"Ti buttiamo giù la porta se non apri e non mi rendi le chiavi della macchina". Il marito e il cognato alla sbarra per minacce per ingiurie
Cronaca giovedì 12 novembre 2009 0Una separazione difficile è finita, come molte altre, in un'aula penale. Pomo della discordia una macchina.
Lui, forse, non ha mai accettato che il matrimonio fosse finito, e la donna, in poco tempo, ha dovuto presentare ben tre denunce nei confronti del separando coniuge, tutte sfociate in altrettanti rinvii a giudizio.
Ieri, davanti al Giudice di Pace di Viareggio, la giovane donna si è anche costituita parte civile con il suo legale, l'avvocato Marco Massara. L'ex marito, A.S., un camaiorese di trentatrè anni, invece era alla sbarra, imputato di minacce e ingiurie assieme al cognato, F.G.. Entrambi difesi dall'avvocatessa Lara Boldrini del Foro di Massa.
“Ti buttiamo giù la porta se non apri e mi ridai le chiavi della macchina”, sarebbe stata la minaccia alla moglie, accompagnata da epiteti irripetibili e dall'ulteriore minaccia che se l'avesse trovata per strada l'avrebbe “spiaccicata”.
Spaventata la donna aveva telefonato al suo legale e ai Carabinieri. L'auto in questione, una Citroen Berlingo, era stata acquistata dal marito, ma i due coniugi erano in regime di comunione dei beni, perciò era di entrambi. Non solo, oltre al fatto che era la donna ad averla sempre usata, per recarsi al lavoro, era lei a pagarla, con un finanziamento le cui rate erano addebitate sul suo conto corrente.
La questione dell'eventuale restituzione dell'autovettura, avendo il marito la disponibilità di un'altra macchina, una Range Rover, e di uno scooter, era poi oggetto di trattative della separazione giudiziale, ancora in corso.
Esperito il tentativo di conciliazione tra le parti, andato a vuoto, e deceduto l'unico testimone dell'accusa, il magistrato ha rinviato all'udienza del 14 aprile 2010 la testimonianza della parte offesa e l'esame degli imputati.
Letizia Tassinari.
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