quale sono state per un attimo vicine, Karin e Maria si dividono per sempre. Nella casa vuota, e che dovrà abbandonare, Anna sfoglia il diario di Agnes, ritrovandovi le immagini di un passato in cui le tre sorelle, ancora unite, godevano della loro fragile felicità. (da cinematografo.it)

Ore 21 Cinema Goldoni
Ingresso libero
Personale Bergman

Sussurri e grida

Regia Ingmar Bergman
Soggetto Ingmar Bergman
Sceneggiatura Ingmar Bergman

Intepreti
Harriet Andersson - Agnes
Ingrid Thulin - Karin
Liv Ullmann - Maria/La madre di Maria
Kari Sylwan - Anna
Georg Årlin - Frederik, marito di Karin
Erland Josephson - David, il dottore
Linn Ullmann - La figlia di Maria
Fotografia Sven Nykvist
Musiche Johann Sebastian Bach, Frédéric Chopin
Montaggio Siv Lundgren
Titolo originale Viskningar och rop
1972, Svezia, drammatico, 90’, colore
Produzione Cinematograh Ab, Svenska Filminstitutet

Ore 21 Caffè Liberty
Ingresso libero
Europa in Opera

DIE ZAUBERFLOTE
(Il flauto magico)

di Wolfgang Amadeus Mozart
Direttore Riccardo Muti
Regia Pierre Audi
Regia video Brian Large
Orchestra Wiener Philarmoniker
durata 177’
Sarastro René Pape
Tamino Paul Groves
Pamina Genia Kühmeier
Papageno Christian Gerhaher
Papagena Irena Bespalovaite

La Regina della Notte Diana Damrau

Nuova produzione in collaborazione con De Netherland
Opera, Amsterdam
Produzione UNITEL e BFMI
in coproduzione con ORF e CLASSICA
in collaborazione con il Festival di Salisburgo

Ore 21 Cinema Politeama
PREMIO FELLINI 8 e mezzo a PAOLO VIRZI’ e LAURA MORANTE
Intervengono il direttore del Festival Felice Laudadio e il sindaco di Viareggio, Luca Lunardini

Anteprima
ORPHAN
2009, USA, horror, 123’
Prodotto da Leonardo Di Caprio
Regia Jaume Collet-Serra
Soggetto Alex Mace
Sceneggiatura David Leslie Johnson

Interpreti
Vera Farmiga - Kate Coleman
Peter Sarsgaard - John Coleman
Isabelle Fuhrman - Esther
CCH Pounder - Suor Abigail
Jimmy Bennett - Daniel Coleman
Fotografia Jeff Cutter
Musiche John Ottman
Montaggio Tim Alverson

Sinossi
La tragica perdita di un figlio mai nato getta nella disperazione Kate e John,aprendo una profonda crisi nel loro matrimonio. Tra i due, la più provata è Kate che dal quel momento verrà tormentata da angosciosi incubi. Cercando di ricostruire il loro matrimonio e la loro vita, Kate e John decidono di adottare un bambino, così si recano all'orfanotrofio locale, dove rimangono impressionati dalla piccola Esther. Dopo che Esther s‘è trasferita a casa Coleman, quello che sembrava un nuovo inizio si trasforma in un incubo: la piccola nasconde dietro il suo aspetto angelico un lato inquietante che genererà eventi atroci ed inspiegabili.

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