Versilia by night, come è cambiato il modo di divertirsi tra i giovani

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“Discoteche? No, grazie...non le frequento”. Lucrezia, Filippo, Stefano, Ginevra, Claudia, Alessia... Tutti poco più che ventenni rispondono all'unisono che la “disco” non fa per loro. Certo, quando avevano 14 – 15 anni qualche puntatina ce l'hanno fatta, ma ora non più.

Non solo perchè costa troppo - il biglietto di ingresso parte da un minimo di 20 euro con una bevuta - ma per la musica che a loro dire è “non ballabile”. Come è cambiato il divertirsi nella Versilia by night? “Tra i teenagers ballare va ancora molto di moda e in discoteca ci vanno eccome”. A rispondere è un'icona della consolle, Tore, al secolo Salvatore Romani, che ha aperto a Il Nuovo Corriere la porta della sua casa in Darsena, vista su Torre Matilde. Carnevalaro e viareggino DOC, Tore è un Dj di lungo corso, navigato, che ha iniziato la sua carriera nel lontano '77, quando a Viareggio si ballava ancora sul Santa Monica, un vecchio galeone ormeggiato sulla banchina del porto, sotto alla Madonnina, per poi passare al Seven, al Faruk e al Frau. “Basta affacciarsi nei vari locali della costa, dal Nabilia alla Capannina di Franceschi, per rendersi conto che le discoteche tirano sempre – precisa -, ma per quelli più grandi è vero, i locali di tendenza sono altri”. “Preferisco un pub che faccia musica live, o posti dove si balla ma che fanno anche spettacolo come il Mamamia e lo Stupid!A di Marina di Torre del Lago – sostengono molti giovani viareggini, tutti etero, ma che nei due locali gay friendly della frazione pucciniana trascorrono i fine settimana della stagione estiva.

La Versilia degli anni ruggenti, con le discoteche più famose dello Stivale, è insomma“disdegnata” dai più. “La voglia di divertirsi è cambiata come cambia tutto – afferma Tore -, a fine anni '70 e per quasi tutto il decennio degli anni '80 le discoteche si riempivano solo il sabato sera, e la domenica pomeriggio come al Cavalluccio, oggi ci sono più alternative di divertimento, la varianti di svago sono molteplici”. I fans della discoteca fino all'alba però ci sono e come nel passato, niente di nuovo sotto il sole o sotto le stelle, si va a ballare anche per “cuccare”. Ci si mette in mostra, forse si ostenta anche...con la speranza che sulla pista, complice la musica, basti uno sguardo. Come la mettiamo con lo sballo? “ Io non bevo e non fumo, mi sono fatto una sola canna da ragazzo e ho dormito per 24 ore – confessa il noto Dj che dalla prossima settimana allieterà gli apericena al calar del tramonto sul pontile del Lido -, ma l'alcol e la droga, problemi di sempre, non sono sinonimo di discoteca, chi si fa arriva già fatto”.

Il futuro del divertimento? “Gli open bar, dove la musica non manca...e non è obbligatoria la consumazione... anche se sono convinto che la discoteca non morirà mai”. Parola di Tore, con una vita trascorsa dietro alle consolle - “mi batte sempre il cuore come fosse la prima volta, e quando vedo la gente in pista che balla ho i brividi sulla pelle” -, cuffie alle orecchie e una passione per la musica che lo ha reso, e lo rende, speciale.

L.T.

6 commenti

  1. Tifoso lunedì 18 aprile 2011 alle 10:23:46

    @Alex ehò se voi la gnocca paghi xD...secondo me è tutto marketing se le donne non pagano ne vengono di più..più donne più maschi arrapati che accorrono per avere la loro fetta di gnocca semplice

  2. ha ha venerdì 15 aprile 2011 alle 23:41:32

    il maschio e' un vero cretino:
    gli occorre nove mesi per uscirci e poi spende il resto della sua vita per rientrarci

  3. Eddai.. venerdì 15 aprile 2011 alle 14:30:28

    @ Claudia:
    ..poi parliamo di parità tra i sessi...

  4. Alex venerdì 15 aprile 2011 alle 14:22:19

    Grazie al...cavolo che ci andate tutte a ballare...per voi donne i biglietti delle discoteche son tutte gratis entro mezzanotte o anche l'una (momento di massima affluenza)
    Andate in piazza per la parita' di trattamento, ma ai benefits della topa non rinunciate...mha!
    Cosi alla fine i soldi persi li devono recuperare caricando il biglietto degli uomini fino a 25 euro...se questa non e' discriminazione sessuale...siccome siamo uomini abbiamo piu' soldi da spendere?

    E badate bene, io in discoteca in versilia ho smesso di andarci per ben altri motivi, uno fra tutti, la maleducazione degli staff.

  5. Vittoria venerdì 15 aprile 2011 alle 12:27:14

    bella mi versiliaaaaaaaa!!!!

  6. claudia venerdì 15 aprile 2011 alle 11:03:10

    Io vado sempre a ballare invece.... c'è di quei locali in versilia!!! poi non è vero che si paga.... le donne in genere non pagano mai in lista!

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