Pietrasanta, sintesi della relazione al bilancio previsionale 2012

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L’impostazione del bilancio 2012 è coerente con gli obiettivi del patto di stabilità che prevede per il Comune di Pietrasanta debba un saldo positivo di 3.842.452 euro.

Sarà necessario quindi attuare una importante manovra di riduzione degli impegni di spesa per quanto riguarda la parte corrente e dei pagamenti per quanto riguarda la parte in conto capitale oltre che, a maggior ragione, dar seguito al consistente piano delle alienazioni che abbiamo messo in campo a copertura del disavanzo di amministrazione derivante dalla gestione dei residui inesigibili degli anni 2002-2008.

I NUMERI DEL BILANCIO

Il Bilancio 2012 pareggia per la parte corrente in 38.403.857 Euro. Dato dolente è quello dei trasferimenti che vengono completamente azzerati (con l’eccezione dell’ex Fondo sviluppo investimenti pari a 194.155 Euro): passano infatti da 4.652.150 Euro del 2011 a 0 Euro.
Da un lato quindi viene trattenuta dallo Stato gran parte dell’IMU, dall’altra vengono tagliati i trasferimenti: probabilmente ai Comuni si sta chiedendo troppo, sicuramente più che ad altre componenti della Pubblica Amministrazione.

Per quanto concerne le entrate tributarie l’Amministrazione ha operato al fine di contenere al massimo la pressione fiscale.

Relativamente all’addizionale IRPEF è stata aumentata l’esenzione totale per i redditi imponibili da 14.000 Euro fino a 14.500 euro, mentre al di sopra di questa soglia le aliquote sono scaglionate per fasce di reddito: i redditi inferiori a 28mila euro pagheranno di meno rispetto allo scorso anno. La volontà chiara è quella di tutelare i redditi più bassi.

Vorrei sottolineare che Pietrasanta presenta le aliquote IRPEF più basse della Versilia. A Massarosa nel 2012 le aliquote sono scaglionate (0,77% sui redditi a partire da 15.000 Euro), con soglia di esenzione fino a 14.350 euro. A Forte dei Marmi è applicata un’aliquota unica dello 0,8%, la soglia di esenzione è di 14.500 euro. A Seravezza l’aliquota è pari allo 0,8 sui redditi superiori a 28.000 Euro con esenzioni fino a 14.500 euro di reddito. A Viareggio l’aliquota era dello 0,8% nel 2011 con esenzioni fino a 13.000 Euro.

Per quanto riguarda l’IMU, l’Amministrazione ha voluto tutelare al massimo la prima casa e le relative pertinenze adottando l’aliquota base prevista dalla legge (pari allo 0,4%).
Per i fabbricati rurali strumentali, l’aliquota è dello 0,2% (la minima prevista dalla normativa).
Aliquota allo 0,76%:
• per l’unità immobiliare concessa in uso gratuito dal possessore ai suoi parenti in linea retta (figli e genitori)
• per le unità abitative locate con contratto registrato a soggetto che le utilizza a titolo di abitazione principale
• per i terreni agricoli
• per le aree fabbricabili
Si applica l’aliquota dello 0,86% all’unità immobiliare locata con contratto registrato a soggetto che la utilizza come prima casa e lo 0,89% sugli immobili adibiti ad attività produttive e commerciali. Per quanto riguarda gli immobili a disposizione (seconde e terze case) l’aliquota è pari all’ 1,06%.
L’obiettivo dell’Amministrazione è dunque quello di tutelare da un lato la prima casa e chi affitta ai cittadini residenti, dall’altro un occhio di riguardo è rivolto alle attività produttive che potrebbero, in un momento di crisi, subire dei contraccolpi importanti.

Per l'anno 2012, il pagamento della prima rata dell'IMU è effettuato in misura pari al 50% dell'importo ottenuto applicando le aliquote di base.

Andando a comparare queste aliquote IMU rispetto a quelle già deliberate dai comuni limitrofi che hanno approvato il bilancio si nota come a Pietrasanta verranno applicate le aliquote più basse. Seravezza ha deliberato lo 0,4% sulla prima casa e il 1,06 su tutti gli altri immobili; Massarosa lo 0,45% sulla prima casa e 1,06% su tutti gli altri immobili.

Per quanto concerne le altre entrate nessun aumento è previsto invece per la TARSU, suolo pubblico e imposta di pubblicità. Vorrei sottolineare come da un’analisi comparata sulle tariffe TARSU sulle abitazioni, applicate nella Versilia, Pietrasanta presenti l’aliquota più bassa (2,87 €/mq).

COMUNI->EURO/MQ
Pietrasanta 2,87
Forte dei Marmi 3,55
Camaiore 3,18
Seravezza 3,19
Viareggio (TIA) 3,95
Massarosa 3,20

Riassumendo: a Pietrasanta abbiamo dunque le tariffe più basse rispetto agli altri Comuni della Versilia dell’addizionale comunale IRPEF, dell’IMU, della TARSU e del suolo pubblico.

Sul fronte della spesa sono state effettuate significative operazioni di contenimento sul personale e sulle consulenze esterne mentre vengono assegnate maggiori risorse a garanzia del mantenimento e potenziamento dei servizi sociali tenuto conto della situazione di crisi economica che colpisce pesantemente lavoratori ed imprese.

Un ulteriore aspetto di forte criticità per il Comune di Pietrasanta è derivante dai debiti fuori bilancio ereditati dalla passata amministrazione. Si tratta cioè di spese effettuate negli anni scorsi senza l’adeguata copertura in bilancio: riconoscere debiti fuori bilancio vuol dire pagare oggi servizi che sono stati erogati anni indietro.

Nel 2012 noi cittadini di Pietrasanta dobbiamo farci carico di ben 1.350.000 Euro per servizi e utenze che sono state erogate anni indietro (dal 2003 in poi) e che non sono state pagate. 1.350.000 Euro rappresentano quasi l’1 per mille nelle aliquote IMU. Se non avessimo avuto questo debito, noi cittadini avremmo dovuto pagare circa il 10% di IMU in meno.

L’Amministrazione Lombardi si sta adoperando per avere un bilancio sano, con i conti in ordine, per dare una prospettiva alle generazioni future e allo stesso tempo investire in servizi. Tutto questo con misure eque, assicurando comunque un piano di investimenti pari ad 1 milione e 800mila euro per l’anno in corso.

ASSESSORE AL BILANCIO, FINANZE, TRIBUTI E PATRIMONIO
DANIELA FERRIERI

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