Lorenzoni chiede un consiglio comunale straordinario per dare voce alla posizione di Stazzema nella trattativa sulla nuova Provincia.

Stazzema 0

Anche il capogruppo Lorenzoni interviene sulla questione delle nuove province in Toscana.

Premettiamo che le Province andavano cancellate tutte, pur tuttavia crediamo che la creazione di maxi-province che vadano a ricalcare in maniera plastica i confini delle attuali aree vaste non possono certo riscuotere un automatico, nè uno scontato consenso, con il concreto rischio che tutto il vasto territorio appenninico del nord Toscana venga relegato ad un ruolo di assoluta marginalità.

La proposta di riassetto istituzionale deve tenere conto prioritariamente delle complementarietà oggettive dei territori che si intendono unire sia in termini economico-produttivi che geomorfologici, come va garantita l’efficienza dei servizi offerti ai cittadini, che dipende anche dalla prossimità degli stessi territori.

Al momento non è dato sapere quali siano le competenze di queste “nuove province”, e naviga nella totale incertezza la collocazione degli uffici territoriali come ad esempio le prefetture, le questure, la motorizzazione ecc..
E’ scandaloso che un tema così delicato sia stato inserito all’interno di una legge che tende solo a ridurre le spese come è la spending review, solo con il dichiarato obiettivo di poter raggiungere il pareggio di bilancio dello Stato.
Questo principio generale vale ancor di più per le realtà montane come quelle Apuane, ogni giorno impegnate a contrastare gli effetti dati dalla loro oggettiva marginalità.

A fronte di tutto ciò ci chiediamo qual’è la posizione del vice sindaco Verona, dato che da poco fa parte del Consiglio delle Autonomie Locali della Toscana (CAL) quando nelle prossime settime si discuterà di questo delicatissimo argomento e quale posizione terrà nel rispetto delle esigenze e delle identità del nostro territorio.
Entro il 3 ottobre infatti la proposta di riordino scaturita dalla commissione paritetica, insediata il 9 agosto, dovrà essere approvata dal CAL, che a sua volta la trasmetterà alla Regione, la quale avrà 20 giorni per inviare la proposta definitiva al Governo.

Siamo consapevoli che su questa delicata partita ci giochiamo molte delle prospettive future di sviluppo della nostra realtà provinciale.

Proprio nel tentativo di ricercare il più ampio livello di condivisione abbiamo deciso di chiedere a Mattei un consiglio straordinario dedicato esclusivamente a questo tema, aperto alla partecipazione dei comuni vicini, delle associazioni di categoria e di tutti i cittadini che vorranno partecipare e dare il loro contributo.

Auspichiamo che si approvi una mozione che senza chiedere la luna rivendichi semplicemente quello che spetta al territorio stazzemese ed a quello montano in generale.

Ormai non si tratta più di tecnicismo istituzionale, ne tantomeno di tatticismo politico.
Ora è il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità con atti politicamente concreti e che solo il consiglio comunale è deputato a fare.


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