Si è costituito spontaneamente il conducente dell'auto pirata che ha investito e ucciso Walid Abidi

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Si è costituito ieri, in tarda mattinata, presentandosi spontaneamente alla Caserma dei Carabinieri di Viareggio, l'investitore di Walid Abidi, il tunisino trovato cadavere alle prime luci dell' alba di sabato scorso sul viale dei Tigli.

A.B., un trentatreenne residente in Versilia, accompagnato dal suo avvocato di fiducia, ha confessato ai militari dell' Arma di essere il responsabile dell' investimento, e del decesso, ed è stato denunciato a piede libero all' Autorità Giudiziaria dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radio Mobile diretto dal tenente Fabio Truddaiu e da quelli della stazione di Torre del Lago, diretta dal maresciallo Fulvio Starace.

L'accusa, doppia, è quella di omicidio colposo e di omissione di soccorso. “Le dichiarazioni rese dal giovane, che si è presentato al comando, hanno trovato pieno riscontro nelle nostre indagini e in quelle svolte dagli inquirenti al termine dell'autopsia effettuata lunedi mattina – ha fatto sapere il maggiore Andrea Pasquali. L'appello a costituirsi, lanciato dai carabinieri attraverso i mass media, ha ottenuto il fine sperato: “se non si fosse presentato spontaneamente, e fossimo stati noi a rintracciarlo, il conducente sarebbe finito in carcere”.

La caccia al pirata era infatti aperta a 360 gradi. Il comandante della Compagnia, dopo il ritrovamento ai bordi del viale dei Tigli di pezzi del paraurti, aveva infatti diramato alle Forze dell'Ordine di tutto lo stivale la marca e il modello dell'auto investitrice, una Citroen C3 nera. “Non solo – ha precisato Pasquali – ci eravamo messi in contatto sia con tutte le carrozzerie della zona sia con la casa automobilistica, nel caso fosse stato ordinato il pezzo di ricambio”.

La salma del Walid Abidi, a conclusione degli esami autoptici richiesti dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Lucca, Giuseppe Amodeo, è stata messa a disposizione ai familiari per le esequie.

Letizia Tassinari.

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