E' morto ieri Beppe Antonini "Ciao Comandante Andrea".

Attualità 3

“Ciao Comandante Andrea”.
E' morto ieri mattina il partigiano Beppe Antonini, combattente per la libertà, uomo di cultura, amministratore onesto, persona di grandi ideali e valori.

Un esempio per i giovani, che da lui hanno imparato il significato della parola libertà.

Pisano di nascita, classe 1920, 89 anni compiuti lo scorso 11 aprile, proveniva da una famiglia antifascista. Operaio alla Piaggio di Pontedera, antifascista nel movimento clandestino, militante del PCI, fu anche arrestato per attività antifasciste e liberato il 25 luglio del 1943.

Durante la Resistenza è stato Commissario Politico e poi Comandante, con il nome di “Andrea”, della Brigata Ugo Muccini di Tenerano. A Viareggio è stato anche presidente dell'APT e attualmente era presidente dell'Anpi Versilia e membro del Consiglio regionale e nazionale dell'ANPI.

A dare, con immensa tristezza, l'annuncio della sua morte, per malore, è stata ieri mattina Didala Ghilarducci, La camera ardente, che è stata allestita nel pomeriggio nella sede dell'Anpi di Viareggio, sarà aperta per chi vorrà salutare il Comandante Andrea fino a oggi alle 16.

“Mancheranno le sue parole, le sue lucide interpretazioni della realtà, i suoi costanti richiami ai giovani perchè non dimentichino mai di onorare i loro nonni che hanno sofferto lottando per permettere loro di non dover mai chinare la testa”.

E mancheranno i suoi interventi pubblici il 25 aprile e il 1 maggio, come maestro di vita, “uno degli ultimi testimoni di come è nata la democrazia e lo stato italiano”. A ricordarlo con affetto è Milziade Caprili. “L’antifascismo era Il cemento su cui aveva costruito una solida esperienza di uomo di partito e delle istituzioni. Beppe era un vero comunista italiano,un quadro Togliattiano che faceva dell’unità tra le forze di sinistra e popolari la bussola di tutto il suo orientamento politico. Anche nelle ultime e travagliate vicende dei comunisti italiani aveva sempre evitato con cura di alimentare lo spirito di scissione e di contrapposizione di cui si è cibata la sinistra italiana e con i risultati che sono amaramente davanti a tutti.

Per quelli della mia generazione che si avvicinarono al Partito Comunista Italiano alla fine degli anni ’60 Beppe era non solo il mitico comandante Andrea ma anche un compagno disponibile alle curiosità politiche di noi giovani di allora. Ci mancherà. Mancherà alla città che aveva rappresentato in Consiglio Comunale e in molte associazioni cittadine”.

Alla moglie e ai figli Riccardo e Alessandro le più sentite condoglianze.
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IL CORDOGLIO DELLA PROVINCIA DI LUCCA

L’amministrazione provinciale esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Antonini, presidente dell’Anpi di Viareggio.

“Con lui se ne va uno dei protagonisti della Resistenza – afferma il vicepresidente della Provincia di Lucca Patrizio Petrucci –. La nostra gratitudine va al partigiano che si batté per la riconquista della libertà dal giogo nazifascista, al membro dell’Anpi che per molti anni si è impegnato per la difesa e la trasmissione del patrimonio storico, etico e civile che la Resistenza rappresenta, e anche all’uomo appassionato e generoso, sempre attivo e presente nella vita pubblica da lui animata e arricchita fino all’ultimo”.

La Provincia di Lucca si recherà alla camera ardente allestita nella sede dell’Anpi della Versilia con una delegazione di amministratori guidata dal vicepresidente Petrucci (il presidente Stefano Baccelli è all’estero per una missione istituzionale - ndr) .
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PRESIDENTE DELLA REGIONE MARTINI: "Antonini, un esempio nella battaglia della civiltà»

«Con profonda tristezza ho appreso della scomparsa di Giuseppe Antonini, il valoroso “Comandante Andrea” della brigata Ugo Muccini che scrisse pagine indimenticabili della Resistenza e della storia della Toscana e dell'Italia.» Queste le parole del presidente della Regione, Claudio Martini, alla notizia della scomparsa di Giuseppe Antonini, 89 anni, originario della provincia di Pisa, che durante la Resistenza operò in Toscana nelle zone di Massa e Carrara ed era stato poi presidente dell'Anpi della Versilia.
«La Toscana ha sempre tenuto alto – ha proseguito Martini - il significato della Resistenza e dei valori di libertà, di democrazia e di pace che i suoi protagonisti ci hanno lasciato in eredità. Oggi, anche a nome della giunta e di tutta la Toscana, siamo vicini con grande affetto e gratitudine alla famiglia di Anto nini. Il nostro impegno sarà sempre quello di portare avanti – ha detto ancora il presidente - la battaglia di civiltà che uomini come “il comandante Andrea” ci hanno insegnato con il loro esempio. La difesa e l'affermazione dei valori che anche attraverso la Resistenza sono diventati principi fondamentali della Costituzione italiana – ha concluso Martini - sono sempre quantomai attuali».
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LA PRESIDENZA E SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

CIAO “ANDREA”

Con la scomparsa di Giuseppe Antonini “Andrea” il Paese intero perde un simbolo importante della Guerra di Liberazione. Coraggio, intelligenza tattica, umanità, amor di patria sono le qualità che non lo hanno mai abbandonato neanche dopo la sua attività partigiana (fu comandante della Brigata Ugo Muccini che operò a la Spezia, Massa e Carrara) quando diresse senza risparmio di energia organizzativa e tensione unitaria l’ANPI della Versilia.

Ciao Comandante “Andrea” il ricordo delle tue imprese e della tua passione per la libertà ci accompagnerà sempre.




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3 commenti

  1. pierangelo domenica 11 ottobre 2009 alle 02:11:22

    Premetto che della notizia della scomparsa del "comandante" Antonini non fa su di me alcun effetto,eccetto pensare che Italia sarebbe stata se avessero poi comandato certi campioni della liberta',basta chiedere ai polacchi,ungheresi,bulgari, cecoslovacchi,etc.etc.Quello che invece mi colpisce sono le dichiarazioni della "grande" Didala,che in un impeto di giovanile memoria,ricordando le gesta guerresche e fondamentali per le sorti della guerra,ha avuto l'ardire di dichiarare alla tv che anche ora si deve combattere perche' in fondo non siamo tanto liberi....!!! La venerabile eta' di questa nostrana guerrigliera impone un doveroso e rispettoso silenzio ,ma solo per l'eta',comunque anche per Lei vale il discorso di prima,rifletta bene cosa sono state le ideologie per le quali i validi rappresentanti che adesso si stanno estinguendo di cause naturali hanno diffuso il credo e le idee.Solo questo,proprio per l'eta'.

  2. mario ceragioli venerdì 9 ottobre 2009 alle 23:11:09

    voglio esprimere alla famiglia Antonini, e all'ANPI, e alla grande Didala i miei più sinceri, commossi e sentiti sentimenti di cordoglio per la scomparsa del Partigiano Andrea, esempio raro, di alti sentimenti di libertà di democrazia, di partecipazione, di fedeltà al Paese e alle sue Istituzioni fondative.
    Mario Ceragioli

  3. Fabiano venerdì 9 ottobre 2009 alle 12:01:26

    Beppe Antonini nei suoi interventi portava sempre come esempio l'unità delle forze democratiche durante la lotta antifascista. Credo sia più che mai attuale il suo messaggio.Ciao Beppe

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