Si finge assicuratore e chiede i soldi di una rata di una polizza: grazie alla badante che prende la targa l'uomo finisce sotto processo

Cronaca giovedì 19 novembre 2009 2

Si era presentato al cancello dell'elegante villetta di Stiava, e si era finto un assicuratore, chiedendo la somma di ottocento euro. Ma i gli uomini dell'Arma lo hanno smascherato.

“Sono venuto a riscuotere la rata del premio di una polizza intestata al figlio della signora”, aveva detto alla badante rumena, che in quel momento era sola in casa. Ma la donna, dopo un primo tira e molla, si era insospettita, rifiutandosi di dare il denaro a quello sconosciuto senza prima aver parlato con la sua datrice di lavoro.

“Torni un'altra volta – le aveva risposto. Ma intanto aveva preso il numero della targa della macchina che l'uomo aveva parcheggiato di fronte all'abitazione. E appena lo sconosciuto assicuratore si era allontanato era andata alla caserma dei Carabinieri di Massarosa raccontando l'accaduto al maresciallo Mario Trazzera, comandante della Stazione. Inserendo il numero di targa a terminale i data base del Pubblico Registro Automobilistico avevano fornito il nome del proprietario del mezzo, S.P., di trentasette anni, residente a Montecatini Terme.

Dagli archivi telematici delle Forze dell' Ordine era poi emerso che il sedicente assicuratore era persona nota, per precedenti analoghi. Estrapolata la foto segnaletica e fatta vedere alla badante, l'uomo era stato riconosciuto come colui che si era presentato alla porta della villetta per cercare di riscuotere la rata. Denunciato per il reato di tentata truffa, S.P. è stato rinviato a giudizio e ieri mattina, al tribunale di Viareggio, è iniziato il procedimento penale a suo carico.

Primo teste sentito il maresciallo Andrea Navari,che aveva condotto le indagini, ma il processo è stato aggiornato a nuova udienza: il 4 giugno del prossimo anno al processo sarà riunita una seconda denuncia, presentata nei confronti nell'imputato per un un caso simile.

Letizia Tassinari.

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2 commenti

Lucrezia Corsini giovedì 19 novembre 2009 alle 19:14:12

Scusi, ma visto che qui, come sul Corriere della Versilia, il suo nome non è stato scritto, hanno avuto l'accortezza di mettere solo le iniziali, proteggendo la sua privacy, come mai si è firmato?
peluso giovedì 19 novembre 2009 alle 12:24:17

la persona che scrive o commenta e salvatore peluso l'indagato.quindi la signora rumena di cui badante non sapendo con chi doveva rifarsi ho per avere il premio avita per restare in italia si e segnata il mio numero di targa perchè io passando di la avevo vista la sig. urlare,io allora lavoravo come libero professionista con partita iva per ditta lavazza grande distribuzione e culligan distributori di acqua chiedendo cosa era successo.lei inizio ad accusarmi di essere io il truffatore io volevo solo capire cosa gli stava accadendo ed invece mi ritovo con 2000 euro di spese di avvocato il mio nome e cognome siu giornale e con il rischio di essere accusato di altri reati analoghi.io non ho precedenti specifici quindi citerò per danni tutti quelli che oggi 19 11 2009 anno scritto il mio nome e cognome sù tutti i quodidiani locali per la toscana solo il tempo di fare un giro sù internet grazie di tutto

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