La vita disperata di Paolina Bonaparte e gli ultimi anni a Viareggio
Cultura giovedì 26 maggio 2011 0Questo pomeriggio alle ore 18.00 a Villa Paolina Rossella Martina racconta:
La vita disperata di Paolina Bonaparte e gli ultimi anni a Viareggio
Nella villa fatta costruire proprio dalla sorella di Napoleone, la storia di una donna che ha avuto tutto e a cui tutto è stato tolto
Una donna ricordata per la sua bellezza e per i suoi capricci, per i troppi amanti e per le spese folli in abiti e gioielli.
Ma è solo una parte della verità.
Paolina Bonaparte vedova Leclerc e poi principessa Borghese, è stata anche una sorella fedele, leale e generosa nella buona e nella cattiva sorte, una moglie indomita e coraggiosa, una vedova affranta, una madre disperata di fronte alla morte del suo unico bambino.
Una perdita che non riuscirà mai a superare e che la allontanerà dal secondo marito, il principe Camillo Borghese, accentuando la sua congenita insoddisfazione, l’insofferenza e le malattie che accompagnarono la sua esistenza e che la condussero alla morte quando non aveva ancora 45 anni.
Proprio gli ultimi cinque anni della sua vita sono quelli che la legano a Viareggio, alla villa da lei voluta sul mare là dove si diceva fosse stato trovato il corpo del poeta Shelley. E’ qui che si consuma l’ultimo grande amore di Paolina, quello con il compositore Giovanni Pacini, al tempo famosissimo, molto più giovane di lei e molto meno innamorato. Anni di tormento testimoniato da lettere strazianti scritte da Paolina a ‘Nino’, come lei chiamava Pacini, che spesso non si degnava neppure di risponderle.
Un finale tragico che la pietà del marito Camillo, pur dopo lunghi anni di separazione, velerà di perdono e dignità.
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