Aldo Spoldi firma il Premio Carnevalotto 2010
Carnevale domenica 14 febbraio 2010 0Alle 11,30 presso la Fondazione Carnevale di Viareggio sarà presentata l’opera dell’Artista Aldo Spoldi, una tavola vivace realizzata con tecnica mista che rappresenta un carro mascherato abitato e gestito da diversi personaggi virtuali; unite in una società spettacolo le identità mascherate guidano il carro verso un mondo nuovo.
Quella del Premio Carnevalotto è una tradizione consolidata per il Carnevale di Viareggio, la Fondazione Carnevale colleziona infatti dal 1987 opere di artisti tra i più importanti del panorama contemporaneo.
1987 G. Pomodoro 2001 J. Tilson
1988 S.Matta 2002 C. Hsiao
1989 P.Cascella 2003 U. Nespolo
1990 P. Dorazio 2004 L. Alinari
1991 G.Dova 2005 A. Possenti
1992 C. Pozzati 2006 M. Shafik
1993 E. Tadini 2007 G.Fioroni
1994 B. Ceccobelli 2008 W. Valentini
1996 I. Mitoraj 2009 A. Carmassi
1996 A. Pomodoro 2010 A. Spoldi
All’evento voluto e promosso dalla Fondazione Carnevale di Viareggio e dallo Studio Saudino sarà presente anche Giorgio Marconi il presidente e direttore della Fondazione Marconi Arte Moderna e Contemporanea a cui fanno capo alcuni importanti fondi e collezioni di artisti del ‘900 quali Valerio Adami, Enrico Baj, Gianni Colombo, Sonia Delaunay, Lucio Del Pezzo, Bruno Di Bello, Lucio Fontana, Richard Hamilton, Hsiao Chin, Man Ray, Louise Nevelson, Giulio Paolini, Gianfranco Pardi, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Aldo Spoldi, Emilio Tadini, Joe Tilson e Giuseppe Uncini.
Biografia dell’artista
Aldo Spoldi, nato a Crema nel 1950, si forma al Liceo Artistico e all'Accademia di Brera. Esordisce con una fase concettuale e comportamentista (performance 'Il naso', Milano 1968). Sperimenta con la fotografia presentando soluzioni derivate dalla 'narrative art' che avranno influssi sul lavoro pittorico successivo. Nella prima personale al Diagramma Inga Pin nel 1978 a Milano espone disegni in bianco e nero. Del 1978 le mostre allo studio Cannaviello di Milano e Roma. Presenta i pastelli del ciclo 'Il Circolo Pickwick'; nel 1979 i pastelli, le tempere sul tema de 'I dolori del giovane Werther'.
Nel 1981 le tempere di 'Mastro pulce' e gli oli de 'Le avventure di Gordon Pym'. Di R.Barilli la presentazione della personale milanese del 1981. Personaggi di noti racconti sono tradotti in modo sofisticato, con ironia leggera, in immagini semplici stilizzate, immediatamente riconoscibili che vengono frammentate e disseminate, e attraverso un'operazione di rimontaggio di nuovo articolate e collegate in un racconto intrecciato, giustapponendo le cornici sulla parete. Spoldi lavora con colori vivaci, stesi in campiture precise e uniformi, con tipico gusto per la manualità, facendo uso degli strumenti da artigiano. Con gli anni '80 alla crescente intensità del colore si accompagna una più libera stesura. Il suo lavoro è sfaccettato, accompagnato spesso da aforismi. Nel 1979 espone a 'Il Nuovo Contesto', curato a F.Caroli allo Studio Marconi di Milano e alla galleria De Foscherari di Bologna, opere di rilettura del pop art inglese. Nel 1980 partecipa a 'Linee della ricerca artistica in Italia 1960-80' a cura di N.Ponente al Palazzo delle Esposizioni di Roma, a 'Nuova Immagine -New Image' curata da F.Caroli alla Triennale di Milano a 'Dieci anni dopo. I Nuovi-nuovi' (con Salvo, Ontani, Faggiano, Mainolfi, Barbera, Benuzzi, Levini, Pagano, Jori, Salvatori) alla Galleria d'arte moderna di Bologna a cura di R.Barilli, F.Alinovi e R.Daolio, responsabili anche della mostra di New York 'The Italian Wawe'; espone a 'Fiat Lux' a cura di M.Vescono a Palazzo Cuttica di Alessandria. Nel 1981 espone alla selezioni della XI Biennale di Parigi, ad 'Arte - critica' alla Galleria d'arte moderna di Roma e a 'Magico-Primario', mostra curata da F.Caroli alla Galleria d'arte moderna di Ferrara e lavora a Celle per la Collezione Gori. Lo Studio Marconi di Milano diviene la sua galleria di riferimento fino ad oggi. Nel 1983 espone alla mostra di R.Barilli sui Postmoderni 'Iconici' al Centro Annunciata, a New York, Holly Solomon Gallery' e Miami, Carol Getz Gallery; nel 1985 da Fabjbasaglia a Bologna e da Daniel Templon a Parigi.
Esce un articolo di Lemaire su 'Opus international' n 92, 1984. Lavora ad opere in ceramica colorata: la prima scultura è dedicata a 'Pierino porcospino' appare presso la cooperativa Ceramiche di Imola nel 1986. Partecipa a varie rassegne di video-arte. Produce i testi e la completa ideazione della pièce teatrale 'Enrico il Verde', sorta di cabaret 'concettuale' ricco di suoni e luci, nato dallo sviluppo di un omonimo dipinto ad olio del 1985. In studi a carbone e abbozzi a tempera progetta i personaggi della performance presentata nel 1987 alla Rotonda della Besana di Milano dove sculture di ceramica colorata cantano, si muovono e leggono poesie, in uno spettacolo multimediale dai toni caricaturali e provocatori. L'esperienza è rinnovata nel 1989 al Museo Pecci di Prato con l'opera lirica 'Capitan Fracassa', dove sono protagoniste sculture di ferro verniciate a fuoco. Di F.Menna la prefazione alla raccolta di testi di Spoldi 'Bella ciao' nel 1986. Di rilievo il curriculum espositivo in gallerie private. Bibliografia: R.Barilli, F.Caroli, Aldo Spoldi. Enrico il Verde, opera lirica, catalogo della mostra, Milano 1987; A.Spoldi. Il museo degli umoristi, catalogo mostra, Milano, Studio Marconi 1994.
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