A Viareggio arriva Oviesse. Prenderà il posto di Upim

Attualità 7

Chiuderà il prossimo mese il negozio Upim sul Lungomare viareggino.
Al sostituirlo sarà Oviesse, nota catena di negozi di abbigliamento per uomo, donna e bambino appartenente al Gruppo Coin.

Il cambio avverrà durante il mese di aprile... intanto i clienti sono in coda per approfittare della svendita in corso al negozio.

Intanto a Lucca si mobilita anche la Filcams Cgil.
Il gruppo Coin Oviesse ha acquistato il gruppo, e su Lucca stanno licenziando tutti i dipendenti. “Abbiamo ricevuto ieri sera la comunicazione da parte di Upim con cui dichiara l’intenzione di chiudere definitivamente il negozio di Lucca e di licenziare i 16 dipendenti, perché la mobilità è solo un termine tecnico per non dire licenziamento – afferma il segretario provinciale Massimiliano Bindocci.

Il gruppo COIN Oviesse è diventato recentemente titolare delle quote di UPIM srl, con i circa 150 punti vendita in Italia. “Con un accordo sindacale nazionale sostanzialmente era stato stabilito che sarebbero state mantenute le solite condizioni a tutti i dipendenti – afferma il sindacalista. Tra i primi negozi Upim in Italia che cambieranno insegna c’è proprio il negozio di Lucca, che diventerà Oviesse Industry, i cui lavori di ristrutturazione sono già partiti. “Non si tratta nè di cessione nè di vendita di ramo d’azienda, ma solo di cambiamento del titolare delle quote societarie di Upim srl, pertanto la continuità del rapporto di lavoro non dovrebbe essere in discussione”.

L’azienda , qualche giorno fa, ha chiesto di incontrare la Filcams CGIL, unico sindacato presente in azienda a Lucca insieme ai dipendenti, e “in quella sede ha preteso che si accettino condizioni peggiorative del CCNL in termini di orari, e che i part - time firmino nuovi contratti dove non è nemmeno specificato l’orario, altrimenti, non lo dice subito, ma lo fa capire, ed adesso lo scrive….licenzia tutti”. Il sindacato ha chiesto di rinnovare l’incontro, ma “l’azienda ha convocato di fatto i dipendenti senza le organizzazioni sindacali. In questo caso nessuno accetta di firmare delle condizioni che definiremmo vessatorie”. L’azienda ha deciso però di chiudere il negozio di Lucca definitivamente ed ha dichiarato di fermare i lavori di ristrutturazione.

“E’ un esempio chiaro di ricatto occupazionale – chiosa Bindocci -, abbiamo visto aziende licenziare perché c’è la crisi, aziende che licenziano per colpe gravi dei lavoratori, aziende che licenziano perché purtroppo trasferiscono all’estero le produzioni, , ma aziende che licenziano per dispetto ai dipendenti è la prima volta”. Secondo il segretario provinciale della Filcams Cgil si tratta di “un livello di imbarbarimento delle relazioni sindacali mai visto nel commercio, il licenziamento usato per dispetto o come arma di ricatto per far accettare ai dipendenti condizioni peggiorative del Contratto Nazionale e dei contratti individuali in termini di orari”. “Credo – aggiunge il sindacalista - che l’intera cittadinanza debba rispondere a chi viene da fuori e vuole imbarbarire il salotto buono della città”. L'appello è rivolto alle amministrazioni locali, Comune e Provincia, per attivarsi per recuperare immediatamente un confronto con l’azienda, “perché il confronto sugli orari non può mettere sul lastrico oltre 15 famiglie”. “La nostra intenzione, e quella di chi vi lavora, è di recuperare il confronto con l’azienda e risolvere la questione, l’atteggiamento aziendale rende tutto più difficile e dimostra l’assenza di rispetto nei confronti dei dipendenti come addetti e come persone.

Lavoreremo in tutti i modi per trovare una soluzione e per uscire dalla logica del dispetto ed arrivare a quella del confronto, ma la mancanza di etica e di senso di responsabilità mostrata dall’azienda è un dato preoccupante”. Già in settimana prossima è previsto un ordinamento regionale Upim Oviesse con l’indizione di probabili iniziative di sciopero in tutta la Toscana, e l’incontro con l’azienda è già stato chiesto.






7 commenti

  1. viareggino martedì 9 marzo 2010 alle 17:12:50

    oviesse si ikea no mi volete spiegare che differenza fa?

  2. ailina lunedì 8 marzo 2010 alle 20:14:02

    No non sono arrabbiata e contraccambio gli auguri, ma veramente se ne sai di più vorrei sapere perchè mi interessa.Ciao!

  3. rossana lunedì 8 marzo 2010 alle 20:03:46

    siamo d accordo oggi il lavoro purtroppo è un problema per tanti,non volevo iniziare una discussione,solo mi dispiaceva sentir dare un giudizio superficiale senza che magari si conoscano le problematiche.
    Spero che tu non sia arrabbiata con me,non era niente di personale!!ti saluto e colgo l occasione per farti gli auguri per la festa delle donne!!!almeno un pò di solidarietà tra noi..ci vuole..

  4. ailina lunedì 8 marzo 2010 alle 19:21:00

    Dalla notizia si evince una controversia a livello di orario.Se ne sai di più spiegami....

  5. Rossana lunedì 8 marzo 2010 alle 16:50:04

    rispondo a ailina:l ignoranza è una brutta bestia!!!! parli e non sai neanche che cosa stai dicendo...oltre a non conoscere la sitazione molto probabilmente..credo che nessuno abbia parlato di lavorare meno e guadagnare di più..ma di tutt' altro..

  6. ailina domenica 7 marzo 2010 alle 22:06:59

    Ma io dico, con la crisi che c'è e la mancanza di lavoro che incombe è il caso di farsi tanti problemi per gli orari di lavoro? Il lavoro è lavoro e non penso proprio che li farebbero lavorare di notte o ad ore impossibili. Io credo che ci sarebbero persone che farebbero i salti dalla gioia se avessero la possibilità di entrare a lavorare lì e questi cosa vogliono? Lavorare meno e guadagnare di più? coi tempi che corrono.....

  7. manuela domenica 7 marzo 2010 alle 19:16:42

    Questi sono pazzi!!!!

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