Investe 780 mila euro ma il promotore sparisce nel nulla. Madre e figlio, accusati di truffa aggravata, patteggiano

Cronaca 2

Ghost money: i soldi ormai sono diventati un fantasma. Volati, spariti nel nulla.

La mega truffa, costata ad una signora benestante residente a Pietrasanta la bellezza di settecentottantamila euro, si è chiusa ieri mattina in Tribunale a Viareggio per i due imputati, madre e figlio, C.C. e M.R., difesi dall'avvocato Flavio Bulleri del Foro di Pisa, ed entrambi contumaci, con un patteggiamento ad un anno e sei mesi, e pena sospesa.

I due, che erano accusati di truffa aggravata, se la sono cavata con la condanna al pagamento delle spese processuali, anche della parte offesa, che pur essendosi costituita in giudizio per il risarcimento dei danni, dando mandato al suo legale di fiducia Nunzia Castellano, non rivedrà nemmeno un centesimo della somma persa.

Il fattaccio risale al 2004, quando la signora pietrasantina, fidandosi di una amica, una cartomante molto conosciuta per i suoi programmi televisivi su alcuni canali italiani, e che durante le vacanze estive viveva in una casa in affitto in Versilia, le aveva raccontato del figlio e della sua attività di promotore finanziario, convincendola ad investire delle somme di denaro.

Gli interessi “promessi” erano interessanti, il 10%, tasso questo che nessuna banca avrebbe potuto offrire, e meno che mai garantire, e l'affare andò in porto. Forse per far vedere che l'investimento andava bene, in un primo momento il promotore pagò alla donna alcune cifre, in totale trentamila euro.

E di questo esistono un paio di ricevute. Poi più niente: i due, madre e figlio, erano addirittura spariti dalla circolazione. Introvabili e irrintracciabili. Il sospetto dell'inganno, e che i trentamila euro versati alla investitrice altro non fossero che un “reso” sulla somma totale versata, uno specchietto per le allodole, tanto per lanciare del fumo negli occhi e fugare ogni dubbio, portarono la ricca signora a presentare, tramite il suo legale, una denuncia per truffa.

Il promotore, solo da un mandato trasmesso al proprio legale attraverso il Consolato, si è appreso essere ormai in Brasile. La madre, invece, è stata rintracciata solo per caso, perchè fermata e identificata dalla polizia al confine con la Svizzera.

Letizia Tassinari.

2 commenti

  1. claudio giovedì 19 novembre 2009 alle 14:38:53

    non è solo un problema di legge ma anche di bischeri esosi

  2. OZIO giovedì 19 novembre 2009 alle 10:39:38

    Questa è la giustizia italiana!!!!!!!!!!!! Che vergogna!

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