Un viareggino in volo... sulla Seconda Guerra Mondiale

Attualità 7

Un pilota viareggino e i brividi della storia. Ecco potremmo definire così l’esperienza portata a termine da Salvatore Rizzo che recentemente ha pilotato e fatto acrobazia con il P51D Mustang.

I più giovani di certo non sapranno cosa sia, e quindi ve lo raccontiamo in breve.
Il Mustang è stato il miglior aereo da caccia che abbia mai volato nella seconda guerra mondiale, specialmente sui cieli d'Europa.
Concepito per difesa dei caccia bombardieri americani e per l'attacco puro contro i famosi Messerschmitt BF109 tedeschi, il P51D era motorizzato con il famosissimo e potente motore Rolle Royce Merlin V12 inglese che lo spingeva fino a 750 km/h.

Rizzo è stato invitato da piloti restauratori di questo gioiello che ad Orlando in Florida si occupano di restauro di vecchi aerei. E il Mustang per chi ama l’aviazione è un vero must.

Durante la seconda guerra mondiale questi “warbirds” erano di stanza in Belgio pronti ad intervenire in caso di necessità.

Di P51D ne furono costruiti anche con il motore americano Packard che però non riuscì mai ad ottenere le prestazioni del rivale inglese, per cui il più appetibile rimane diciamo la versione ibrida. cellula (North American) e motorizzazione (Rolls Royce) che ancora oggi fortunatamente possiamo apprezzare durande i vari Airshows in tutto il mondo e in particolare durante la famosissima Reno Air Races negli U.S.A dove competono con altri gioielli della Seconda Guerra Mondiale.

“E’ stata un’emozione incredibile considerando che le caratteristiche aerodinamiche e di potenza di questo caccia lo rendevano invulnerabile a qualsiasi nemico di pari classe tedesco. Il P51D Mustang rappresenta per ogni pilota una sfida, la sensazione di scrivere la storia insieme a quelle eliche e a quel motore così lontano dalla concezione tecnica di oggi.”

Attualmente Rizzo, oltre alla sua professione di Pilota di Linea si occupa di fotografia aerea e per anni ha fatto parte della protezione civile, volando per coordinare l’azione a terra e in volo dei soccorsi durante lo spegnimento degli incendi boschivi per la Regione Toscana. Per chi volesse consultare il suo sito puo' cliccare su http://www.tuscanypix.com.


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7 commenti

  1. marco martedì 18 settembre 2012 alle 10:18:52

    Un grande pilota italiano una persona speciale su un aereo che sicuramente emoziona in attesa di fare un giro posso solo dire grande salvatore amico e compagno di avventure nautiche

  2. paolo mercoledì 18 luglio 2012 alle 22:49:42

    E' la prova del nove di chi vola da tutta una vita per professione: il P51 è un aereo complesso e difficile la cui estrema manovrabilità e l'esubero di potenza lo rendono eccessivamente sensibile ai comandi e facile agli assetti inusuali; avere la possibilità di essere ai comandi di un "mostro" del genere è un privilegio concesso a quei pochi che hanno ancora il polso per poterlo fare.
    Ho conosciuto Salvatore molti anni fà a Ciampino quando insieme si volava su un bireattore executive e l'ho sempre stimato per la preparazione e la professionalità dimostrata in volo e a terra; capacità confermate un giorno dagli apprezzamenti di un nostro comune, severo e tutto d'un pezzo istruttore ex Alitalia, che, colpito dall'intelligenza brillante e dalla vastissima cultura aeronautica, lo volle un giorno lodare davanti a tutti (non lo fece mai con nessuno prima d'allora) tanto ne rimase colpito dalla pronta perspicacia e dalla capacità d'intuito su complesse problematiche tecniche.

  3. paolo mercoledì 18 luglio 2012 alle 22:49:39

    E' la prova del nove di chi vola da tutta una vita per professione: il P51 è un aereo complesso e difficile la cui estrema manovrabilità e l'esubero di potenza lo rendono eccessivamente sensibile ai comandi e facile agli assetti inusuali; avere la possibilità di essere ai comandi di un "mostro" del genere è un privilegio concesso a quei pochi che hanno ancora il polso per poterlo fare.
    Ho conosciuto Salvatore molti anni fà a Ciampino quando insieme si volava su un bireattore executive e l'ho sempre stimato per la preparazione e la professionalità dimostrata in volo e a terra; capacità confermate un giorno dagli apprezzamenti di un nostro comune, severo e tutto d'un pezzo istruttore ex Alitalia, che, colpito dall'intelligenza brillante e dalla vastissima cultura aeronautica, lo volle un giorno lodare davanti a tutti (non lo fece mai con nessuno prima d'allora) tanto ne rimase colpito dalla pronta perspicacia e dalla capacità d'intuito su complesse problematiche tecniche.

  4. Andrea domenica 15 luglio 2012 alle 20:11:01

    Grande Salvo! complimenti per essere stato selezionato a guidare un pezzo di storia come il P51,ricordati della promessa di portarmi in volo con te!

  5. enrico santambrogio venerdì 13 luglio 2012 alle 15:17:35

    Grandissima esperienza di un bravissimo pilota che va ad arricchire un curriculum di tutto rispetto di una persona che da molti anni si dedica con passione e grande professionalità agli aspetti del volo acrobatico come quello civile e a fini turistici e divulgativi, come il suo bellissimo sito curato da lui personalmente.Sono fiero e orgoglioso di essergli amico e spero per lui futuri e sempre più interessanti ingaggi per fare ciò che più lo appassiona....

  6. Antonino Madonna domenica 8 luglio 2012 alle 21:55:15

    E' una grande soddisfazione vedere il mio amico d'infanzia Salvatore Rizzo fare quello che fin da piccolo ha sempre sognato di fare. Diventare pilota di aerei non è da tutti.
    Sono orgoglioso di essere suo amico

  7. gianni domenica 8 luglio 2012 alle 17:14:47

    Come appassionato di argomenti avviatori, specie riferiti alla 2a G.M., confesso la mia mmirazione per l'articolo in argomento e mi c omplimento per Salvatore Rizzo e per la sua autorevole performance. Per quanto riguarda il North American P 51 "Mustang" la sua eccellenza estrema derivò, come già detto nell'articolo, dal connubio tra la tecnologia britannica e quella americana. Soprattutto fu la tecnologia delle ali, che impiegavano la struttura a "flusso laminare" unita a quella del motore Rolls Royce "Merlin" e successivamente "Griffon" che rese questo velivolo un caccia immortale e totalmente letale per la Lufthwaffe

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