A scuola si beve acqua del rubinetto
Pietrasanta sabato 28 aprile 2012 0Oltre 22 mila bottiglie in meno consumate in un anno, pari a 33 mila kg di plastica e a 45 metri cubi di rifiuti in meno prodotti nello stesso periodo. Questi i numeri che la Pietrasanta Sviluppo presenta da quando la società in house - che gestisce per conto del Comune di Pietrasanta il servizio di refezione scolastica - ha introdotto a mensa l’acqua in brocca.
L’utilizzo dell’acqua di rubinetto rientra nel progetto qualità fortemente voluto e promosso dalla Pietrasanta Sviluppo spa in collaborazione con il Comune, che prevede anche:
- numerosi alimenti biologici,
- un maggiore utilizzo di prodotti IGP,
- la filiera di approvvigionamento con tracciabilità sull’origine delle produzioni,
- l’introduzione di nuovi piatti molto appetibili per i bambini e ricette legate alle tradizioni gastronomiche locali e della Toscana,
- certificazioni di qualità specifiche per la sicurezza alimentare (ISO 22000:2005).
A partire dal mese di maggio, la Pietrasanta Sviluppo promuove una campagna di sensibilizzazione nelle scuole per informare insegnanti, alunni e famiglie della bontà della nostra acqua. Oltre alla distribuzione di cartoline e gadget ecologici, le iniziative in programma prevedono incontri informativi pomeridiani con le famiglie, materiali per gli alunni, percorsi didattici sull’acqua. Il partner tecnico del progetto - Gaia spa - illustrerà nelle scuole con i suoi tecnici le caratteristiche delle acque e degli acquedotti e gli esiti delle analisi che quotidianamente vengono condotte.
Il consumo di acqua del rubinetto è una scelta intelligente che tutela la salute dei figli e anche quella dell’ambiente. Tanti i motivi per sceglierla:
-perché è sana e buona
-perché è controllata costantemente
-perché rispetta l’ambiente e non fa uso di bottiglie di plastica
-perché è un bene comune da valorizzare e non sprecare
-perché è più economica dell’acqua in vendita
Gli italiani sono i maggiori consumatori di acqua in bottiglia e spendono quasi 400 euro l’anno a famiglia per acquistarla. Senza considerare il costo del trasporto, e relativo inquinamento, su gomma da una regione all’altra d’Italia.
“Proseguiamo nella nostra attività di offrire un servizio di qualità nella mensa scolastica – spiega Marco Bonuccelli, Presidente Pietrasanta Sviluppo spa - ma cerchiamo anche di essere un punto di riferimento per i bambini e le famiglie sull’educazione al benessere e alla salute alimentare. Servire a mensa acqua in brocca, rappresenta anche un modo per dare valore ad una risorsa collettiva, essere concretamente rispettosi dell’ambiente e insegnare a spendere meno e meglio”.
Per info
Per qualsiasi informazione sul servizio Mensa:
SPORTELLO AL PUBBLICO – presso Centro Cottura , Via Comunale 207- Strettoia
dal lunedì al venerdì - ore 9.00 alle 11.00 - Referente Paolo Bibolotti - Tel. 0584.799813
IL CONTROLLO DELL’ACQUA POTABILE IN VERSILIA
Notizie su acquedotti e controlli di Gaia spa
Il territorio versiliese è storicamente ricco di acque sotterranee: oggi sono presenti cinquantacinque acquedotti pubblici alimentati esclusivamente da acque di falda profonda, che rappresentano una garanzia di qualità organolettica e soprattutto di sicurezza igienico sanitaria rispetto alle acque di origine superficiale, pur se sottoposte a trattamenti di potabilizzazione.
Le fonti di approvvigionamento sono rappresentate da circa centocinquanta sorgenti e cinquanta pozzi. Il volume complessivo di acqua potabile fornita all’utenza è pari a circa 20 milioni di mc/anno per un consumo medio giornaliero di circa 54.000 mc/giorno.
Il controllo dell’acqua potabile viene svolto in modo permanente attraverso il monitoraggio dei punti di prelievo ed il campionamento delle acque distribuite secondo i criteri dettati dalla legge. L’Unità Funzionale Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’Azienda USL 12 di Viareggio programma annualmente una serie di sopralluoghi ispettivi e campionamenti presso le centoventidue fontane pubbliche individuate come punti ufficiali di controllo. Durante la stagione balneare la frequenza dei campionamenti viene proporzionalmente aumentata nelle aree a maggior incremento demografico.
Il controllo analitico dell’acqua potabile è basato su un sistema di controllo “routinario”, effettuato frequentemente, su un numero limitato di parametri (due parametri batteriologici e dieci parametri chimici), integrato da un sistema di controllo “di verifica”, meno frequente, ma effettuato su tutti i parametri analitici previsti dalla legge (quattro parametri batteriologici e cinquantaquattro parametri chimici).
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