La chiesetta di Campo all’Orzo diventerà patrimonio comunale

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La chiesetta di Campo all’Orzo sarà acquisita al patrimonio del Comune di Camaiore.
Ad annunciarlo è il Sindaco Giampaolo Bertola, che ha già dato mandato agli uffici competenti di procedere con gli adempimenti necessari:

“Stiamo parlando del fabbricato realizzato all’inizio del ‘900 dalla comunità di Campo all’Orzo e utilizzato nel tempo sia per lo svolgimento di funzioni religiose sia come ritrovo in occasione di festività solenni. Purtroppo l’immobile è stato in seguito abbandonato e ha perso queste prerogative di carattere religioso; oggi rimangono le pareti perimetrali. Una volta acquisita la struttura, saremo in grado di procedere a un’importante ristrutturazione, con la messa in sicurezza dell’esistente e la realizzazione di una nuova copertura.”

In catasto non risulta nessun intestatario della proprietà, per cui sarà necessario svolgere indagini presso l’archivio di stato e la conservatoria dei registri immobiliari.

Un’operazione questa non isolata, ma che si inserisce nel progetto di recupero e di valorizzazione del territorio montano, avviato da tempo dall’Amministrazione Bertola, con varie iniziative per favorire la fruizione e la frequentazione da parte dei numerosi appassionati.
Sempre nella zona di Campo all’Orzo, infatti, recentemente è stata acquisita la “Baita Verde”, concessa in uso all’Associazione “Amici di Campo all’Orzo”, che ne sta curando il restauro.
“Il prossimo anno la baita verrà dotata di posti letto – anticipa Bertola – e potrà così ospitare turisti, escursionisti, visitatori, diventando inoltre meta per soggiorni e vacanze di ragazzi e anziani. Insomma, anche il Comune di Camaiore avrà a disposizione una struttura ricettiva e di ristoro in montagna.

Mi auguro che anche la chiesetta possa diventare presto patrimonio comunale, così da restituire ai cittadini un pezzo importante della nostra storia, che riveste per la comunità un grande valore storico e affettivo.

Il nostro intento è quello di recuperare la struttura, per destinarla poi a una funzione ricettivo – turistica, importante per lo sviluppo del turismo montano e più in generale per la valorizzazione del territorio collinare.”

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