La giunta chiede di insignire il comune di Pietrasanta di una ricompensa al merito civile
Pietrasanta sabato 8 ottobre 2011 0Attraverso la legge n. 658 del 20 giugno 1956, la giunta ha approvato l'attivazione delle procedure per insignire il Comune di Pietrasanta di una ricompensa al merito civile.
Le motivazioni sono chiare e importanti. “La comunità di Pietrasanta – si legge nel documento – ha dato un significativo contributo alla lotta contro il Nazifascismo con la militanza di numerosi cittadini nelle formazioni partigiane, nei ricostituiti reparti delle Forze Armate italiane, tra gli internati militari che opposero una tenace Resistenza senz'armi nei lager nazisti e il sacrifico di caduti per la Libertà”.
Come ben evidenziato dalle ricerche storiche fatte dall'Anpi, sezione Giono Lombardi, dal 1943 al 1945 la popolazione sopportò sofferenze e privazioni di ogni genere, anche per lo sfollamento obbligatorio imposto a gran parte del territorio dai comandi germanici per non parlare poi di quanti perirono nelle stragi nazifasciste avvenute nelle frazioni di Capezzano Monte, Valdicastello, Osterietta e in località limitrofe come Sant'Anna di Stazzema, Bardine San Terenzo, Filettole, Massa, Pieve di Camaiore (idealmente rappresentati dalla Medaglia d'Oro al Merito Civile Genny Bibolotti Marsili, trucidata a Sant'Anna il 12 agosto 1944).
Sempre in quegli anni, nonostante le difficilissime condizioni di vita in alcune frazioni, come Valdicastello e Capezzano Monte – dichiarate “zona bianca” dai nazifascisti – furono accolti migliaia di sfollati dalla Versilia e da zone circostanti, che andarono ad aggiungersi a quelli provenienti da Pisa, Livorno e La Spezia da tempo rifugiatisi nel territorio di Pietrasanta per sfuggire ai bombardamenti aerei.
La popolazione dette quindi tangibili prove di umana solidarietà dividendo quel poco che aveva con i profughi, sostenuta, per quanto possibile, dall'organizzazione di assistenza clandestina predisposta dal CLN insieme ad alcuni sacerdoti, tra cui i preti partigiani don Libero Raglianti e don Renzo Tognetti, rispettivamente Medaglia d'Oro e d'Argento al Merito Civile per la preziosa opera da loro prestata. Ancora nell'estate del 1944 circa 1.200 residenti furono catturati nel corso di frequenti rastrellamenti dalle SS naziste e costretti al lavoro forzato sulla Linea Gotica, in Alta Italia e in Germania, da cui 53 non fecero ritorno. E anche quando (ottobre 1944-aprile 1945), il territorio di Pietrasanta, veniva costantemente sottoposto al cannoneggiamento tedesco e pesantemente coinvolto nelle operazioni belliche, che provocarono la morte di civili ed il ferimento di alcune centinaia, la città accolse un gran numero di profughi che dal territorio apuano erano riusciti ad attraversare il fronte, trovando ospitalità presso famiglie locali.
Ma le vicende belliche portarono anche che alla completa devastazione dei paesi di Ponterosso, Strettoia e Vallecchia con ingenti danni materiali a edifici pubblici e privati, vie di comunicazioni, strutture agricoli, artigianali e industriali.
Anche dopo la guerra la nostra la città non trovò pace: infatti l'enorme numero di mine e ordigni bellici disseminati ovunque causarono morti e centinaia di feriti tra la popolazione e 5 caduti tra gli addetti alla Bonifica dei Campi Minati .
La memoria di questi fatti è sempre rimasta viva nella Comunità, con il suo patrimonio ideale della Lotta di Liberazione e il contribuito a diffondere una cultura di Pace e solidarietà tra i popoli.
Alla luce di tutto questo l'Amministrazione ha ritenuto doveroso attivare le procedure affinché il Comune di Pietrasanta venga insignito di una ricompensa al merito civile da parte del Signor Presidente della Repubblica.
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